SQUADRA VOLANTE/UFFICIO PREVENZIONE CRIMINE

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    Catania: in fuga sui tetti per sfuggire al controllo di polizia, preso
    L'intervento delle Volanti in via Scaldara nel quartiere di San Cristoforo

    Nel corso dei servizi serali di controllo del territorio, gli agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, in via Scaldara, nel quartiere San Cristoforo, hanno eseguito il controllo di uno stabile, più volte teatro di attività di spaccio.
    All’interno della palazzina gli agenti hanno notato un uomo che, accortosi della presenza della Polizia di Stato, è uscito dalla finestra di un’abitazione per poi darsi alla fuga, prima sui tetti e successivamente lungo la ferrovia che costeggia via Scaldara.
    A quel punto i poliziotti hanno iniziato l’inseguimento dell’uomo lungo i binari riuscendo a bloccarlo poco dopo.
    Durante le prime fasi dell’identificazione, il 20enne è apparso collaborativo e con uno scatto repentino si è dato nuovamente alla fuga.
    I poliziotti sono riusciti a raggiungerlo, per la seconda volta, nei pressi della Stazione Acquicella, dove è stato bloccato, nonostante gli strenui tentativi di divincolarsi, per sottrarsi al controllo.
    Dopo averlo definitivamente bloccato e messo in sicurezza, l’uomo – un 20enne catanese pregiudicato – è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.

    La Sicilia 26/03/2024 :banned2.gif: :bangin.gif: :busted_blue.gif:

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    NOVARA: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN UOMO PER RAPINA

    Nel serata di lunedì 25 marzo, la Polizia di Stato di Novara, nello specifico gli agenti della Squadra Volante della Questura, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino, classe 1979 con diversi precedenti, resosi responsabile del reato di tentato rapina all’interno di un supermercato cittadino.

    Nello specifico, la Centrale Operativa inviava gli equipaggi della Squadra Volante presso un esercizio commerciale di Viale Giulio Cesare poiché era giunta sul linea 112 NUE una chiamata che segnalava la presenza di un uomo intento a rubare.

    Giunti gli agenti sul posto, notavano immediatamente gli addetti alla sorveglianza, ancora intenti a trattenere l’autore della rapina segnalata: gli agenti immediatamente lo immobilizzavano e lo collocavano all’interno della autovettura per accompagnarlo in Questura per gli accertamenti di rito.

    Le guardie giurate riferivano che poco prima avevano notato l’uomo tra le diverse corsie occultare la merce sotto il giubbotto e subito dopo avviarsi verso l’uscita omettendo il pagamento della merce: quindi si avvicinavano al ragazzo e dopo essersi qualificati, lo invitavano a tirare fuori la merce occultata, di varia natura. A tale richiesta l’uomo iniziava una fuga tra le corsie cercando di raggiungere l’uscita, ma veniva raggiunto dagli addetti di sicurezza dove riuscivano a bloccarlo e nel contempo giungevano anche le Volanti.

    Gli agenti pertanto trasportavano in Questura l’uomo e alla luce di quanto appreso gli stessi procedevano all’arresto del cittadino per rapina impropria.

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    Reggio, operazione Focus ‘ndrangheta: controlli nei pressi di Villa Comunale e Piazza Genoese Zerbi

    Espulsi 9 extracomunitari irregolari

    Continuano i città i controlli predisposti nell’ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, finalizzati alla tutela della legalità.
    Nei giorni scorsi, nell’area della Villa Comunale e di Piazza Genoese Zerbi, è stata svolta una specifica attività, pianificata dalla Polizia di Stato in sede di tavolo tecnico tenuto in Questura, finalizzata all’identificazione ed al controllo di soggetti a rischio, lotta all’immigrazione clandestina ed ai controlli degli esercizi commerciali con contestuale attività di polizia giudiziaria.
    Il dispositivo di sicurezza e di controllo straordinario del territorio, ha visto il coinvolgimento del personale dell’Ufficio Immigrazione, dell’UPGSP e dei cinofili della Questura, nonché del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, per la Calabria di Reggio Calabria.
    L’operazione ha consentito di identificare e controllare 26 soggetti, di cui 9 sono risultati avere precedenti di polizia e 7 sono stati sottoposti a perquisizione personale, e 22 cittadini extracomunitari. Tra quest’ultimi, all’esito degli accertamenti effettuati, 10 sono risultati non in regola con il permesso di soggiorno ed a 9 di loro è stato notificato l’ordine di abbandonare il territorio nazionale.
    Durante le attività sono state controllate alcune attività commerciali e gli avventori presenti.
    Il dispositivo di sicurezza proseguirà anche nei prossimi giorni ed interesserà altre zone cittadine.

