SQUADRA VOLANTE/UFFICIO PREVENZIONE CRIMINE

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    PISA: Squadra Volanti - furto in atto nella notte nei pressi di Piazza Guerrazzi - autore arrestato per tentato furto aggravato

    Nelle prime ore della mattinata odierna, venerdì 9 febbraio, una pattuglia della Squadra Volanti della Questura è intervenuta in Piazza Guerrazzi ove era stata segnalata, da un cittadino, la presenza di un soggetto che, uscito con fare sospetto dai locali del distributore di carburanti ivi collocato, si era avvicinato alla vetrata d’ingresso di un esercizio commerciale, prendendola a calci nel tentativo di infrangerla. L’azione criminosa, nel suo evolversi, veniva seguita, contemporaneamente, “de visu” dal cittadino richiedente e con “l’occhio” delle telecamere di video sorveglianza cittadine dall’operatore della locale Sala Operativa, il quale, con oculatezza, direzionava l’azione degli operatori della Polizia di Stato presenti sul territorio che riuscivano, tempestivamente, ad intercettare e bloccare, in una via limitrofa, l’autore del fatto criminoso che, nel frattempo, si era dato alla fuga. Il soggetto, che aveva danneggiato la vetrina del negozio e del gabbiotto del distributore, veniva condotto presso gli Uffici della Questura, sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici ed identificato. Soggetto extracomunitario, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, con permesso di soggiorno scaduto, l’autore del fatto, stante la flagranza e i precedenti specifici, veniva tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato. In sede di giudizio per direttissima è stato convalidato l’arresto e disposto il divieto di ritorno nella provincia di Pisa.

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    COMO: Tenta di rubare capi di vestiario alla Coin: arrestato dalla Polizia di Stato

    Nel pomeriggio di domenica 11 febbraio la volante della Polizia è intervenuta a Como, in via Boldoni, presso il magazzino Coin in quanto un’addetta alle vendite aveva segnalato un soggetto che all’interno di un camerino di prova, dopo aver staccato le placche antitaccheggio, indossava diversi capi di abbigliamento.

    I poliziotti, intervenuti con estrema celerità, hanno sorpreso, ancora all’interno del camerino di prova, un egiziano di 46 anni, irregolare sul territorio e senza una dimora fissa con precedenti per droga e armi, che con i denti stava tentando di strappare la placca antitaccheggio di un paio di jeans.

    Dal controllo successivo è emerso che il 46enne egiziano aveva indossato svariati capi di abbigliamento (felpa, giubbino in pelle, jeans) che la direzione della Coin ha stimato per un valore che di circa 1000 euro.

    Portato in Questura e avvertito il P.M. di turno, il 46enne egiziano è stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato in stato di libertà per l’inosservanza della Legge sull’immigrazione. Trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima che avrà luogo questa mattina alle 11.00.

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    TRIESTE: Arrestato per violenza sessuale

    A Trieste, sull’autobus della linea 21, una donna ha iniziato ad urlare perché, in prossimità della porta di uscita, poco prima di scendere, un uomo ha allungato le mani palpeggiandola nelle zone intime.

    L’autista ha fermato il mezzo e, insieme al controllore e ad altri passeggeri, è intervenuto in soccorso della donna, fermando e trattenendo l’aggressore in attesa dell’arrivo della polizia.

    Poco dopo è intervenuta una Volante della questura di Trieste che ha arrestato l’uomo, un senzatetto richiedente protezione internazionale, con l’accusa di violenza sessuale.

    La vittima ha raccontato l’accaduto ai poliziotti, formalizzando la denuncia, e questi, dopo aver verificato i fatti grazie alle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza presenti sul mezzo pubblico, hanno fermato l’uomo.

    L’episodio è stato associato ad uno analogo verificatosi la sera precedente, quando la Volante era intervenuta perché una donna, mentre stava rincasando, era stata aggredita all’interno nell’atrio dello stabile. Solo l’intervento di una vicina e la pronta reazione della donna hanno interrotto la violenza e messo in fuga l’aggressore.

    La descrizione fornita dalla vittima e dai testimoni corrispondeva alle sembianze dell’uomo arrestato per l’aggressione sull’autobus, e per questo motivo i poliziotti, in accordo con il Pubblico ministero, lo hanno sottoposto alla procedura di riconoscimento.

