Cenni Storici sulla Polizia di Stato

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    L'attuale Polizia di Stato, così come la vediamo adesso, nasce dalla legge di riforma
    nr.121/81.
    Però la Polizia esiste già dal lontano 1852.
    Per cui ripercorriamo la sua storia, riportando notizie tratte dal sito Ufficiale della Polizia di Stato:

    Dal 1852 al 1990.

    Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (1852-1890)
    L'Amministrazione di pubblica sicurezza, è istituita nel 1848 nel Regno di Sardegna con il compito di: "...vegliare e provvedere preventivamente all'ordine e all'osservanza delle leggi nell'interesse sia pubblico che privato...". Posta alle dipendenze del Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'Interno, viene riorganizzata con la legge 11 luglio 1852 n. 1404. Con lo stesso provvedimento, viene creato il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza ad ordinamento di tipo militare e alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno. Le funzioni di pubblica sicurezza attribuite al Corpo, esercitate dopo l'unità d'Italia in tutto il territorio, saranno mantenute fino all'attuale Polizia di Stato, di cui ne è erede.

    Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza per le province siciliane (1877-1890)
    Nel 1877 viene sciolto il Corpo dei Militi a cavallo voluto da Garibaldi nel 1860 per contrastare il banditismo e per reprimere i reati nelle campagne, e viene istituito il Corpo delle Guardie di P.S. per le province siciliane.
    Le Guardie a cavallo vestono uniformi con colori e simboli uguali alle Guardie appiedate degli uffici di Pubblica Sicurezza, ma con la foggia dei reparti di cavalleria. Rappresentano i progenitori del Reparto a cavallo della Polizia di Stato.

    Dal 1890 al 1919

    Corpo delle Guardie di Città
    Alla fine dell'800 nei maggiori centri urbani si avverte la necessità di organizzare un unico organismo di sicurezza alle dipendenze del Ministero dell' Interno che comprenda la Polizia del Regno e le polizie municipali. Da questa esigenza prende forma il nuovo Corpo delle Guardie di Città istituito nel 1890.
    Le guardie hanno il compito di "...vegliare al mantenimento dell'ordine pubblico e all'incolumità e tutela delle persone e delle proprietà, di prevenire, reprimere e scoprire i reati, di raccoglierne le prove e di procedere all'arresto dei delinquenti. Ha pure incarico di curare l'osservanza delle leggi e dei regolamenti speciali dello Stato, delle province e dei comuni, delle ordinanze delle pubbliche autorità, e di prestare soccorso in caso di pubblici e privati infortuni...".
    Presente in ogni città del Regno, il Corpo dipende dalle Autorità e dai funzionari di Pubblica Sicurezza.

    I Funzionari di P.S. e le Guardie di Città, concentrati in prevalenza nei maggiori centri urbani, sedi di questure, commissariati e delegazioni di P.S., si distinguono per le numerose operazioni di polizia e per l'opera di soccorso offerta alla popolazione colpita dai terremoti calabro-siculo del 1908 e di Avezzano del 1915. Per questo suo impegno, la Polizia riceve due medaglie d'Oro di Benemerenza, prima testimonianza della sua vocazione di ente di soccorso pubblico.
    Dal 1902 il personale di P.S. frequenta corsi di polizia scientifica, che danno origine, nel 1917, alla Scuola di Polizia Scientifica.

    Dal 1919 al 1925

    Corpo della Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza
    Gli anni turbolenti del primo dopoguerra richiedono un adeguamento dell'organizzazione della Polizia in materia di ordine e di sicurezza pubblica. Nel 1919 le Guardie di Città transitano nel nuovo Corpo della Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza che "...fa parte integrante della forza pubblica e delle forze militari dello Stato, ed è preposto alla tutela dell'ordine pubblico nei centri di maggior popolazione, dove esercita funzioni esecutive di ordine pubblico, di polizia giudiziaria ed amministrativa...". La Regia Guardia è alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno, dei prefetti, dei questori e dei commissari.