    Gazzetta del Sud 26/03/2024 :ph34r: :banned2.gif: :bangin.gif: :busted_blue.gif:

    Una recente operazione Inerfarze Focus 'ndrangheta in Area Multimediale.
     
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    BOLZANO: Follia nella notte un uomo cammina lungo i binari e blocca il traffico ferroviario.

    Fermato dalla Polizia

    Le pattuglie della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, ad ogni ora del giorno e della notte, controllano il territorio cittadino non solo per prevenire i reati ed intervenire in caso di commissione di fatti criminosi, ma anche con la finalità di garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone.

    Proprio come è accaduto nel corso della notte scorsa.

    Alla Centrale Operativa della Questura, tramite il numero di emergenza “112 NUE”, è arrivata la segnalazione di una persona che, nella zona di Bolzano Sud, stava camminando al buio lungo i binari, incurante della pericolosità del gesto.

    Immediatamente gli Agenti, con grande cautela ed attenzione, si sono messi alla ricerca dello sconsiderato, che, alla loro vista, si è messo a correre precipitosamente sulla ferrovia nel tentativo di sottrarsi all’intervento della Polizia.

    In considerazione della pericolosità della situazione che si era venuta a creare, è stato necessario chiedere subito, tramite la Polizia Ferroviaria, la sospensione della circolazione dei treni, al fine di evitare investimenti letali ai danni del fuggiasco o dei Poliziotti.

    Nonostante l’oscurità che avvolgeva la zona, gli Agenti sono riusciti in breve tempo a raggiungere l’uomo, un senzatetto straniero che si era accampato in un angolo cieco tra le rotaie, evidentemente senza rendersi conto appieno della pericolosità della precaria sistemazione e del rischio corso per raggiungerla. Solo grazie al provvidenziale intervento della Polizia è stato possibile scongiurare la possibilità di una tragedia.

    Dopo averlo fermato, gli Agenti della Squadra “Volanti” lo hanno accompagnato fuori dall’area a rischio e condotto in Questura; qui, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, hanno proceduto a denunciarlo alla Autorità Giudiziaria per il reato di interruzione del pubblico servizio, causato dal suo improvvido comportamento.

    Il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori, in considerazione di della gravità dei fatti e dei numerosi precedenti a suo carico, parallelamente all’evolversi dell’iter giudiziario ha emesso nei confronti di costui un Decreto di Espulsione dal Territorio Nazionale.

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    VERONA:Accerchiato e rapinato in stazione: parte la segnalazione alle 15,13.
    Arrestati in cinque dalla Polizia di Stato alle 15,29

    È accaduto giovedì, in pieno giorno, all’interno della Stazione di Verona Porta Nuova.

    Erano circa le 3 del pomeriggio quando la Sala Operativa della Polfer ha trasmesso a quella della Questura la nota inerente una rapina consumata poco prima ai danni di un giovane di origini indiane, che lamentava di essere stato privato di un Iphone 13 e di una collanina d’oro.

    La vittima – probabilmente a causa della concitazione del momento – era riuscita tuttavia a fornire solo una parziale descrizione dei due soggetti che gli si erano avvicinati; alla sua attenzione non era sfuggito, però, che la coppia che lo aveva accerchiato all’interno del sottopassaggio si trovava poco prima sul suo stesso treno.
    Precisava, inoltre, di aver notato che, all’altezza della stazione di San Bonifacio, a bordo erano saliti, unendosi a loro, anche un ragazzo ed una ragazza.

