SQUADRA VOLANTE/UFFICIO PREVENZIONE CRIMINE

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    Barriera di Milano: 13 arresti per spaccio in 7 giorni

    Attività del Commissariato di zona e dell'Ufficio Prevenzione Generale

    Durante la scorsa settimana in zona Barriera di Milano sono state arrestate complessivamente 13 persone per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, sia nel contesto di attività di Polizia Giudiziaria che di servizi di controllo del territorio, sia ordinari che straordinari, svolti sia dagli operatori del Commissariato di zona che da personale della Squadra Volante.

    Nonostante avesse a carico precedenti di Polizia e un Ordine del Questore di lasciare il Territorio Nazionale, perché irregolare in Italia, continuava a delinquere. E’ stato arrestato lunedì dagli agenti del Commissariato “Barriera Milano”. Stava circolando nella notte a bordo di una bicicletta e alla vista dei poliziotti si è immediatamente irrigidito. E’ stato fermato ed ha fornito agli operatori diverse risposte a voce bassa muovendo in modo innaturale le labbra. Questo atteggiamento ha insospettito i poliziotti: difatti l’uomo nascondeva in bocca diverse dosi di cocaina. Dopo averle sputate ha aggredito gli operatori nel tentativo di darsi alla fuga. Solo grazie all’utilizzo dello spray al peperoncino i poliziotti sono riusciti a portare l’uomo alla calma. Aveva con se anche 2 telefoni cellulari e denaro contante. Si tratta di un cittadino senegalese di 21 anni, arrestato anche per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

    Nella stessa giornata gli agenti del Commissariato di zona, nel contesto di un’attività di Polizia Giudiziaria, stavano monitorando gli spostamenti di alcuni cittadini stranieri. All’interno dei giardini di via Sospello hanno notato due ragazzi effettuare uno scambio e sono immediatamente intervenuti. L’acquirente ha lanciato l’incarto, precedentemente acquistato, all’interno dell’intercapedine dei parcheggi sotterranei nel tentativo di eludere l’arresto. Uno dei poliziotti in corrispondenza del punto ove era stata gettata la sostanza ha notato una delle grate priva di bulloni, quindi mediante l’utilizzo di due scale, si è calato all’interno ed ha recuperato l’involucro. Conteneva 10 dosi di cocaina. Il pusher è stato invece trovato in possesso di oltre 500 euro in contanti, ed entrambi i cittadini senegalesi, irregolari sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, sono stati arrestati per spaccio.

    Il giorno successivo la volante del Commissariato ha proceduto all’arresto di un nigeriano di 31 anni, senza occupazione lavorativa, irregolare e con precedenti di Polizia. L’uomo, alla vista dei poliziotti, impegnati in un servizio di controllo, ha nascosto un calzino imbottito di stupefacente all’interno di un cassonetto dei rifiuti nell’attesa di trovare il momento giusto per recuperarlo. Lo straniero non si era accorto che nel frattempo uno dei poliziotti aveva già notato tutti i suoi movimenti. L’operatore ha recuperato lo stupefacente ed ha inseguito l’uomo per via Martorelli-via Rondissone-corso Vercelli-via Lauro Rossi dove è stato fermato, nonostante avesse provato a nascondersi all’interno di un minimarket. Con tuta nera e scarpe rosse non poteva passare inosservato. E’ stato trovato in possesso di 85 euro in banconote accartocciate, probabile provento dell’attività illecita svolta nella giornata. All’interno del calzino chiuso con un nodo sono state rinvenute diverse dosi di marijuana.

    Si aggiungono a questi arresti anche quello di mercoledì sera, effettuato durante il controllo straordinario del territorio ad alta visibilità, durante il quale è stato fermato un altro cittadino senegalese di 31 anni, portando a quota 5 gli arresti del personale del Commissariato solo per ciò che concerne la detenzione di stupefacente.

    Invece, gli agenti della Squadra Volante, hanno arrestato in 7 giorni 8 cittadini stranieri.

    Mercoledì pomeriggio in via Aosta direzione corso Novara due uomini hanno attirato l’attenzione degli operatori in quanto uno dei due, alla vista della volante, ha buttato un fazzoletto nei pressi di un cassonetto dell’immondizia mentre l’altro contestualmente ha deglutito qualcosa e ha spento uno dei telefoni cellulare. L’involucro conteneva 9 dosi di eroina. Durante l’attività di controllo su un altro smartphone, sempre dual sim, sono arrivati diversi messaggi di richiesta appuntamento per acquisto di dosi. I due stranieri, un gabonese di 19 anni e un 29enne nato in Libia, entrambi irregolari in Italia e con a carico un Divieto di Dimora nel comune di Torino e con diversi precedenti di Polizia, sono stati arrestati per spaccio.

    Giovedì sono stati invece arresati in tre: un gambiano di 21 anni e due senegalesi uno di 26 anni e l’altro di 20, tutti in via Montanaro angolo via Scarlatti, durante un servizio mirato alla repressione dello spaccio in quella specifica area.