    La donna ha riconosciuto inequivocabilmente la persona che l’aveva aggredita; pertanto, l’uomo dovrà rispondere anche di questa accusa di violenza sessuale.

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    Savona: perseguita l’ex compagna incinta, arrestato

    Un trentanovenne è stato arrestato a Savona dai poliziotti delle volanti della Questura per atti persecutori, violazione della sorveglianza speciale con divieto di allontanarsi dalla propria dimora e per aver violato la messa alla prova con obbligo di permanenza nella regione Piemonte.

    La vittima, incinta, si è presentata in Questura per denunciare l'ex compagno per l'invio ripetuto di messaggi minatori, appostamenti sotto casa e aggressioni fisiche che continuava a subire nonostante per l’uomo fosse stato disposto dal tribunale di Torino, la sorveglianza speciale.

    Difatti, sebbene l’uomo fosse sottoposto alla misura di prevenzione a seguito di precedenti denunce per ripetuti episodi di minacce e vessazioni, ha violato ripetutamente le disposizioni; già nel 2021, era anche stato arrestato per aver aggredito violentemente l’ex compagna di allora, anch’essa incinta, procurandole lesioni gravi e un aborto spontaneo.

    Durante la denuncia in Questura, la vittima ha continuato a ricevere messaggi intimidatori sul telefono; questo, attraverso il segnale Gps, ha permesso di localizzarlo, così da far scattare l’intervento dei poliziotti delle Volanti, che dopo averlo individuato lo hanno arrestato a Savona.

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    Vicenza - dopo l'ennesima spaccata arrestato il colpevole - è un minore

    Alle 8.12 di ieri la Centrale Operativa della Questura di Vicenza diramava alle pattuglie della Squadra “Volanti” una nota di ricerca per un alert proveniente dalla centrale operativa dei Carabinieri, conseguente ad una spaccata avvenuta pochi minuti prima ai danni del negozio “Jeanseria San Lorenzo”.

    Grazie alla descrizione della dinamica del fatto gli Agenti in servizio di controllo del territorio sono stati in grado di fare una similitudine con quanto accaduto nei giorni scorsi, ed avendo già fermato un ragazzo per un episodio simile, recuperavano una sua foto che inviavano alla centrale omologa al fine di confrontare l’effige con le immagini di videosorveglianza in loro possesso.

    Avuta la conferma che si trattasse dello stesso soggetto, mentre transitavano in Viale Roma, in Piazzale De Gasperi, proprio davanti l’ingresso di Campo Marzio, notavano un ragazzo che, per la descrizione degli abiti sottratti al negozio, corrispondeva perfettamente.
    Il giovane, alla loro vista si dava alla fuga, motivo per cui uno degli agenti, scendendo dall’auto, lo inseguiva riuscendo a bloccarlo dopo pochissimi metri e con l’aiuto dell’altro agente riusciva ad impedire ogni tentativo di fuga messo in atto da costui.
    Durante tale fase, poiché il giovane resisteva attivamente, entrambi gli agenti riportavano lesioni tali da costringerli in seguito a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso dove gli veniva redatta una prognosi rispettivamente di 3 e 7 giorni per le lesioni subite.

    Gli agenti riuscivano a condurre il giovane presso gli Uffici di Polizia per poterlo identificare ed è proprio a seguito del fotosegnalamento che veniva verificata la giovanissima età di 16 anni.

    Il racconto del giovane inizia già ai primi di febbraio allorquando la madre si era presentata presso i Carabinieri a denunciarne la scomparsa. Il minore veniva rintracciato qualche giorno dopo e riaffidato ai genitori, ma nella stessa giornata il ragazzo scappava nuovamente di casa, fino a quando, questa mattina, veniva nuovamente rintracciato dagli Agenti di Polizia.

    Per la similitudine con altre spaccate e furti commessi in città negli ultimi giorni, gli Agenti della Questura stanno svolgendo approfondite indagini per verificare se il minore possa esserne l’autore.

    Al termine del fotosegnalamento e degli atti di Polizia Giudiziaria, il minore veniva denunciato in stato di libertà per furto aggravato e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonchè arrestato per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

    * “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.

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    BRESCIA: Rapina impropria al supermercato e furto con strappo in una discoteca: due arrestati della Polizia di Stato

    Nella mattinata di mercoledì un uomo è stato arrestato dagli operatori della Squadra Volante della Polizia di Stato dopo avere tentato di assicurarsi il provento di un furto presso un supermercato cittadino.