    Le ricerche delle Volanti sono scattate subito sotto l’occhio vigile degli operatori della Centrale Operativa della Polfer, che – grazie alle videocamere di sorveglianza – sono riusciti ad individuare la direzione di fuga dei soggetti coinvolti nell’episodio, dileguatisi verso Piazza Renato Simoni.

    Proprio in quel punto, una Volante ha intercettato due giovani di origine marocchina, un 22enne e un 24enne, corrispondenti alle descrizioni diramate dalla Sala Operativa: uno dei due, all’atto del controllo, aveva in tasca un Iphone 13 e non era in grado di fornire ai poliziotti il codice di sblocco.
    Mentre entrambi venivano portati in Questura per più approfonditi accertamenti, in Piazza Pradaval, altre due Volanti hanno intercettato tre ulteriori soggetti – tra cui una ragazza – che sembravano corrispondere alle descrizioni fornite dalla Polfer grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza.
    I sospetti su di loro sono apparsi ancora più fondati quando, all’interno del portafoglio della giovane, gli agenti hanno trovato una collanina d’oro danneggiata.

    Accompagnati anch’essi negli Uffici di Lungadige Galtarossa, insieme agli altri due, sono stati effettivamente riconosciuti dalla vittima come i responsabili.

    Dagli accertamenti condotti attraverso la visione delle immagini estrapolate, i poliziotti sono poi riusciti a ricostruire la precisa dinamica dei fatti: in un primo momento, su una delle scalinate che conducono ai binari, la vittima sarebbe stata avvicinata da due soggetti – i primi ad essere intercettati dalle Volanti: mentre uno aveva tentato di afferrare la sua valigia, l’altro lo aveva trattenuto strappandogli la collanina.

    Dalla ricostruzione dei fotogrammi effettuata dai poliziotti, emergono chiaramente le fasi successive in cui vengono ripresi gli altri tre soggetti che – mentre si dirigevano verso l’uscita della stazione – venivano raggiunti dai primi due: nitido, in particolare, il momento in cui questi ultimi mostravano alla ragazza la collanina d’oro.

    I cinque giovani, tutti di origine marocchina, sono finiti in manette con l’accusa di rapina pluriaggravata in concorso. Due di loro, inoltre, sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

    Si precisa che la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

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    MESSINA: TENTATO FURTO PRESSO LA FILIALE BARTOLINI. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN MESSINESE DI 23 ANNI

    I poliziotti dell’UPGSP hanno tratto in arresto un messinese di 23 anni per il delitto di tentato furto aggravato commesso nottetempo ai danni della filiale Bartolini, sita sulla SS 114, bivio Galati.

    Attraverso il sistema di video sorveglianza, personale incaricato dalla stessa azienda aveva individuato la presenza di un uomo che, una volta introdottosi all’interno degli uffici amministrativi, stava tentando di impossessarsi del contenuto della cassaforte che cercava di aprire mediante l’utilizzo di un grosso elettroutensile da taglio.

    Prontamente intervenuti, gli agenti delle Volanti hanno cinturato lo stabile e si sono messi sulle tracce del malvivente che ancora si trovava all’interno del vasto stabile, interrompendone l’azione delittuosa.

    L’odore acre ancora molto pregante del disco dell’elettroutensile guidava poi gli agenti verso gli uffici amministrativi, luogo ove si aveva modo di constatare che la cassaforte, ancora fumante, al cui interno erano custoditi beni di valore e denaro contante, presentava un ampio taglio sul fianco destro, segno del tentativo di effrazione commesso poco prima.

    Poco distante, i poliziotti scorgevano la sagoma di un uomo accovacciato, con volto travisato da un passamontagna e guanti in lattice per impedire di lasciare tracce utili alla sua identificazione che, una volta vistosi scoperto, tentava di guadagnarsi la fuga dirigendosi verso il deposito merci ove veniva bloccato e tratto in arresto.