    Nel primo caso il ventunenne è stato sorpreso mentre cedeva pezzi di crack. Era seduto tranquillo davanti ad un portone dove faceva cenno ai passanti con il capo in attesa di clienti. L’uomo, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia aveva a suo carico anche un Ordine del Questore di lasciare il Territorio Nazionale, per il quale è stato denunciato.

    Nello stesso punto e alla stessa ora sono stati fermati i due senegalesi in due distinti interventi. Il ventiseienne, irregolare e con precedenti di Polizia, è stato visto cedere sostanza stupefacente a diversi soggetti, alcuni arrivavano in bicicletta prelevando al volo la dose richiesta. Il ragazzo solo qualche giorno prima era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per lo stesso titolo di reato. Mentre il ventenne, proprio all’intersezione con le due vie, è stato visto confabulare con alcune persone e cedere dosi di cocaina che prelevava sul momento direttamente dalla bocca. Quando è stato fermato ha serrato le mascelle deglutendo a più riprese lo stupefacente. Il pusher è stato trovato in possesso di 165 euro, mentre l’acquirente è stato sanzionato amministrativamente per la detenzione dello stupefacente.

    Sabato notte sempre nelle stesse vie, un diciannovenne del Gambia, regolare in Italia, è stato trovato in possesso di 2 infiorescenze di marijuana e 65 euro in contanti. Il ragazzo è stato visto cedere sostanza stupefacente ad un passante, poi sanzionato amministrativamente per la detenzione di una dose di cocaina.

    Anche domenica sera un altro straniero, un 20enne del Senegal, ha portato alla bocca dosi di stupefacente che ha masticato e ingerito alla vista degli operatori in via Montanaro. I poliziotti gli hanno più volte intimato di sputare la sostanza per evitare che si sentisse male ma incurante ha continuato a deglutirla. Dai piccoli frammenti recuperati è emerso che si trattava di cocaina. Il ragazzo è stato trovato in possesso di diverso denaro contante ed un telefono cellulare che non smetteva di squillare durante tutte le fasi del controllo: erano i clienti che attendevano la dose.

    Sempre nella notte un gambiano di 32 anni è stato notato mentre consegnava una dose di stupefacente, prelevata dalla bocca, ad un uomo sopraggiunto in auto. Lo scambio è avvenuto direttamente dal finestrino del veicolo. Lo straniero alla vista dei poliziotti è scappato ed un suo connazionale si è interposto tra lui e l’operatore, in modo minaccioso, al fine di eludere il controllo di polizia, ma sono stati entrambi fermati. Il pusher durante la fuga è stato visto deglutire sostanza stupefacente mentre l’altro, un minore del Senegal ma di fatto maggiorenne, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e favoreggiamento. Il giovane deteneva oltre 500 euro in contanti e 2 telefoni cellulari.

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    SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
    4 ARRESTI ED IL SEQUESTRO DI SVARIATE TIPOLOGIE DI DROGA IL BILANCIO DELLA POLIZIA DI STATO DI RIMINI

    E’ di 6 arresti il bilancio dell’attività delle volanti di Rimini in questo ultimo weekend di Agosto, a seguito di mirata operazione di controllo del territorio volta a prevenire lo spaccio di sostanze stupefacenti.

    Nell’ambito dell’operazione di cui sopra, oltre ad assestare un duro colpo allo spaccio nella città romagnola, sono stati arrestati due giovani per rissa.

    La rissa in questione è avvenuta nel pomeriggio di sabato fuori da un locale in Viale Vespucci, dove E.E.M., ventitreenne marocchino ha afferrato R.A.G., ventunenne romeno, sbattendolo contro la vetrina del caffè per poi colpirlo violentemente con uno schiaffo. A seguito di tale gesto è stata ingaggiata una colluttazione tra i due che ha causato ad entrambi abrasioni e la perdita di sangue oltre che la rottura della vetrata del locale causata con un bidone/posacenere in metallo.

    Solo il tempestivo intervento degli uomini della volante ha consentito di scongiurare il peggio.

    Il E.E.M. non ha placato la sua ira neanche con l’arrivo dell’equipaggio, verso cui si è scagliato con pugni e calci. I poliziotti però, grazie alle loro abilità operative, sono riusciti ad immobilizzarlo ed ammanettarlo. Nel frattempo un’altra pattuglia, giunta in ausilio ai colleghi si avvedeva di un soggetto all’interno del locale, con il volto insanguinato che brandiva un grosso coltello, gettato a terra alla vista degli operatori. Raggiunto dai poliziotti aveva un comportamento aggressivo mirato a raggiungere il suo contendente, che si traduceva nel dimenare gambe e braccia e nello spintonare i poliziotti i quali però riuscivano ad immobilizzarlo.

