Tour de France 2020

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    ll Tour de France 2020, centosettesima edizione della Grande Boucle e valido come dodicesima prova dell'UCI World Tour 2020, si svolgerà dal 29 agosto al 20 settembre 2020 su un percorso lungo 3 470 km, suddiviso in ventuno tappe, con partenza da Nizza e arrivo, come da tradizione, sugli Champs Élysées a Parigi.

    Percorso: 3 470 km, 21 tappe
    Tappe: 21
    Partenza: Nizza
    Arrivo: Parigi (Champs-Élysées)
    Edizione: 107ª

    Oggi seconda tappa del 107° Tour de France: Nizza-Nizza, km 186. È subito una giornata per gli uomini di classifica, visto che si sale fino a 1607 metri di quota sulle Alpi Marittime. Ci sono tre gran premi della montagna: Col de la Colmiane al km 63 (16,3 km al 6,3%, punte del 7,5%); Col de Turini al km 99 (14,9 km al 7,4%, punte del 10,8%) e il Col d’Eze al km 153 (7,8 km al 6,1%, massima 8,5%). Cioè sono 39 km certificati di salita sui 186 di tappa: il 21%. E il Turini è la salita mitica del Rally automobilistico di Montecarlo.
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    Fa già discutere la discesa proprio dal Turini, 30 km di picchiata molto sinuosa verso Nizza, non per cuori deboli, che i corridori, durante le ricognizioni, hanno giudicato pericolosa: gli organizzatori hanno comunicato di aver pulito la sede stradale da foglie e pietre. Prima dell’arrivo, poi, ci sarà un’altra collinetta, il Col des Quatre Chemins, a 9 km dall’arrivo sul lungomare, identico traguardo di sabato sulla Promenade des Anglais. In particolare, discesa molto pronunciata da - 5 a - 2 km. La partenza alle 13.20, arrivo intorno alle 18.
    LA SITUAZIONE —

    Dopo una prima giornata caratterizzata da cadute e polemiche (basti pensare che il russo Sivakov, uno degli uomini di fiducia di Bernal nel team Ineos Grenadiers, ha perso oltre 13’), si riparte con Alexander Kristoff in maglia gialla: il 33enne della Uae-Emirates è il secondo del suo Paese, dopo Thor Hushovd, a indossare il simbolo del primato al Tour. In classifica, Kristoff guida con 4” sull'iridato danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e 6” sull’olandese Bol (Sunweb). Poi Bennett, Sagan e i nostri Viviani e Nizzolo.
    Ritiri—

    Saranno tre i corridori a non partire per la seconda tappa del Tour (il via tra poche ore sempre da Nizza), e il conto si fa pesante soprattuto per la Lotto-Soudal che perde anche Philippe Gilbert a causa della rottura della rotula sinistra. Per il team belga una iattura, perché ieri nella frazione d’esordio diventata una lotteria a causa dell’asfalto saponetta (per terra cento corridori) dopo un violento temporale, era finito fuori tempo massimo Degenkolb. Il terzo atleta che ha dato addio alla Grande Boucle e’ lo spagnolo Valls della Bahrain. Per lui frattura della clavicola

    Gazzetta dello Sport 30/08/2020
     
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    Tour: nella 3/a tappa Ewan vince allo sprint, Alaphilippe leader
    A Sisteron l'australiano ha preceduto Bennett e Nizzolo