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    CATANIA: ANCORA UN ARRESTO PER SPACCIO DI DROGA A SAN CRISTOFORO

    Eseguiti dalla Polizia di Stato anche altri due provvedimenti di “Codice rosso”. Tutt’e cinque gli uomini sono accusati, a vario titolo, di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

    Nelle ultime settimane la Squadra Mobile della Questura di Oristano ha eseguito in città e provincia, su ordine della locale Procura della Repubblica, cinque misure cautelari, di cui tre arresti, nei confronti di altrettanti uomini responsabili di violenza di genere.

    In particolare, il primo è stato denunciato e sottoposto alla custodia in carcere per atti sessuali ai danni di una minorenne.
    Già noto alle forze dell’ordine, lo stesso era stato già raggiunto in passato da un’altra misura cautelare per fatti analoghi, sempre all’indirizzo di una ragazzina. Gli altri due giovani sono stati invece arrestati in flagranza differita per atti persecutori verso l’ex compagna, e per pesanti avance a un’amica. Gli ultimi due uomini, infine, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria e sottoposti a misure cautelari per il reato di maltrattamenti domestici nei confronti di familiari conviventi. Nel primo caso, la vittima era la compagna, nell’altro l’anziana madre.
    Entrambe, dopo anni di vessazioni, hanno trovato il coraggio di denunciare gli episodi.

    Nei primi tre mesi dell’anno la Polizia di Stato di Oristano, su disposizione e con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a undici misure cautelari e pre-cautelari nei confronti di altrettanti uomini, di varie età e differenti estrazioni sociali, nella maggior parte dei casi accomunati dall’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.

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    AREZZO: FURTO CON “SPACCATA” ALLA DI.DI. GIOIELLI DI VIA CRISPI: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA IL COLPEVOLE.

    La Polizia di Stato di Arezzo, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, ha proceduto all’arresto di un soggetto resosi responsabile di furto aggravato ai danni di una gioielleria del centro cittadino.

    Nella nottata odierna, gli operatori di polizia della squadra Volanti diretta dal V.Q. GALLORINI Marco, sono intervenuti presso la gioielleria denominata “Di.Di. Gioielli”, in quanto un utente aveva notato un soggetto vestito completamente di scuro prendere a pietrate la vetrina del negozio.

    Le Volanti, giunte prontamente sul posto, si davano all’inseguimento del soggetto la cui fuga terminava con il tentativo di nascondersi all’interno di un cassonetto della spazzatura sito in via Margaritone.

    Nonostante il maldestro espediente, gli operatori di polizia riuscivano a rintracciare il fuggitivo constatando che lo stesso presentava delle ferite alle mani dovute plausibilmente alla fretta di perpetrare il furto attraverso i vetri acuminati della vetrina infranta; inoltre, sottoposto a perquisizione personale, risultava ancora in possesso della refurtiva depredata.

    Accompagnato presso gli uffici della Questura, il reo veniva affidato dapprima alle cure dei sanitari per gli accertamenti relativi alle ferite auto procuratesi e successivamente tratto in arresto per furto aggravato in attesa della direttissima all’esito della quale veniva convalidato l’arresto e disposta la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.

    La refurtiva recuperata veniva restituita ai titolari della gioielleria.

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    CATANIA: 22ENNE E 24ENNE DENUNCIATI DALLA POLIZIA DI STATO PERCHÉ IN POSSESSO DI ATTREZZI PER I FURTI DI AUTO

    Nel corso della serata di ieri, personale delle Volanti in transito per via Colombo ha notato due soggetti nelle vicinanze di un’auto in sosta.

    I due, alla vista dei poliziotti, hanno cercato repentinamente di allontanarsi a bordo di un motociclo, ma sono stati subito bloccati, controllati ed identificati per due pluripregiudicati catanesi, un 22enne e un 24enne. Durante il controllo quest’ultimo ha tentato maldestramente di disfarsi di una chiave adulterina. Pertanto, è stato sottoposto a perquisizione, all’esito della quale gli sono state rinvenute addosso altre chiavi adulterine e un coltellino a scatto e, nascosto tra le parti intime si è rinvenuto un OBD, strumento notoriamente adottato per “bypassare” le centraline delle auto.

