Euro 2020

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    Qualificazioni Euro 2020; Olanda spettacolo, Germania battuta 4-2 in casa

    E' destino che Amburgo sia il punto di congiunzione di alcuni momenti indimenticabili della carriera di Ronald Koeman. Quando era giocatore e cannoneggiava con il suo destro, fu agli Europei del 1988 uno dei protagonisti della vittoria nella semifinale contro la Germania: exploit 'arricchito' con la trovata di dubbio gusto di usare la maglia di Olaf Thon come fosse di carta igienica... Da allenatore, Koeman trova nella città anseatica la migliore rappresentazione della sua ancora giovane Olanda: 2-4, con un secondo tempo a dir poco impressionante. Una vittoria meritata che vendica il colpo tedesco ad Amsterdam lo scorso marzo (era finita 2-3) e rilancia gli orange verso Euro 2020 in un girone che al momento vede in testa l'Irlanda del Nord. Primato 'fittizio' per i britannici, che hanno costruito i 12 punti in 4 gare senza incontrare nè tedeschi, nè olandesi.

    Chi ama gli slogan preconfezionati definirebbe il match uno spot per il calcio. Indubbiamente, pur con qualche errore di troppo, di spettacolo ce n'è stato parecchio. Due volti. Primo tempo di marca tedesca. Forti di un tridente offensivo che concede pochi punti di riferimento, gli uomini di Loew giocano una gara d'attesa puntando su improvvise verticalizzazioni. Una di queste, Kroos l'ispiratore, mette Klostermann al cospetto del portiere olandese Cilessen: l'esterno del Lipsia non ha l'istinto del killer, ne ha di più Gnabry, che conferma il suo stato di forma e sulla ribattuta porta avanti i tedeschi. Germania vicina al raddoppio (Reus calcia addosso a Cilessen) nel primo tempo, ma nella ripresa la musica cambia.

    Tattica a parte, curiosità per un paio di singoli. Nell'Olanda Malen, talentino del Psv, dà più profondità ad un reparto che trova nel non più verdissimo Babel (32 primavere) un perfetto interprete. Un suo cross da sinistra genera il gol del pari: 'buco' di Tah, diagonale tardiva di Schulz, de Jong invece è puntuale e batte Neuer. Per Tah si può dire il contrario di quanto detto a proposito di Koeman: lui, che ad Amburgo si è formato calcisticamente, vive una serataccia. L'errore appena citato, poi uno sfortunato autogol dopo che Neuer era stato provvidenziale su colpo di testa di van Dijk. La gara è girata, e non riesce ad invertire la tendenza neanche un fallo di mano di de Ligt (arbitro severo nel dare il rigore ma difensore della Juve ancora incerto in fase difensiva): Kroos pareggia con freddezza.

    In campo però c'è solo l'Olanda. Prende per mano gli arancioni Wijnaldum: prima con una incursione in area offre a Malen la palla del facile 2-3, quindi cala il poker bruciando la difesa tedesca su invito da sinistra di Depay.
    La altre gare
    Sempre nel Girone C, quello di Germania e Olanda, colpo della Bielorussia a Tallinn, nella quinta giornata. Avanti con Naumov a inizio ripresa e raggiunta da Sorga pochi minuti dopo, la Bielorussia stende l'Estonia 2-1 grazie alla rete di Skavysh al 92' e si schioda così da quota 0.
    Girone E
    Grande equilibrio nel girone E. La Croazia approfitta del turno di riposo dell'Ungheria per agganciarla in testa dopo il 4-0 di Trnava sulla Slovacchia. Croati avanti al 45' con Vlasic, che resiste a Lobotka e da fuori lascia partire un destro che si infila sul palo più lontano. Inizia il secondo tempo e dopo un minuto ecco il raddoppio firmato dall'ex interista Perisic, con la complicità di una deviazione che spiazza il portiere slovacco. Al 72' gran numero in area di Petkovic per il 3-0, poi nel finale chiude i conti di testa Lovren. La Slovacchia viene raggiunta a quota 6 dal Galles, che a Cardiff supera a fatica 2-1 l'Azerbaijan. I padroni di casa trovano il vantaggio con un po' di fortuna: al 26' Pashaev appoggia di testa verso il proprio portiere trovandolo fuori posizione. Il pari degli azeri arriva al 59' con Emreli in contropiede ma a togliere le castagne dal fuoco per i gallesi ci pensa a sei minuti dalla fine il solito Bale di testa.
    Girone G
    Si ferma a Lubiana la corsa della Polonia. Dopo 4 vittorie nelle prime 4 giornate del girone G, Lewandowski e soci incassano il primo ko: 0-2 contro la Slovenia. La gara si sblocca al 35': angolo dalla sinistra e in mezzo all'area Struna trova la zampata vincente. Nella ripresa, dopo 20 minuti, Ilicic verticalizza per Sporar che si presenta davanti a Fabianski e lo fulmina con un diagonale. La Polonia resta in testa con 12 punti, sloveni a quota 8 assieme a Israele, in mezzo c'è l'Austria a quota 9 dopo il 6-0 rifilato alla Lettonia. Alla Red Bull Arena di Salisburgo, padroni di casa già sul 2-0 dopo meno di un quarto d'ora: la sblocca l'ex interista Arnautovic al 7', sei minuti dopo il raddoppio è un siluro dalla distanza di Sabitzer. Nel secondo tempo Arnautovic firma la sua personale doppietta dal dischetto (53'), poi l'Austria dilaga: un autogol di Steinbors, Laimer e Gregoritsch fissano il punteggio sul 6-0.
    Girone I
    Finisce 1-1 la sfida di Nicosia nel tardo pomeriggio tra Cipro e Kazakhstan valida per il girone I. Ospiti avanti dopo due minuti con Shchetkin, pari al 39' di Sotiriou. In classifica il Cipro sale a quota 4, kazaki a 7. Belgio e Russia continuano a fare corsa a sé nel girone. Diavoli Rossi sempre a punteggio pieno con 15 punti dopo il successo per 4-0 su San Marino. A Serravalle, privi di Hazard e con l'interista Lukaku in panchina, i belgi trovano il vantaggio però solo a fine primo tempo: mani in area di Palazzi, l'arbitro indica il dischetto e dagli undici metri Batshuayi non sbaglia. Nella ripresa Mertens, da poco entrato per Origi, sigla il raddoppio insaccando da due passi sull'assist di Chadli, che poi cala il tris approfittando di una brutta uscita di Benedettini. Nel recupero arriva il poker ancora di Batshuayi. Successo esterno anche per la Russia, che passa a Glasgow per 2-1 in rimonta e mantiene il secondo posto, a tre lunghezze dal Belgio. Ad Hampden Park un errore di Guilherme, che non trattiene un cross non impossibile dalla sinistra, regala a McGinn il più facile dei palloni da insaccare: 1-0 all'11'. Prima dell'intervallo, però, la Russia arriva al pari con Dzyuba, che in area finalizza una bella manovra corale, poi al 58' si completa la rimonta con O'Donnell che, nel tentativo di anticipare Zhirkov sul secondo palo, mette alle spalle del proprio portiere.

    La Repubblica 06/09/2019
     
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