    Il poker è servito, e si materializza sul rettilineo di Sisteron, nell'Alta Provenza, dov'è posto l'epilogo della 3/a tappa del Tour de France, posticipato dagli effetti della pandemia da Covid-19 e, solo in teoria, blindato. Caleb Ewan, con il tempo di 5h17'42", conquista la quarta vittoria in carriera alla Grande Boucle e lo fa con uno sprint regale, dopo avere rimontato decine di posizioni ed essersi messo alle spalle il campione italiano su strada, Giacomo Nizzolo, piazzatosi al terzo posto, ma soprattutto l'irlandese Sam Bennett, secondo sul traguardo. Julian Alaphilippe, in una tappa ancora una volta caratterizzata dalle cadute e dai ritiri, movimentata e pericolosa soprattutto nel finale, ha continuato a indossare la maglia gialla, sulla quale ha messo le mani ieri a Nizza, aggiudicandosi non senza commozione la 2/a tappa. Alla volata odierna non ha partecipato Wout Van Aert, coinvolto in una caduta a poco meno di 10 km dal traguardo. La tappa è stata caratterizzata dalla fuga, durata più di due ore, di Jerome Cousin, e dalla caduta di Anthony Perez: il leader virtuale della classifica della classifica del Gran premio della montagna, che avrebbe indossato la prestigiosissima maglia a pois, è stato costretto a salutare la corsa, dopo avere rimediato la frattura della clavicola sinistra. Domani la corsa gialla, incidenti a parte, potrebbe emettere altri verdetti, questa volta a colpi di pedale. La 4/a tappa, da Sisteron a Orcières Merlette, lunga 160,5 km, infatti, prevede il primo arrivo in salita sulle strade dove Luis Ocana mise alle corde il 'Cannibale' Eddy Merckx. Quel giorno di 39 anni addietro, l'indimenticato spagnolo inflisse - evento più unico che raro - ben 9' di ritardo al quasi imbattibile rivale belga. I corridori domani dovranno affrontare quattro Gran premi della montagna, sebbene il tracciato sia meno duro di quello della grande sfida di quasi 40 anni fa. In questo Tour del dopo-Coronavirus, però, può accadere di tutto. Anzi, di più. Alaphilippe dovrà dimostrare di avere fatto tesoro della lezione ricevuta da Egan Bernal nella corsa di oltre un anno fa. Il francese, già da domani, è chiamato a dimostrare di poter reggere agli eventuali attacchi della corazzata Ineos, che - oltre al campione uscente Bernal - comprende l'ecuadoriano Richard Carapaz, vincitore del Giro d'Italia dell'anno scorso. Un altro pessimo cliente per il leader della classifica generale.ra.

    Ansa 31/09/2020
     
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    Tour: 4/a tappa a Roglic, Alaphilippe conserva maglia gialla
    Volata vincente dello sloveno con arrivo in salita.

    Primoz Roglic, della Jumbo Visma, ha vinto in volata la quarta tappa del Tour de France da Sisteron a Orcieres-Merlett di 160,5 chilometri. Lo sloveno ha preceduto al traguardo il connazionale Pogacar, terzo Guillaume Martin (Cofidis), quarto Quintana e quinto Alaphilippe che conserva la maglia gialla di leader della corsa.

    Ansa 01/09/2020
     
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    Tour de France: Lutsenko vince il salita. Adam Yates mantiene la maglia gialla
    Nell'atteso e temuto traguardo al Mont Aigoual, il kazako è il migliore di una fuga da lontano. Succede pochissimo nella lotta per la classifica generale, con il britannico che controlla senza patemi.

    Tirato fuori d’urgenza dalla doccia, con il volto oscurato dalla mascherina, non era apparso chiaro il grado di godimento di Adam Yates per avere conquistato la maglia gialla a Privas. In fondo tutto era frutto di un regalo di Alaphilippe, di quella borraccia sfruttata in territorio vietato. Capita, e poi è un momento un cui le borracce al Tour vanno di moda: una, vacante sull’asfalto, per poco non costa una spalla a Dayer Quintana, il fratello di Nairo. Vi sale sopra con la bici e finisce pesantemente a terra.

    “Prendere la maglia gialla così non piace a nessuno”, aveva detto Yates. Ora, dopo il Mont Aigoual, può sentire più suo il primato. Il britannico si destreggia senza tremare sul filo dei secondi di una classifica che più provvisoria non si può, respingendo le velleità altrui, misteriose in quanto rimaste nelle intenzioni. L’unico a rosicchiargli qualcosa è proprio Alaphilippe, che in vista del traguardo ha un sussulto che sa di rimpianto. Per il francese un piccolo secondo in cassaforte.

    Non cambia la classifica, ma cambia il palmares di Aleksej Lutsenko. E’ uno di quei corridori che di fughe importanti ne ha cercate parecchie in carriera, alcune peraltro portate a termine. Stavolta azzecca la migliore possibile, ed è il secondo kazako a vincere una tappa della Grande Boucle. Per trovare l’altro, bisogna andare indietro 10 anni: Alexander Vinokourov, attualmente padre padrone dell’Astana, il più vincente e discusso (fedina doping tutt'altro chelinda) alfiere del ciclismo kazako.

    In un Tour senza cime storiche, il Mont Aigoual non brilla per nobiltà. Un solo contatto con il Tour, datato 1987: passò in testa Silvano Contini, bel talento mai completamente espresso nonostante una Liegi e un secondo posto al Giro dietro re Hinault. La maglia gialla fa cambiare abitudini ad Adam Yates: lui è solito correre nelle retrovie, stavolta è 'costretto' a stare davanti per evitare sorprese. Considerando quanto fatto dalla Ineos di Bernal alla Jumbo di Roglic, poteva starsene anche dietro.