    Per tale ragione i due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi adulterate o grimaldelli, mentre al 24enne è stato contestato anche il reato di ricettazione, dal momento che – dopo aver esteso la perquisizione presso la sua abitazione – sono stati rinvenuti sei gruppi ottici asportati da diverse autovetture e dei quali lo stesso non è stato in grado di giustificare il possesso.

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    CATANIA: Sferra un pugno alla compagna e la minaccia mostrando delle armi: arrestato un pregiudicato

    L'uomo nascondeva anche un fucile da guerra e diverse munizioni, trovate dalla polizia perquisendo due diverse abitazioni. La donna, in un primo momento, non aveva riferito ai medici di essere stata picchiata dal compagno violento

    Nei giorni scorsi, gli agenti delle volanti sono intervenuti presso gli uffici del commissariato di Nesima, dove si era presentata, insieme alla figlia, una donna che ha riferito di essere stata vittima di una aggressione da parte del compagno.
    Poco prima si era verificata una violenta lite in strada, al culmine della quale la donna aveva ricevuto un pugno al volto, che le aveva lasciato dei segni ancora ben visibili.
    Anche il giorno la vittima aveva subito delle percosse e si era recata presso il pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi Centro per farsi curare, omettendo di riferire i fatti realmente accaduti.

    I messaggi intimidatori su WhatsApp

    I comportamenti violenti del compagno, un ventiseienne pluripregiudicato catanese, sarebbero cominciati all’inizio della loro relazione e sarebbero degenerati negli ultimi tre mesi, durante i quali l’uomo l’ha minacciata di morte, inviando anche messaggi e video intimidatori su WhatsApp. In uno di questi filmati inviati alla compagna, in particolare, teneva in mano un'arma e minacciava il suicidio.
    Per eseguire degli approfondimenti, i poliziotti si sono recati presso la sua abitazione, non trovandolo però in casa. Sono comunque riusciti ad entrare e ad effettuare una perquisizione, alla presenza della figlia della vittima.

    Una pistola ed un fucile da guerra

    All’interno di un materasso, adagiato a terra nel pianerottolo del piano terzo, era nascosta una pistola Berretta PX4 con matricola abrasa, perfettamente corrispondente a quella ripresa nel video.
    Sono stati rinvenuti e sequestrati anche un caricatore con dodici munizioni, un silenziatore e quattordici proiettili sfusi. In quel contesto, gli agenti hanno appreso che l’uomo deteneva anche un Kalashnikov AK-47 che, in un primo momento, sarebbe stato custodito nella stessa abitazione in cui è stata ritrovata la pistola per poi essere affidato in custodia ad un’amica di famiglia.

    L'uomo era pronto a fuggire

    E' stata quindi individuata la sua abitazione nel quartiere di San Giorgio e la stessa signora ha consegnato spontaneamente un’arma lunga da guerra, 5A85 calibro 7,62x39, semi automatica e di fabbricazione ungherese, con matricola non leggibile.
    Anche quest’arma è stata sequestrata e la donna denunciata per detenzione illegale di arma da guerra. In questo contesto, non c'era ancora alcuna traccia del 26enne ricercato, la cui presenza è stata segnalata solo nel primo pomeriggio del giorno successivo nei pressi dell’abitazione dove la compagna si era rifugiata.
    Gli agenti delle volanti, pertanto, si sono recati nel luogo indicato rintracciando l'uomo violento che è stato bloccato in via Acquicella a bordo di un’auto.

    Dentro l'auto è stata rinvenuta una mazza da baseball, adagiata sul sedile anteriore destro, insieme ad una busta con diversi capi di vestiario, scarpe ed altri effetti personali che lasciavano presagire la sua volontà di darsi alla fuga.
    Aveva con se anche una modica quantità di sostanza stupefacente e del denaro. L'uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e, su disposizione del pm di turno, è stato condotto pressi il carcere di Piazza Lanza.
    L’autorità giudiziaria ha successivamente disposto la custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo.