    Corpo degli Agenti Investigativi (1919-1922)
    Nel 1919 alla Regia Guardia è affiancato il Corpo degli Agenti Investigativi, nuovo organismo di sicurezza ad ordinamento civile, privo di uniformi ed articolato in Ispettori, Sottoispettori ed Agenti di investigazione " …per il servizio della prevenzione e della repressione dei reati e per la ricerca dei delinquenti…." nonché per i servizi tecnici.

    Ruolo specializzato dei Carabinieri Reali (1922-1925)
    Nel dicembre del 1922 il nuovo Governo, nell'intento di unificare le forze di polizia, sopprime il Corpo della Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza ed il Corpo degli Agenti Investigativi.
    Parte del personale dei corpi transita nel "ruolo specializzato" dell'Arma dei Carabinieri Reali appositamente istituito.
    L'Autorità di Pubblica Sicurezza perde il suo tradizionale e diretto organo operativo.
    Nel 1925 la maggioranza politica sopprime il "ruolo specializzato" e ricostituisce un autonomo Corpo di Pubblica Sicurezza all'esclusiva e diretta dipendenza del Ministero dell'Interno.

    Dal 1925 al 1944

    Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza (1925-1944)Nel 1925, avvertita la necessità di ricostituire un autonomo Corpo di polizia posto alle sole dipendenze del Ministero dell'Interno, viene fondato il Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza in diretta continuità istituzionale con i precedenti Corpi di Pubblica Sicurezza.
    Al nuovo Corpo, ad ordinamento civile, nel 1930 è conferita la Bandiera Nazionale.
    I servizi di natura prettamente tecnica sono svolti da un contingente di agenti altamente qualificati nei settori delle telecomunicazioni, della motorizzazione e della polizia scientifica per un massimo del 10% della forza organica: gli agenti tecnici. A Roma, Napoli e Palermo il Corpo assicura anche le funzioni delle rispettive polizie municipali assorbendone il personale.

    Il Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza prende parte con le altre forze armate alle operazioni belliche della Seconda guerra mondiale.
    Alla Bandiera della Polizia sono conferite due medaglie di bronzo al valor militare per l'attività svolta dal Battaglione Motociclisti di Polizia (Montenegro, 1941-1942) e dal Battaglione mobilitato "Fiume" (Croazia, giugno 1943-11 settembre 1943).

    Funzionari di Pubblica Sicurezza
    Dagli Anni '30 gli appartenenti al ruolo dei funzionari di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno (questori e commissari), come tutti i funzionari del Regno, indossano l'uniforme.

    Polizia dell'Africa Italiana (1936-1945)
    Nel 1936, nel quadro delle iniziative rivolte a conferire un assetto organico ai territori delle Colonie in Africa, vengono riorganizzate le forze di polizia già operanti.
    I compiti attribuiti nel territorio nazionale alla Pubblica Sicurezza ed alle "specialità" della Milizia sono affidati interamente alla Polizia dell'Africa Italiana (P.A.I.), nuovo Corpo alle dipendenze del Ministero dell'Africa Italiana.
    Costituita da agenti nazionali ed indigeni (ascari), la P.A.I. è dislocata nelle Questure africane dalle quali dipendono i servizi delle "specialità". Durante la Seconda guerra mondiale, concorre alle operazioni belliche come unità combattente con altri Corpi Armati. Dopo l'8 settembre 1943, la P.A.I. si unisce con altre Forze italiane alla difesa di Roma contro truppe tedesche. Il comandante del Corpo, generale Maraffa, al vertice delle forze di polizia di "Roma Città Aperta", viene arrestato e deportato a Dachau dove muore nel dicembre successivo.
    Nel 1945 la P.A.I. è soppressa ed il personale transita nel neocostituito Corpo delle Guardie di P.S.

    Corpo di Polizia Repubblicana (1943-1945)
    Nei territori della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) i compiti di Pubblica Sicurezza sono assicurati, oltre che dalla Guardia Nazionale Repubblicana (costituita dai disciolti Carabinieri, P.A.I. e Milizie), dal Corpo di Polizia Repubblicana, che assorbe il personale del Corpo degli Agenti di P.S.
    Il personale della Polizia Repubblicana continua a svolgere i tradizionali compiti di P.S. fino al suo riassorbimento, nel dopoguerra, nel Corpo delle Guardie di P.S.