    Se il sabato è stato volto a scongiurare le possibili ricadute di questa rissa, la domenica è stata volta alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Significativa è stata la quantità e la diversificazione delle tipologie di sostanze stupefacenti sequestrate.

    L’esperienza degli uomini delle volanti di Rimini ha portato a notare fuori da un locale un giovane che agli occhi degli operatori denotava avere un atteggiamento sospetto.

    Tale atteggiamento spingeva gli operatori a chiedergli di esibire un documento d’identità. Poiché ne era sprovvisto veniva invitato a declinare oralmente le proprie generalità e durante il controllo di Polizia assumeva un atteggiamento timoroso ed insofferente, dando modo ai poliziotti di espletare un controllo più accurato sia sulla persona che in particolare sul marsupio che deteneva in vita.

    Nel marsupio del ragazzo, poi identificato per B.M.E., diciottenne milanese, privo di precedenti penali, venivano rinvenute le seguenti quantità e tipologie di sostanze stupefacenti:

    Nr. 9 involucri in cartoncino bianco contenente presunta sostanza stupefacente tipo “KETAMINA” del peso lordo complessivo di gr. 8,00;

    Nr. 46 involucri in cellophane bianco, contenenti presunta sostanza stupefacente tipo “MDMA” del peso lordo complessivo di gr. 20;

    Nr. 1 pasticca di ecxtasy del peso netto di gr.;

    Nr. 2 banconote da 20,00 Euro, nr. 3 banconote da 10,00 Euro, nr. 4 banconote da 5,00, tutte piegate in più parti modalità con cui gli acquirenti spesso cedono il denaro allo spacciatore evitando la visibilità delle stesse durante lo scambio, frutto presumibilmente dell’illecita attività di spaccio, consumata nell’odierna serata.

    Nr. 1 telefono cellulare.

    I poliziotti, nonostante avessero già messo a segno un arresto non si sono fermati, e, nonostante le fasi concitate dell’arresto hanno notato un’autovettura con tre persone a bordo avvicinarsi presso il locale al di fuori del quale avevano appena effettuato un arresto.

    Alla vista della Volante, il conducente rallentava e cambiava direzione di marcia facendo presumere che volessero evitare un probabile controllo di Polizia fino a quando arrestava la marcia e dopo aver posteggiato il veicolo in mezzo ad altri in sosta, scendevano tre persone.

    Tuttavia uno di loro successivamente identificato per J. S, trentunenne algerino, con precedenti per spaccio, reati contro la persona ed irregolare sul territorio, dopo essere sceso, si defilava velocemente dagli altri due iniziando ad aumentare il passo verso l’ingresso del locale per sottrarsi presumibilmente alla vista degli operatori e da un ipotetico controllo.

    Alla luce di quanto sopra, un operatore richiamava il J. S. intimandogli di fermarsi, e quest’ultimo invece di arrestarsi, tornava spedito verso l’autovettura dalla quale era sceso e si sedeva nuovamente al posto del passeggero cercando di chiudere la portiera.

    A questo punto, mentre gli altri due soggetti si trovavano a pochi metri dall’autovettura predetta, il J.S. prendeva un involucro di cellophane di colore bianco e portava le mani verso la bocca come a voler ingerirne il contenuto.

    Grazie ad un intervento rapido e celere dell’operatore, quest’ultimo gli apriva la portiera ed afferrava con una mano lo sportello e con l’altra il giovane prima che deglutisse l’involucro che aveva messo in bocca che all’apparenza sembrava essere un quantitativo di sostanza stupefacente.

    Tuttavia, una volta raggiunto, il J.S. iniziava ad opporre resistenza attiva cercando con tutta la forza di liberarsi dalla presa, spingendo con le braccia l’operatore e tirando dei calci per non farsi avvicinare.

    A questo punto sopraggiungeva in aiuto del poliziotto un altro collega, il quale era già impegnato in altro controllo di Polizia, ma che, vista la situazione non esitava ad accorrere per contenere il nordafricano che continuava a dimenarsi e ad urlare delle frasi minacciose all’indirizzo dei due operatori tra cui: “VI AMMAZZO FIGLI DI PUTTANA” “VAFFANCULO A TE E LE TUE MANETTE”, tanto da far scappar via anche gli altri avventori che si trovavano nei pressi

    Grazie all’intervento del secondo operatore, il J.S. durante la colluttazione sputava dalla bocca l’involucro che aveva cercato poco prima di ingerire e che successivamente veniva recuperato sequestrato, che conteneva sostanza stupefacente tipo EROINA del peso l di 4 grammi.

    Nonostante l’arrivo del secondo operatore il giovane algerino continuava nella sua condotta violenta tanto che nelle fasi della colluttazione sferrava una testata ad uno degli operatori, procurandogli una lesione al labbro inferiore.

    Con non poca fatica si riuscivano ad immobilizzare il soggetto che continuava nel suo atteggiamento violento rendendo estremamente difficili le operazioni di ammanettamento.