    Catania Tody 08/04/2024 :banned2.gif: :bangin.gif: :busted_blue.gif:
     
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    MESSINA: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA TRE UOMINI E SEQUESTRA COMPLESSIVAMENTE CIRCA 1,4 KG DI MARIJUANA

    Nel mese di marzo, la Polizia di Stato, nell’ambito di specifici servizi disposti dal Questore di Messina, Annino Gargano, finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, specialmente tra soggetti di giovane età, ha arrestato, in flagranza di reato ed in attività distinte, due cittadini messinesi ed uno straniero per la detenzione ai fini di spaccio di quasi un chilo e mezzo di stupefacente del tipo di marijuana, che avrebbe consentito di immettere sul mercato oltre 5000 singole dosi, con conseguenti ingenti profitti illeciti.

    I poliziotti delle Volanti, già nei giorni precedenti gli arresti, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo del territorio, avevano compiuto mirati servizi di osservazione accertando che proprio nei pressi delle abitazioni degli arrestati vi era un continuo ed innaturale andirivieni di assuntori di stupefacenti, verosimilmente interessati all’approvvigionamento della sostanza.

    Nel primo caso, durante la perquisizione domiciliare che ne è scaturita, svolta con l’intervento di una unità cinofila antidroga, lo straniero è stato colto in possesso di circa 400 grammi di marijuana, occultati all’interno di un vaso in terracotta che si trovava sul balcone della camera da letto, e rinvenendo anche materiale per la relativa suddivisione in dosi e denaro ritenuto verosimile provento delle cessioni illecite già realizzate.

    Presso l’abitazione del secondo soggetto tratto in arresto, lo stupefacente rinvenuto ammontava a quasi 800 grammi, e si presentava già suddiviso in buste custodite in armadietto della veranda di pertinenza dell’abitazione dell’arrestato.

    Invece, il terzo soggetto tratto in arresto aveva tentato di occultare tra i cavi elettrici del controsoffitto della sua camera da letto, i circa 200 gr. di stupefacente che deteneva in vista dell’imminente smercio al dettaglio, non riuscendo comunque a sfuggire al fiuto del cane antidroga dell’unità cinofila impiegata nelle attività di controllo e repressione.

    Occorre precisare, in ogni caso, che i procedimenti sono tutt’ora pendenti e che, in ossequio del principio di presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva di condanna, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.

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    BERGAMO: Arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente

    Nella serata di ieri, nell’ambito di pattugliamento delle volanti della Polizia di Stato cittadina nella Zona di Borgo Palazzo, gli agenti hanno avvistato un uomo che alla loro vista da lontano ha cambiato strada ed ha assunto da subito un atteggiamento allarmistico e ambiguo.
    Gli operatori si sono subito avvicinati ed il soggetto ha buttato via in un aiuola adiacente un pacchetto per tentare poi di darsi alla fuga, ma il pronto intervento anche di un'altra pattuglia ha impedito il suo allontanamento.
    Contestualmente è stato recuperato anche il pacchetto gettato che conteneva due blocchi di sostanza stupefacente di tipo Hashish dal peso complessivo di 160 grammi, e a seguito di successiva perquisizione il soggetto è stato trovato in possesso di 500 euro in banconote di piccolo taglio.
    L’individuo poi foto segnalato si è rivelato un cittadino marocchino senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, ed è stato arrestato con provvedimento poi convalidato nella giornata odierna a seguito di giudizio per direttissima.

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    Tentato furto aggravato e furto aggravato ai danni di due negozi del centro di Messina, arrestati due giovani

    Nel trascorso weekend, a seguito della intensificazione dei servizi di controllo tesi alla prevenzione e al contrasto dei reati di natura predatoria, disposta dal Questore Annino Gargano, i poliziotti delle Volanti hanno tratto in arresto in flagranza di reato uno straniero di 29 anni per tentato furto aggravato e un messinese di 20 anni per furto aggravato consumato. In entrambi i casi, presi di mira dai due soggetti arrestati, due distinti esercizi commerciali del centro cittadino.

    Nel primo caso, l’uomo si era creato un varco di accesso all’interno del negozio infrangendo la vetrata della porta principale, ma aveva dovuto improvvisamente interrompere la propria azione per darsi a precipitosa fuga. Raggiunto dai poliziotti a pochi isolati di distanza, è stato identificato e tratto in arresto anche grazie all’impronta impressa dai calci sferrati contro la vetrata della porta del negozio, che corrispondeva pienamente alla forma della suola delle scarpe da lui indossate al momento del rintraccio.