    Dal 1944 al 1981

    Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (1944 - 1981)
    Nel 1944 le vicende belliche e le emergenze istituzionali determinano la necessità di un adeguamento del Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza che, già nel luglio del 1943, ha assunto lo status militare.
    L'Amministrazione della Pubblica Sicurezza riafferma le proprie prerogative istituzionali in materia di ordine e sicurezza pubblica esercitate fino al luglio 1943 anche dalle Milizie e dalla P.A.I., con la creazione di un organismo di sicurezza: il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, istituito con le caratteristiche originarie del Corpo fondato nel 1852.
    Nel nuovo organismo transitano, a partire dal 1945 e a testimonianza del clima di riappacificazione sociale, gli appartenenti della P.A.I., della Polizia Repubblicana e numerosi uomini delle Forze Armate, delle Milizie e delle formazioni irregolari partigiane.

    1944 - Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza
    Il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ad ordinamento militare è parte delle Forze Armate dello Stato, ed è articolato in Forze Territoriali impiegate nelle Questure, nei Commissariati e degli Uffici di P.S., in Forze Speciali che costituiscono le Specialità del Corpo e in Forze Mobili rappresentate dai Reparti Celeri e dai Reparti Mobili.
    Il personale è formato nelle Scuole di Polizia e, dal 1964, è costituita l'Accademia per la formazione degli ufficiali.
    Il Corpo merita numerose decorazioni alla Bandiera per le attività di soccorso prestato alla popolazione vittima delle calamità naturali, per il contrasto alla criminalità comune, organizzata e al terrorismo.
    Nel 1981 il Corpo delle Guardie di P.S., il ruolo Funzionari di P.S. ed il Corpo di Polizia Femminile sono soppressi. Il personale transita nei ruoli dell'attuale Polizia di Stato che ne eredita la bandiera, le decorazioni e la tradizione.

    Polizia Femminile (1959 - 1981)
    Nel 1959, avvertita la necessità di potenziare l'attività di prevenzione dei reati che coinvolgono minori, donne o che comunque offendono la moralità ed il buon costume, viene istituito il Corpo di Polizia Femminile, ad ordinamento civile.
    Composta da Ispettrici ed Assistenti, la Polizia Femminile si contraddistingue, anche, per l'opera di soccorso pubblico prestata alle popolazioni colpite dal terremoto nel Belice del 1969, guadagnando la medaglia di bronzo al merito civile.
    Nel 1981 il Corpo è soppresso ed il personale transita nella Polizia di Stato.
     
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  2. Sordatini
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    Molto interessante la Storia della Polizia di Stato, la mia domanda di curiosità è per tutti i Poliziotti nel 1981 hanno fatto il passaggio dal Corpo di Guardie Pubblica Sicurezza con ordinamento militare alla Polizia di Stato ad ordinamento civile, qual'è stata la differenza di vestire la stessa divisa ma con altri ordinamenti?
    Era meglio il lavoro di Poliziotto prima del 1981?
    Grazie
     
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    Stiamo meglio ma molto meglio, non c'è paragone, sia contrattualmente che come organizzazione interna.
     
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  4. Barth54
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    CITAZIONE (Sordatini @ 28/3/2014, 09:11) 
    Molto interessante la Storia della Polizia di Stato, la mia domanda di curiosità è per tutti i Poliziotti nel 1981 hanno fatto il passaggio dal Corpo di Guardie Pubblica Sicurezza con ordinamento militare alla Polizia di Stato ad ordinamento civile, qual'è stata la differenza di vestire la stessa divisa ma con altri ordinamenti?
    Era meglio il lavoro di Poliziotto prima del 1981?
    Grazie