    La segnalazione è giunta alla Centrale Operativa della Questura tramite 112 NUE intorno alle 9:30.

    Gli equipaggi inviati immediatamente sul posto hanno colto in flagranza il responsabile, un uomo di circa 30 anni, che, pochi istanti prima, dopo avere oltrepassato le casse del supermercato con una bottiglia di liquore, per procurarsi l’impunità aveva minacciato di morte e spinto un addetto alla sicurezza per poi darsi alla fuga.

    Al termine dell’intervento, la merce è stata restituita integra al punto vendita mentre il soggetto è stato arrestato per rapina impropria e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che nella mattinata odierna ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo di firma.

    La posizione del soggetto è ora al vaglio dell’Ufficio Immigrazione e della Divisione Anticrimine della Questura per le valutazioni in ordine a eventuali provvedimenti di espulsione e all’adozione di misure di prevenzione.

    --

    Nella notte di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto l’autore di un furto con strappo di una collanina d’oro ai danni di un giovane avventore di una discoteca cittadina.

    L’intervento è scaturito da una chiamata di emergenza al 112 NUE con la quale veniva segnalato il patito furto. La Centrale Operativa della Questura ha quindi inviato sul posto due equipaggi che hanno colto in flagranza l’autore del reato ancora nei pressi della vittima, unitamente al complice che, alla vista dei poliziotti, ha lasciato cadere il monile

    Al termine dell’escussione dei testimoni, il responsabile, un giovane di 20 anni, è stato arrestato, mentre il complice è stato denunciato per favoreggiamento reale.

    A seguito del giudizio di convalida, per l’arrestato è stato disposto l’obbligo di dimora nella propria città di residenza, mentre la Divisione Anticrimine ha istruito il procedimento che ha condotto all’applicazione, da parte del Questore, della misura di prevenzione del foglio di via.

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    AREZZO: LA POLIZIA DI STATO PROCEDE ALL’ARRESTO DI UN SOGGETTO RESPONSABILE DI DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

    La Polizia di Stato di Arezzo, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, ha proceduto all’arresto di un soggetto resosi responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

    Nello scorso pomeriggio, gli operatori di polizia della squadra Volanti diretta dal V.Q. GALLORINI Marco, durante un’attività mirata di controlli nel parco Mancini finalizzata alla repressione dei reati concernenti gli stupefacenti, hanno proceduto all’arresto di un soggetto risultato in possesso di alcune sostanze.

    L’intuito e lo spirito di osservazione degli agenti, ha portato ad attenzionare detto individuo che, alla vista degli operatori, cercava invano di occultare un marsupio frapponendolo fra la schiena e la panchina ove era seduto.

    Insospettiti dall’inconsueto gesto, gli Agenti procedevano ad un controllo approfondito, rinvenendo all’interno di detto accessorio, un calzino contenente quella che agli occhi esperti degli operanti appariva essere sicuramente sostanza stupefacente.

    Una volta accompagnato il soggetto presso gli Uffici della Questura, la sostanza rinvenuta veniva sottoposto ad esame da parte del personale del Gabinetto Provinciale di Polizia scientifica.

    Detti accertamenti portavano ad appurare che il soggetto controllato era in possesso di 14 ovuli avvolti in cellophane trasparente contenente eroina del peso totale di 306 grammi, nonché altro involucro trasparente contenente hashish del peso di 1,65 grammi, il tutto debitamente sottoposto a sequestro.

    Dopo essere stato fotosegnalato, il soggetto in questione veniva arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e così come disposto dal P.M. di turno trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima previsto per questa mattina conclusosi con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare personale coercitiva custodiale degli arresti domiciliari.

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    Matera: 4 uomini in carcere per tentato omicidio

    I poliziotti di Matera hanno arrestato due persone e ne hanno sottoposto a fermo altre due, per lesioni personali gravi e tentato omicidio aggravato, a seguito di una violenta aggressione avvenuta ai danni di due uomini nella città lucana.

    Il 19 febbraio, infatti, al centro di Matera, i quattro uomini hanno aggredito un 44enne ed un 38enne accoltellandoli e ferendoli gravemente.

    L’origine delle violenze sarebbe riconducibile ad un mancato pagamento di un debito contratto nell’ambito lavorativo tra 2 dei presunti autori del reato e le vittime.