    Anche nel secondo caso, il ventenne messinese, nottetempo, aveva forzato l’accesso con una grossa tronchese ed era riuscito a mettere a segno il furto, asportando numerose derrate alimentari per poi cercare di far perdere le sue tracce. Immediatamente dopo, però, i poliziotti delle volanti, allertati dall’attivazione del sistema di allarme antintrusione, lo hanno individuato nei pressi dell’esercizio commerciale ed hanno recuperato la refurtiva restituendola al legittimo proprietario.

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    CATANIA: Ruba in un negozio e investe poliziotto
    ARRESTATO

    Gli agenti delle Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Catania hanno arrestato un uomo per rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere.

    L’uomo stava cercando di fuggire dopo che aveva tentato di rubare alcuni prodotti in un supermercato del quartiere Nesima, ma era stato fermato dai dipendenti del negozio.

    Resosi conto che era stata chiamata la Polizia, il ladro si è dato alla fuga disfacendosi della refurtiva.

    In quel momento passava un poliziotto della questura di Catania che, libero dal servizio, si è accorto di quanto stava accadendo.

    Il ladro era salito su un’auto e si stava dileguando, ma il poliziotto, che nel frattempo si era qualificato, si è fermato davanti al veicolo. Nonostante questo, l’uomo non ha fermato la sua marcia, investendo il poliziotto che, benché ferito, è riuscito ad annotare il numero di targa che ha permesso di ritrovare l’auto che nel frattempo si era allontanata.

    Il veicolo, risultato intestato ad una società di autonoleggio, è stato rintracciato dagli investigatori delle Volanti che lo hanno localizzato e bloccato.

    A bordo del mezzo i poliziotti hanno trovato due grossi coltelli.

    L’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del supermercato ha permesso di ricostruire le diverse fasi del ferimento. A quel punto gli operatori delle Volanti, insieme al poliziotto ferito, hanno eseguito l’arresto dell’uomo, un 39enne di Catania.

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    Il Video nell'Area Multimediale.
     
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    Beccati mentre rubano in casa, speronano un'auto della polizia: arrestati due 20enni a Reggio
    Con loro anche una minore che, come disposto dal Tribunale per i minorenni, è stata affidata alla madre in attesa di successive determinazioni

    Stanotte, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato due soggetti per i reati di lesioni a Pubblico Ufficiale e danneggiamento dei beni dello Stato. A seguito di una telefonata pervenuta alla locale Sala Operativa, nella quale veniva segnalato un tentativo di furto in un’abitazione in centro città, i poliziotti delle Volanti hanno raggiunto in breve tempo il luogo indicato, constatando la forzatura del cancello di ingresso dell’appartamento.

    Dalla visione del sistema di telecamere presente nell’area dell’abitazione, gli Agenti della Polizia di Stato hanno potuto rilevare che due soggetti si erano avvicinati al cancello tentando di forzarne il lucchetto e poi si erano allontanati a bordo di una Fiat Panda, che ai sistemi informatici risultava rubata ieri mattina.

    La nota di quanto accaduto è stata diramata alle alte Volanti in zona e, qualche ora dopo, l’auto è stata individuata da una Volante nel centro cittadino. Gli operatori hanno attivato i sistemi acustici e visivi per intimare l’alt al conducente dell’auto che, di contro, ha volontariamente colpito l’auto della Polizia, finendo così la sua corsa e causando lesioni a due Agenti di Polizia. Sull’autovettura provento di furto è stato subito fermato e identificato il conducente, un 20enne reggino, mentre altri due soggetti hanno tentato la fuga a piedi ma sono stati prontamente fermati dal personale della Questura che li ha identificati, un 20enne ed una giovane minorenne.

    Entrambi i soggetti maggiorenni sono stati quindi arrestati per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché danneggiamento dei beni dello Stato, mentre la minore, per come disposto dal Tribunale per i minorenni , è stata affidata alla madre in attesa di successive determinazioni


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