    :B): :B): Di certo che è meglio oggi che allora, basta considerare che eravamo militarizzati ciò significava essere sottoposti a due codici penali (civile e militare) nonché regolamenti disciplinari molto severi ed assurdi , inoltre eravamo gestiti dagli Ufficiali che tutto erano che non Poliziotti si limitavano solamente alla disciplina del personale, nel contempo dipendevamo anche per motivi di attività di P.G. e Amministrativa dai Funzionari di P.S. che alloro volta non gli interessava tanto la disciplina ma la sostanza dell'operatore di P.S. (cito un esempio) una Grd. di P.S. considerata pecora nera per un'Ufficiale paradossalmente era considerata un ottimo investigatore affidabile per un Funzionario di P.S. ecc. ecc. Vogliamo parlare anche il rapporto con il cittadino ?? ERA DIVERSO alle scuole ti forgiavano con la mentalità da militare "tutto era potere e ,tutto era dovuto e nessuno poteva esprimere la propria idea , personalmente sono contrario all'assunzione dei nostri giovani con il metodo attuale che detti giovani prima devono effettuare il VFP1 nelle FF.AA. per poi poter transitare nella FF.OO. secondo la mia opinione si rischia di ritornare indietro negli anni.-
     
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  5. krolik79
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    Avrei una domanda : gli allora Ufficiali che mi sembra di capire non avevano compiti prettamente di Polizia al momento del transito civile che fine hanno fatto ?
     
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  6. Barth54
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    CITAZIONE (krolik79 @ 3/5/2014, 12:12) 
    Avrei una domanda : gli allora Ufficiali che mi sembra di capire non avevano compiti prettamente di Polizia al momento del transito civile che fine hanno fatto ?

    Hanno avuto la possibilità di transitare come Funzionari di Polizia ed impiegati in attività di P.G. con la riserva essendo buona parte di loro diplomati in accademia di una carriera bloccata di ciò quest'ultimi hanno dato la tesi in università per poi allinearsi alla pari con i cosiddetti regolari, idem vale anche per la Polizia Femminile , mentre per i cappellani (sacerdoti) sono stati assorbiti nelle FF.AA. :B): :B):
     
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  7. krolik79
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    Grazie sei stato chiarissimo :)
     
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  8. Barth54
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    Ciao a risentirci :rolleyes: :) :)
     
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    Ricorre oggi il 162° anniversario della Fondazione del Nostro Corpo.
    L'articolo sul sito della Polizia di Stato, QUI
     
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    Mentre è conosciuto il ruolo della Polizia in tempo di pace, poco si sa dei compiti svolti in tempo di guerra.
    Durante la Prima guerra mondiale ad esempio, nel 1916, rispondendo all’appello del ministro dell’Interno Vittorio Emanuele Orlando di “Salvaguardare le spalle dell’esercito”, i poliziotti scendono in campo nel “fronte interno”, occupandosi delle forze ostili al governo e all’esercito combattente.
    Spicca la temibile e invisibile rete spionistica austro-tedesca, che si annida tra la gente comune e sta colpendo l’Italia con attentati, sabotaggi, atti di spionaggio, fughe di notizie militari.
    Contro questa rete spionistica l’Ufficio centrale d’investigazione del questore Giovanni Gasti (a sinistra nella foto) mette in campo centinaia di poliziotti acchiappa-spie con brillanti risultati
    L’esercito è pugnalato alle spalle da un nemico nascosto: lontano dai campi di battaglia, nelle città e nelle aree di interesse militare, gli investigatori della Polizia danno la caccia agli emissari di Austria e Germania, che hanno intessuto una potente organizzazione infiltrata nei palazzi di potere, fin dentro il Quirinale e il Vaticano.
    Proprio qui fu arrestato monsignor Rudolph Gerlach accusato di spionaggio e “accompagnato” alla frontiera con una “fuga di Stato”. Il canonico fu poi condannato in contumacia all’ergastolo per spionaggio.
    Notizie tratte dal libro di Giulio Quintavalli, “Da sbirro a investigatore. Polizia e investigazione dall’Italia liberale alla Grande guerra”. Aviani Editori
     
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9 replies since 17/12/2013, 19:03   1080 views
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