    Una volta bloccato a terra, il magrebino continuava ad opporre resistenza fisica anche durante l’avvicinamento all’autovettura di servizio tanto da richiedere sul posto l’intervento di un’altra unità operativa automontata.

    L’involucro di eroina sputato a terra, veniva recuperato e successivamente sottoposto ad esame “narcotest” che dava esito POSITIVO, in quanto conteneva polvere bianca verosimilmente sostanza stupefacente EROINa.

    Alla richiesta di quanta sostanza vi fosse all’interno dell’involucro, il giovane dichiarava che aveva acquistato 5 grammi di eroina pertanto avendo trovato solo parte della sostanza e avendo il fondato motivo che lo stesso avesse ingerito la restante parte, temendo per la sua incolumità fisica, si richiedeva l’intervento della Volante 1 che giunta poco dopo provvedeva al trasferimento del nominato in oggetto, presso il pronto soccorso per gli accertamenti del caso che davano esito NEGATIVO.

    Il JAFRI a seguito di perquisizione personale effettuata sul posto, veniva trovato in possesso, oltre alla predetta sostanza stupefacente anche della somma di denaro pari ad Euro 35,00 entrambe piegate in più parti modalità con cui gli acquirenti spesso cedono il denaro allo spacciatore evitando la visibilità delle stesse durante lo scambio, frutto presumibilmente dell’illecita attività di spaccio, consumata nell’odierna serata, occultati all’interno del suo marsupio che aveva in vita.

    Alla luce dei fatti sopra esposti, considerato che il nominato in oggetto annoverava svariati precedenti penali con particolare evidenza per i reati specifici in materia di stupefacenti (condannato nel 2010, 2012 e 2017), si dimostrava in concreto particolarmente aggressivo e pericoloso (condannato nel 2009 e 2017 per resistenza violenza e minacce a P.U.) vista la condotta violenta posta in essere tenuta durante tutte le fasi del controllo nei confronti dei verbalizzanti che si vedevano costretti a ricorrere all’uso delle manette di sicurezza per tutelare la propria incolumità fisica nonché quella del soggetto, il quale veniva anche egli tratto in arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio.

    Assicurato alla giustizia anche questo spacciatore i poliziotti non ancora paghi, non hanno abbassato l’attenzione e hanno notato un gruppo di giovani intorno ad un veicolo, con gli sportelli aperti. Insospettiti dalla presenza dei giovani intorno al veicolo, gli operatori, decidevano di avvicinarsi e procedere al controllo ed identificazione dei presenti; quest’ultimi resisi conto del nostro arrivo e del probabile controllo cercavano di allontanarsi frettolosamente, gettando a terra numerosi involucri poi recuperati, utilizzati per confezionare la sostanza stupefacente. Il gruppetto di 7 giovani, di età compresa tra i ventitre ed i venti anni, possibili acquirenti, venivano identificati.

    I due ragazzi che venivano notati all’interno dell’abitacolo al momento dell’arrivo degli operatori erano il M.M., ventunenne bolognese incensurato, e K.H.M., ventunenne della Costa D’Avorio, seduto sul lato del passeggero.

    Sin da subito i poliziotti notavano all’interno del veicolo due postazioni apprestate artigianalmente dai giovani una nella parte anteriore ed una nei sedili posteriori, utilizzate per consumare la sostanza stupefacente, tant’è che durante il controllo si rinvenivano numerose tracce di cocaina. La sostanza in questione era presente sia sul porta libretto in plastica del veicolo, sia sul tappetino anteriore lato passeggero, probabilmente fatta cadere appositamente dai ragazzi al fine di disfarsene, poco prima del controllo di Polizia. Dalla perquisizione del M.M., il ragazzo bolognese e del suo veicolo si rinveniva un

    pacchetto di sigarette occultato nelle parti intime contenente 5 gr. di marijuana, 1 involucro di 5 gr. di hashish, una confezione di marijuana di 3 gr.;

    1 ovulo di cellophane trasparente rosa utilizzato per il trasporto anale contenente 12 gr di hashish rinvenuto nello zaino del M.M., riposto nel portabagagli;

    1 grinder utilizzato per preparare e tritare la sostanza stupefacente;

    11 involucro in plastica utilizzati per confezionare lo stupefacente.

    200, 00 Euro tutte piegate in più parti, modalità con cui gli acquirenti spesso cedono il denaro allo spacciatore evitando la visibilità delle stesse durante lo scambio, frutto presumibilmente dell’illecità attività di spaccio.

    Il K.M..M. , il ragazzo della costa D’Avorio, veniva invece trovato in possesso di

    banconota da venti euro intrisa di cocaina. All’interno del suo portafoglio invece veniva rinvenuta una confezione di plastica di 1 gr di cocaina;

    1 cartoncino con 2 gr. di Ketamina;

    150 Euro,

    All’interno del suo zaino occultato nel portabagagli si rinveniva:

    1 confezione di 20 gr di marijuana, 1 tessera DI UNA BANCA INTESTATA AD UNA RAGAZZA, 2 cellulari, una lametta, 1 rolex.