    Il pronto intervento dei poliziotti delle Volanti e della Squadra mobile ha consentito inizialmente di arrestare in flagranza un 25enne ed un 32enne.

    Le successive indagini, attraverso l’acquisizione delle immagini degli impianti di video-sorveglianza e delle testimonianze, hanno permesso l’identificazione degli altri presunti aggressori, fermati nella stazione ferroviaria di Bari con l’ausilio degli agenti della Polizia ferroviaria, poiché in procinto di lasciare il Paese.

    In conclusione il GIP ha disposto per tutti i soggetti la misura della custodia in carcere, ha confermato i reati ipotizzati e riconosciuto la tentata estorsione aggravata e l’aggravante della crudeltà.

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    Un arresto dalla Polizia di Stato di Terni per tentato omicidio e porto illegale di armi

    L’intervento della Polizia di Stato di Terni è stato richiesto giovedì 22 febbraio per una rissa, in corso in Piazza della Pace, fra alcuni cittadini stranieri; all’arrivo delle pattuglie della Squadra Volante, gli agenti hanno individuato un gruppo di cinque persone che gridavano in lingua araba, due delle quali si stavano picchiando.
    Alla vista della Polizia di Stato hanno tutti cercato di darsi alla fuga e soltanto una è riuscita a dileguarsi fra i palazzi; mentre gli agenti li bloccavano, una donna si è lanciata su uno di loro, togliendogli un involucro dalla tasca, involucro che è stato immediatamente recuperato (dalle successive analisi, è stato accertato che si trattava di una dose di cocaina).
    I quattro, ognuno dei quali ha dato una versione diversa dell’accaduto, sono stati portati in questura per essere identificati, in quanto tutti sprovvisti di documenti: tre uomini ed una donna, tutti cittadini tunisini, uno di 21 anni, residente a Terni ed attualmente sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione; una donna, di 29 anni con numerosi precedenti penali; un minore, senza fissa dimora e mai identificato in precedenza, che – dato che è risultato il possessore della dose di cocaina, è stato segnalato alla locale Prefettura come assuntore ed affidato ad una struttura per minorenni – ed un trentenne, irregolare sul Territorio Nazionale.
    E’ stato dal controllo in banca dati, che è emerso il mandato di cattura nei suoi confronti, la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Civitavecchia, per tentato omicidio e porto illegale di armi.

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    Andria: adescava vittime su app per incontri per derubarle, una misura cautelare

    Identificato e sottoposto a misura cautelare dai poliziotti dell’Ufficio prevenzione e soccorso pubblico della questura di Barletta-Andria-Trani un 31enne della provincia di Bari che adescava vittime su un’app di incontri per poi derubarle.

    Le indagini sono scattate dopo la denuncia di un uomo di Andria che era stato contattato sulla sopracitata applicazione da un ragazzo al quale aveva proposto di raggiungerlo a casa sua.

    Il giovane, una volta arrivato ha prima chiesto di usare il bagno e poi proposto di fumare un sigaretta insieme sul terrazzo dell’abitazione. Una volta lì è rientrato in casa con la giustificazione di dover telefonare alla moglie.

    Infine, con la scusa di dover inviare una foto, è sceso in strada dove aveva parcheggiato la sua auto. La vittima, insospettita dal fatto che il suo ospite ci mettesse tanto a ritornare, ha controllato casa e scoperto di essere stato derubato di contanti per 500 euro, carte di credito e documenti.

    Il criminale però aveva dimenticato su un tavolo un portatessere con vari documenti riconducibili ad una terza persona, di età più avanzata, che si è rivelata a sua volta una vittima visto che pochi giorni prima si era appartato con lui in auto per poi, simulando un’emergenza, lasciarlo solo e senza portatessere.

    L’autore dei furti, che veniva subito identificato e denunciato dagli agenti dell’Upgsp della questura di Barletta-Andria-Trani, aveva numerosi precedenti per rapina, estorsione, truffa, circonvenzione di incapace, indebito utilizzo delle carte di credito.

    Il tribunale di Trani ha poi disposto per lui la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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    Il Video In Area Multimediale.
     
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    CATANIA: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN 20ENNE PER SPACCIO DI STUPEFACENTI

    I poliziotti della Squadra Volante, in transito lungo via Proserpina, hanno proceduto al controllo di un giovane, che, alla vista dell’auto della Polizia, aveva cercato di cambiare strada.