    In merito agli oggetti rinvenuti, non sapendo fornire spiegazioni il giovane veniva indagato per ricettazione.

    I due giovani venivano arrestati in concorso per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, e il K.M.M. veniva indagato per ricettazione.

    Tutti gli arrestati saranno giudicati con rito direttissimo nella mattinata odierna.

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    Rapinato e minacciato con un coltello. La Polizia di Stato arresta il responsabile.

    Nel corso della notte, i poliziotti delle Volanti hanno arrestato in flagranza un cittadino di nazionalità brasiliana, ventinovenne, resosi responsabile del reato di rapina. L’uomo ha ammesso di aver tirato via dal collo della vittima una collana in oro e di averla minacciata con un coltello.

    La situazione è degenerata quando la vittima si è rifiutata di pagare la somma pattuita per un rapporto sessuale presso l’abitazione del ventinovenne. Dopo una breve colluttazione la vittima è stata messa alla porta.

    I poliziotti intervenuti hanno verificato quanto accaduto e rinvenuto, nella disponibilità dell’arrestato, la collana con la maglia della chiusura spezzata.

    Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’autore della rapina è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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    Fermato dalle Volanti dopo un lungo inseguimento: arrestato un cittadino straniero.

    Nella giornata di venerdì, le Volanti della Questura di Massa Carrara hanno svolto specifici servizi di controllo del territorio, al fine di prevenire e contrastare la commissione di reati di tipo predatorio e in materia di stupefacenti.

    Le “pantere” della Polizia di Stato hanno pattugliato le zone del litorale in cui si registra un maggiore numero di presenze: in particolare, Piazza Betti e le località Partaccia, Ronchi e Poveromo.

    Nel pomeriggio, il personale in divisa ha effettuato controlli presso uno stabile abbandonato presente in Via Lucca, dove era stata segnalata la presenza di persone sospette. Una volta dentro, gli operatori, dopo essersi fatti largo nella folta vegetazione, hanno notato un uomo che, alla vista delle divise, si era dato a precipitosa fuga dopo aver lanciato a terra un involucro contenente sostanza stupefacente.

    Subito i poliziotti si mettevano all’inseguimento della persona, non senza difficoltà, dovute alla presenza di arbusti e alla necessità di scavalcare le recinzioni di confine per raggiungere il fuggiasco.

    L’uomo riusciva a far perdere le proprie tracce, ma veniva intercettato e definitivamente bloccato da un’altra Volante, chiamata in ausilio, nella vicina Via Verdi. Anche in questa circostanza, la persona si dimostrava poco collaborativa, spintonando e sferrando calci agli operatori che stavano cercando di contenerlo.

    L’uomo, un cittadino straniero di 23 anni, irregolare sul territorio nazionale e con a carico precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di immigrazione, è stato sottoposto a perquisizione personale. Tale attività consentiva di rinvenire, occultate addosso alla persona, un coltello a serramanico e 150 Euro in banconote di vario taglio mentre, all’interno del rudere, altro personale riusciva a recuperare l’involucro lanciato dal reo, contenente modica quantità di cocaina, e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di stupefacente.

    Al termine delle operazioni, lo straniero è stato arrestato per il reato di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Inoltre, considerate le risultanze delle perquisizioni, lo stesso è stato denunciato per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e porto di armi ed oggetti atti ad offendere.

    Nella mattinata odierna, il GIP ha convalidato l’arresto applicando la misura dell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.

    Sempre nella giornata di venerdì, i servizi di controllo del territorio sono stati intensificati con l’impiego delle pattuglie motomontate “Pegaso”. Il personale della Squadra Volante, in sella alle moto della Polizia di Stato, ha assicurato una presenza più pervasiva anche in quei luoghi difficilmente accessibili alle autovetture, garantendo maggiore sicurezza soprattutto nelle zone del lungomare nelle quali, anche in questo ultimo periodo della stagione estiva, si registra un elevato numero di vacanzieri.

    La pattuglia Pegaso ha svolto mirati controlli a persone e veicoli in transito. Durante le operazioni condotte in zona Romagnano e Villaggio Castagnara, i poliziotti hanno intimato l’Alt ad una persona senza casco che stava percorrendo Via Formentini a bordo del suo motorino. Il ragazzo, alla vista delle moto con i colori di istituto, ha forzato il posto di controllo dandosi alla fuga, ma è stato intercettato e bloccato a poca distanza.

    Il giovane, un massese di 17 anni, è stato multato per guida senza patente e senza casco, e per non essersi fermato all’Alt della Polizia. Il motorino, completamente sprovvisto di targa e assicurazione, è stato sottoposto a sequestro.

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    LA POLIZIA INTENSIFICA I CONTROLLI

    PREGIUDICATO INDAGATO IN STATO DI LIBERTA' PER IL REATO DI RICICLAGGIO AGGRAVATO

    Personale della squadra volante del commissariato di P.S. di Cava de’ Tirreni, nella mattinata di ieri, ha indagato in stato di libertà, per il reato di riciclaggio aggravato, un pericoloso pregiudicato sottoposto alla misura detentiva alternativa degli arresti domiciliari e già recidivo per reati della stessa natura. Nel corso di una ispezione presso l’autofficina di sua proprietà, dove il medesimo era stato autorizzato a svolgere attività lavorativa di carrozziere, gli operatori di Polizia hanno effettuato approfonditi controlli su alcune autovetture in fase di lavorazione. In particolare, la loro attenzione è stata richiamata dalla presenza di una “crysler pt cruiser” parzialmente smontata, il cui numero di targa non corrispondeva con il numero del telaio. Sul veicolo, dal quale erano stati asportati i gruppi ottici anteriori e posteriori, il portellone posteriore, il paraurti anteriore e i sedili posteriori, erano in corso operazioni di modifica sostanziale. Infatti, risultavano saldate le portiere posteriori e sostituiti i finestrini posteriori con lamiere. Anche il lunotto posteriore era stato sostituito con una lamiera e il colore dell’autovettura appariva modificato da granata a beige e rosso pastello (bicolore). Inoltre, non erano presenti il documento di circolazione ed il targhettino identificativo della casa costruttrice. Da ultimo, in un vano deposito creato all’interno di un soppalco all’interno della carrozzeria, venivano rinvenuti numerosi pezzi di autovetture usate ma in ottime condizioni (vari sportelli, portelloni, gruppi ottici, specchietti, gruppo comandi alzacristalli ed altro) riconducibili a diverse autovetture di svariate marche, privati dei relativi identycard e di illecita provenienza. Motivi per cui si provvedeva a sottoporre a sequestro penale il veicolo e i pezzi. L’uomo era già stato tratto in arresto nello scorso mese di giugno dai Poliziotti del Commissariato metelliano anche per il reato di ricettazione.

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    Dopo aver sottoposto l’ex moglie e i figli a continue vessazioni, maltrattamenti, insulti e minacce, era stato già ammonito dal Questore di Catania a recedere da tale comportamenti. Nonostante ciò, il 48enne catanese non ha inteso sentire ragioni e ha continuato a perseguitare la donna che, almeno così pensava, sentiva ormai in sua balìa.

    Invece, proprio nella sua convinzione di passare impunito, ha continuato a perseguitare la vittima anche, nel pomeriggio di ieri, seguendola mentre si stava recando in Questura, per chiedere un inasprimento della misura, terrorizzata dalle continue e incessanti minacce che l’uomo non ha mai smesso di rivolgerle.

    È finito così in manette, senza comprendere che la cieca violenza nei confronti della ex lo aveva portato a consegnarsi agli uomini della Questura, proprio mentre, innanzi agli agenti inveiva contro la vittima, offrendo ai poliziotti la possibilità di ammanettarlo e condurlo presso gli uffici dell’UPGSP dove è stato formalizzato l’arresto.

    Per l’uomo il P.M. di turno ha disposto la sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.

    La donna e i suoi bambini sono stati affidati agli esperti della Divisione Anticrimine – Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Questura che intraprenderanno ogni iniziativa di protezione nei confronti del nucleo familiare, a garanzia della loro sicurezza.

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    RAPINA SUL LUNGOLAGO: DENUNCIATI SETTE RAGAZZI

    Alle ore 03.45 di domenica 25 agosto u.s., durante il proprio regolare servizio di perlustrazione del territorio, personale delle Squadre Volanti si trovava in lungo Lario Piave nei pressi della discoteca “Orsa Maggiore”.

    Giunti all’ingresso del parcheggio antistante la discoteca, un ragazzo affannato e in forte stato di agitazione, si avvicinava alla Volante richiamando l’attenzione degli operanti.

    Lo stesso, riferiva che pochi istanti prima era riuscito a sfuggire ad alcune persone che lo avevano fermato sulla pista ciclabile lungo Lario Piave e che gli avevano poi sottratto del denaro (20 euro) minacciando che se non avesse consegnato lo stesso sarebbe stato buttato nel lago.

    Aggiungeva, inoltre, che il gruppo di aggressori si trovava probabilmente ancora a poche decine di metri da lì.

    Immediatamente gli operanti si mettevano alla ricerca dei responsabili percorrendo il lungo Lario Piave in direzione di Lecco, coadiuvati anche da una pattuglia della Polizia Stradale impegnata in uno specifico servizio notturno c.d. “antistrage”.

    Dopo alcune decine di metri, la Volante scorgeva un gruppo di ragazzi che camminava frettolosamente e con atteggiamento sospetto in direzione di Lecco, procedendo quindi ad approfondito controllo dei medesimi.