    Nel corso del controllo, il ragazzo, identificato in un 20enne di origini straniere, ha mostrato segnali di insofferenza, apparendo alquanto nervoso.

    I poliziotti hanno, pertanto, deciso di approfondire il controllo eseguendo una perquisizione, durante la quale hanno rinvenuto, all’interno del borsello che il ragazzo aveva con sé, 8 bustine in cellophane contenenti marijuana, del peso complessivo 32,50 grammi, nonché la somma di denaro contante di 450 euro in banconote di vario taglio, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

    In relazione a quanto emerso nel corso del controllo, gli agenti hanno proceduto anche con una perquisizione domiciliare, all’esito della quale sono stati rinvenuti, nel garage di pertinenza dell’appartamento, altri 7 grammi di sostanza stupefacente, un bilancino elettronico di precisione e vario materiale per il confezionamento.

    Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e il giovane è stato arrestato per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e successivamente posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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    Beccati sotto il letto nell'abitazione che avevano svaligiato, due ladri arrestati a Reggio

    Gli Agenti della Polizia di Stato delle Volanti di Reggio Calabria hanno arrestato 2 cittadini georgiani sorpresi all’interno di un appartamento della zona centrale della città, ritenuti responsabili dei reati di tentato furto aggravato in concorso, danneggiamento e porto di arnesi atti allo scasso.

    Gli agenti, intervenuti a seguito della segnalazione da parte di un residente dello stesso stabile che aveva udito rumori sospetti, hanno notato la presenza di una finestra aperta e, grazie all’ausilio dell’autoscala dei Vigili del Fuoco, hanno fatto irruzione nell’appartamento sorprendendo i due nascosti sotto i letti di una stanza in possesso di un cacciavite utilizzato per forzare l’infisso. I due uomini avevano già rovistato due stanze dell’appartamento, momentaneamente disabitato, in quanto i proprietari si trovavano fuori città.

    Uno degli arrestati, irregolare sul territorio nazionale, era stato espulso nel mese di ottobre 2023 con accompagnamento alla frontiera. Sono in corso approfonditi accertamenti finalizzati a verificare se analoghi episodi verificatisi in altre zone della città siano ricollegabili ai due arrestati.

    Gazzetta del Sud 03/03/2024 :banned2.gif: :bangin.gif: :busted_blue.gif:
     
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    PARMA: Incontro a luci rosse finito male: la Polizia di Stato arresta una 31enne

    Questa notte la Polizia di Stato di Parma ha tratto in arresto una donna per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale in ordine ai seguenti fatti.

    Una volante dell’U.P.G.S.P., impegnata nel servizio controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa interveniva in un condominio ubicato in località Corcagnano, in quanto il richiedente, un 29enne italiano, riferiva su utenza 113 di trovarsi chiuso a chiave presso l’appartamento di una donna e che non riusciva ad uscire dallo stesso, visto il piano elevato dell’appartamento stesso.

    Il malcapitato spiegava all’operatore 113 di aver conosciuto al donna su un’app di incontri, e dopo aver cenato insieme alla stessa in un ristorante, aveva deciso di accompagnarla a casa. Una volta saliti nell’appartamento, la donna, in evidente stato di ebrezza, aveva insistito per consumare un rapporto sessuale, ma al rifiuto dell’uomo, si era alterata e, dopo averlo minacciato con una bottiglia, aveva chiuso la porta blindata, portando con se le chiavi e chiudendosi a sua volta in camera da letto, aggiungendo che avrebbe fatto uscire il giovane dalla casa solo se avesse avuto un rapporto sessuale con lei.

    Sul posto giungeva immediatamente un equipaggio della Squadra Volante ed una Squadra dei Vigili del Fuoco che, utilizzando una scala, accedevano all’appartamento attraverso il balcone della cucina dove si trovava il richiedente.

    I poliziotti, uno volta entrati nell’appartamento raggiungevano immediatamente la camera da letto dove si era ritirata la donna che , alla vista dei polizotti, andava in escandescenza cominciando a sferrare calci e pugni all’indirizzo degli operatori, minacciandoli di morte. La donna inoltre si rifiutava di fornire le proprie generalità. In questo frangente la 31enne riusciva inoltre a colpire un operatore all’addome causandogli lesioni refertate con 5 giorni di prognosi.