    Dalle dichiarazioni raccolte successivamente e da accertamenti eseguiti in collaborazione con personale della locale Squadra Mobile si ricostruivano quindi dettagliatamente i fatti.

    Da quanto emerso dall’attività investigativa, in particolare, si appurava che 3 ragazzi, dopo aver passato la serata nella discoteca “Orsa Maggiore”, avevano deciso di far rientro a casa incamminandosi sulla pista ciclabile non illuminata di lungo Lario Piave in direzione di Lecco.

    Dopo poche decine di metri, avevano superato un gruppo di sette ragazzi fermi a bordo strada sulla stessa ciclabile, che immediatamente dopo, avevano cominciato a seguirli.

    I sette si erano quindi poi disposti in modo tale da bloccare e controllare con la loro presenza i tre malcapitati a cui seguiva con minacce la richiesta di denaro.

    All’esito degli accertamenti investigativi le 7 persone identificate (di cui 5 minorenni) sono state denunciate per rapina aggravata in concorso.

    Contestualmente, il Questore di Lecco ha inoltrato richiesta ad ANAS al fine di sollecitare l’istallazione di un impianto di illuminazione nel tratto di “ciclabile” di cui ai fatti e nello specifico fra la località Caviate ed il confine con il comune di Abbadia Lariana.

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    Cittadino sudamericano denunciato dalla Polizia di Stato

    E’ un cittadino dell’Ecuador di 34 anni la persona denunciata ieri pomeriggio dalla Polizia di Stato per la violazione delle leggi sull’immigrazione.

    L’uomo è stato rintracciato dalla Squadra Volante a seguito di una segnalazione sul sistema “Servizio Alloggiati” della Polizia di Stato, che prevede che “i gestori degli esercizi alberghieri e di tutte le altre strutture ricettive, entro le 24 ore successive all’arrivo, devono comunicare alle questure territorialmente competenti le generalità delle persone alloggiate”.

    Dal controllo è infatti emerso che l’ecuadoriano, con precedenti penali per spaccio, non aveva ottemperato ad un ordine di espulsione del Questore di Roma del 2018 ed era venuto a Terni per lavorare come operaio in un cantiere.

    L’uomo, dopo la denuncia, è stato nuovamente espulso, mentre sono corso le indagini sul titolare della ditta di Roma, che ha impiegato lo straniero come operaio, naturalmente senza contratto, in quanto clandestino

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    Torino: Arrestato dopo una spaccata

    Si era introdotto nella notte in un ristorante del centro città

    Il fatto è avvenuto nella notte di lunedì, poco prima delle 5.30 del mattino, quando un passante ha visto un uomo introdursi in un ristorante di via Mazzini, attraverso un varco nella vetrata rotta e uscirne poco dopo.

    Vista la scena, il testimone ha avvertito la Polizia indicando la via di fuga del reo che nel frattempo si stava allontanando a bordo di una bicicletta in direzione di via Accademia Albertina. Proprio in questa via, gli agenti della Squadra Volante hanno intercettato il fuggitivo che ha tentato di imboccare contromano il controviale di Corso Vittorio Emanuele II, in un ultimo tentativo di dileguarsi. Quando è stato sottoposto a controllo, i poliziotti hanno riscontrato ferite alle mani.

    Gli agenti hanno poi appurato che l’uomo, un diciottenne italiano con precedenti di polizia, aveva mandato in frantumi la vetrata superiore della porta d’ingresso grazie a un tombino prelevato dal marciapiedi. Introdottosi all’interno, aveva poi prelevato il denaro presente in cassa, poco più di una trentina di euro. Nei pressi del telaio della porta d’ingresso gli agenti hanno accertato la presenza di sostanza ematica.

    Alla luce dei fatti, il diciottenne è stato arrestato per furto aggravato.

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    Terrorizza moglie e sorella. La Polizia di Stato arresta messinese per violenza privata

    I poliziotti delle Volanti impegnati nel controllo del territorio hanno proceduto all’arresto di un quarantatreenne messinese resosi responsabile del reato di violenza privata ai danni della moglie e della sorella.

    Secondo quanto risultato dal racconto che le donne hanno fatto ai poliziotti intervenuti, dopo un diverbio tra coniugi nato per motivi economici, l’uomo ha dapprima spintonato la moglie con il figlio minore fuori di casa, per poi inseguirli all'interno dello stesso stabile. La donna, infatti, aveva subito cercato rifugio in casa dei suoceri, dove erano presenti la sorella dell'aggressore e i nipotini.

    Al rifiuto delle due donne di aprire la porta di casa, l’uomo ha provato a sfondarla con un treppiedi in ferro, danneggiandone la cornice e la serratura.

    Quando i poliziotti sono arrivati, le donne, terrorizzate, erano ancora barricate in casa ed evidenti si presentavano i segni di forzatura con calcinacci e altri pezzi del rifascio del portone sparsi sul pianerottolo.

    Raggiunto il responsabile e sequestrato l’oggetto con cui la porta era stata quasi del tutto scardinata, i poliziotti hanno proceduto all’arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il quarantatreenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso altra abitazione.

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    Furti d’auto: otto persone arrestate dalla Polizia di Stato la scorsa notte a Milano.

    Sono tutti giovani ragazzi, quattro sono minorenni, i responsabili di un tentato furto d’auto avvenuto alle 3:30 in viale Famagosta e di un furto a bordo di un’automobile avvenuto poco prima della 4:00 in via Casella.

    Nel primo intervento, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa, i poliziotti della volante hanno colto in flagranza un gruppo di giovani, un maggiorenne e quattro minorenni, mentre stavano tentando di rubare un’auto parcheggiata sulla sede stradale.

    Poco più tardi, verso le 4:00 in via Casella, gli agenti hanno bloccato tre ventenni che stavano tentando dei furti a bordo di alcune autovetture in sosta.

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    Spacciatore aggredisce poliziotto: arrestato

    Ieri pomeriggio, in via Valvassori Peroni, durante un controllo di quattro persone, gli agenti della volante hanno arrestato un italiano di 33 anni per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, trovato con 15 grammi di hashish e alcune dosi di Ketamina. Inoltre l’uomo è stato arrestato anche per resistenza a Pubblico Ufficiale in quanto durante il controllo ha aggredito uno degli agenti.

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    RITIRATA PATENTE A SEGUITO DI SINISTRO SULL'AURELIA

    Ieri sera una volante del Commissariato di Sarzana, durante il consueto servizio di controllo del territorio, interveniva per prestare i primi soccorsi in un incidente stradale appena avvenuto sulla via Aurelia. Il conducente del veicolo (P.E., catanese, classe 1970), autore del sinistro, affermava di aver perso il controllo dell’auto urtando un veicolo regolarmente parcheggiato al lato della strada.

    I poliziotti intervenuti notavano immediatamente che il soggetto emanava alito vinoso ed aveva difficoltà nella parlata, pertanto, lo sottoponevano al test alcolemico. Risultava una presenza di alcool quattro volte superiore al limite consentito, che certificava l’evidente stato di ebrezza del guidatore. L’uomo, cui veniva quindi ritirata sul posto la patente di guida e sequestrato amministrativamente il veicolo, veniva denunciato in stato di libertà all’A.G. per il reato di guida in stato di ebrezza

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    Venezia: arrestato dalle volanti un uomo di 31 anni incensurato che deteneva a casa 2 kg di cocaina.

    Nella giornata di ieri un equipaggio di volante impegnato nel servizio di controllo del territorio a Marghera ha proceduto al controllo di un uomo, che camminava lungo via Pisanelli in direzione di via Beccaria.

    Questi per prendere la carta d’identità ha aperto il marsupio che portava legato alla vita e ha lasciato intravedere agli operatori due pezzi di sostanza verosimilmente “cocaina” compatta tipo “sasso” di colore bianco, confezionati in due sacchetti trasparenti sottovuoto.

    L’uomo incensurato, vistosi scoperto, ha ammesso che si trattava di cocaina del peso di oltre 200 grammi. Gli Agenti vista la grande quantità di droga, detenuta dal fermato dentro il marsupio, hanno effettuato una perquisizione presso la sua abitazione, dove hanno rinvenuto 2kg di cocaina oltre a strumenti per il confezionamento delle dosi.

    S. D, albanese, è stato arrestato per detenzione ai fini di cessione di sostanza stupefacente ed associato alla locale casa circondariale, a disposizione dell’A.G. competente.

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    Ventimiglia. Intervento della Polizia di Stato per due stranieri molesti in centro città. Denunciati e sanzionati.

    La Volante della Polizia di Stato interveniva nel tardo pomeriggio di ieri, verso le ore 18, nei pressi di un supermercato del centro ove due stranieri, in evidente stato di alterazione alcolica, spaventavano i passanti e i clienti in ingresso e in uscita dal negozio urlando e gesticolando in modo irruento.

    Giunti sul posto, gli agenti rintracciavano subito i due uomini, i quali pur non avendo compiuto atti di aggressione fisica, si trovavano in un grave stato di ubriachezza che li rendeva estremamente agitati ed incontenibili.

    Uno dei due, un cittadino slovacco di 48 anni, solo quattro giorni fa era già stato deferito all’Autorità Giudiziaria, ancora una volta dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia, per il porto abusivo di un pugnale con lama di 20 cm, che gli era stato sequestrato.

    L’altro soggetto, un cinquantenne di nazionalità polacca, veniva identificato in ufficio.

    Entrambi venivano indagati in stato di libertà per molestia alle persone e assoggettati alla pena pecuniaria prevista dalla Legge per lo stato di manifesta ubriachezza.

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