    Riportata a situazione alla calma, i polizotti affidavano la donna alle cure del personale del 118 nel frattempo intervenuto. Successivamente la 31enne veniva accompagnata in Questura, dove contestualmente giungeva anche la vittima per sporgere regolare denuncia per i fatti accaduti.

    La donna, identificata per una cittadina moldava 31enne, regolare sul territorio nazionale ed immune da precedenti di polizia. Alla luce dei fatti è stata in tratta in arresto per il reato di resistenza e lesione a Pubblico Ufficiale e denunciata in stato di libertà per violenza privata , minacce aggravate e rifiuto di fornire le indicazione sulla propria identità personale.

    Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata collocata in regime degli arresti domiciliari presso il proprio domicilio in attesa della celebrazione del processo per Direttissima.

    Questa mattina, in sede di udienza, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto della donna.

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    Progettavano furti a Verona: fermati dalla Polizia di Stato

    L’operazione delle Volanti della Polizia di Stato è scattata a notte fonda quando, in Via IV Novembre, un uomo – quarantatreenne di origini serbe – alla vista dei poliziotti che si accingevano a controllarlo, si dava alla fuga a piedi in direzione di Lungadige Cangrande.

    La nota subito diramata alle pattuglie tramite “Doppia Vela 37” – la Sala Operativa della Questura – ha consentito, di lì a poco, di intercettare un’auto in sosta – con targa svizzera – in Via dell’Arsenale: anche quest’ultima, alla vista della Volante, si allontanava con fare sospetto imboccando Lungadige Cangrande in direzione di Ponte Risorgimento. In quel punto, i poliziotti hanno intimato l’alt, ritrovando a bordo del veicolo l’uomo che era scappato e altri due soggetti, anch’essi di origine serba e di età compresa tra i 35 e i 43 anni.

    Dal controllo in banca dati è emerso a loro carico un rintraccio urgente dalla Polizia di Stato di Firenze, in quanto noti come autori di ingenti furti nel capoluogo toscano. In effetti, a seguito della perquisizione personale – estesa anche al veicolo – effettuata dagli agenti sul posto, sono stati trovati grimaldelli, passamontagna, guanti in pelle di colore nero e altro materiare normalmente utilizzati per lo scasso. Proprio nel momento del controllo, poi, giungevano sul telefono cellulare dell’autista – l’uomo che era stato intercettato per primo in Via IV Novembre – dei messaggi in lingua inglese, da cui emergeva chiaramente – come da lui stesso confermato – che era in atto uno scambio di informazioni con un altro soggetto per organizzare un’attività non meglio specificata poco dopo le quattro del mattino.

    Il presunto interlocutore – intercettato grazie alla posizione condivisa su whatsapp col complice – è stato rintracciato poco dopo in Lungadige Rubele: alle domande dei poliziotti, tuttavia, l’uomo – quarantacinquenne e anch’esso di nazionalità serba – mostrando loro il proprio cellulare, ha subito negato ostinatamente di conoscere o di aver avuto contatti con gli altri soggetti fermati. Mentre provava a giustificarsi, però, l’attenzione degli agenti è stata catturata da una suoneria proveniente dall’abitacolo: a quel punto, visibilmente agitato, ha tentato ancora una volta di ingannarli dichiarando di non essere a conoscenza della presenza di altri telefoni all’interno dell’auto.

    Quando, però, i poliziotti hanno effettivamente trovato il cellulare, non ha potuto negare l’evidenza dei fatti: ha così sbloccato il codice pin confermando il legame con gli altri soggetti fermati.

    Tradotti tutti, quindi, in Lungadige Galtarossa per specifici accertamenti, a loro carico è scattato il Foglio di Via obbligatorio del Questore; nei confronti del titolare dell’auto anche una denuncia per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

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    SALERNO: La Squadra Volanti lo arresta in flagranza di reato

    Maltrattamenti in famiglia

    Nel pomeriggio del 3 marzo u.s., personale della Sezione Volanti ha proceduto all'arresto, in flagranza di reato, di D.A. di anni 48, per maltrattamenti in famiglia.

    Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia giudiziaria operante, il predetto, abituale assuntore di stupefacenti e alcool, nel rientrare presso la propria abitazione, avrebbe generato una violenta lite, mettendo a soqquadro mobili e suppellettili alla presenza della madre e della sorella, comportamenti che si reiterano già da diverso tempo.

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