    Il clou arriva un po' prima dell’ascesa finale: Col de la Lusette (11,7 km con punte dell’11%). E’ qui che la fuga di giornata dirime i propri dubbi. Oltre a Lutsenko, ne fanno parte Herrada, Roche, Cavagna, van Avermaet, Powless, Boasson Hagen, e il nostro Daniel Oss (piccolo segnale d’Italia, l’altro è prodotto da uno scatto di Aru, che se ne sta per un po' da solo davanti al gruppo dei migliori). La mezza sorpresa è una assenza: manca Thomas De Gendt, uno che si solito in queste situazioni ci entra sempre o quasi. Il personaggio è invece Powless: si tratta del primo nativo americano al Tour. E’ della tribù Oneida, che tradotto significa Popolo della Pietra Eretta, decisamente imponente. Powless, che compie anche gli anni (24) si fa prendere troppo dall’entusiasmo, rompendo definitivamente gli equilibri. Lutsenko invece è un navigatore di lungo corso, sa gestirsi e resta presto solo soletto. L’unico che prova a dargli fastidio è Herrada, ma quando scatena la caccia è tardi.

    La Repubblica 03/09/2020
     
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    Tour de France 2020 Tappa 7: Millau - Lavaur (168 Km)

    Yates rimane maglia gialla con 3 secondi su Roglic, il terzo è Martin che scalza ovviamente Pogacar a 9 secondi.
    Van Aert ha regolato Boasson Hagen e Coquard, delusione per Peter Sagan.

    7^ Tappa, Millau-Lavaur (168 chilometri)
    Si pensava a una frazione divertente per gli attaccanti e a un possibile epilogo in volata, invece il Tour sta vivendo una giornata assolutamente inattesa. I 168 chilometri da Millau a Lavaur hanno infiammato l’inventiva della Bora-Hansgrohe, la formazione di Peter Sagan. Mentre i due fuggitivi della prima ora, il solito Cosnefroy per ragioni di maglia a pois e Michael Schar, scalavano le rampe della Cote de Luzencon, la Bora ha impresso un ritmo folle al gruppo, sfruttando un’improvvisa levata del vento. La fuga è stata prontamente riagguantata e sono moltissimi i velocisti che si sono staccati: Bennett, Bol, Viviani, Ewan, Nizzolo e Kristoff, Una situazione che ha costretto la Deceuninck di Julian Alaphilippe ad attendere Bennett e a lasciare l’ex maglia gialla in solitudine nel gruppo di testa.

    La Repubblica Venerdì 4 Settembre
     
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    Tour de France 2020
    Tappa 11: Châtelaillon-Plage - Poitiers (167 Km) -
    Volata da brivido: vince Ewan. Roglic resta in maglia gialla
    Ewan-Sagan-Bennett l'ordine di arrivo.

    La Repubblica 09/09/2020
     
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    Tappa 12: Chauvigny - Sarran Corrèze (218 Km) - Giovedì 10 Settembre ore 12:00

    VINCE HIRSCH, PRIMO SUCCESSO IN CARRIERA.
    In classifica generale Roglic conserva la maglia gialla con 21" di vantaggio su Bernal, 28" su Martin e 30" su Bardet

    La Republlica 10/'9/2020
     
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    Tappa 13: Châtel-Guyon - Puy Mary Cantal (191 Km) - Venerdì 11 Settembre ore 12:05

    Ordine d’arrivo: Martinez, Kamna, Schachmann, Madouas, Rolland, Edet, Geschke, Soler, Carthy e de la Cruz i primi dieci al traguardo. Roglic è arrivato 12esimo con Pogacar (stesso tempo), quindi Porte e Landa con 13 secondi di ritardo dalla maglia gialla, Lopez a 16”, Bernal e Uran a 38”, Yates a 40” con Quintana, Mas a 52”.

    Classifica generale: Roglic leader della corsa, Pogacar a 44”, Bernal a 59”, Uran a 1’10”, Quintana a 1’12”, Lopez a 1’31”, Yates a 1’42”, Landa a 1’55”, Porte a 2’06”, Mas a 2’54”.

    La Repubblica 11/09/2020
     
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    14^ Tappa, da Clermont-Ferrand a Lione (194 chilometri)

    Tour de France: Andersen, assolo capolavoro. Roglic resta in giallo
    Il danese, dopo un lavoro tattico perfetto del Team Sunweb, arriva solitario al traguardo di Lione. Sagan fa lavorare la squadra tutto il giorno, ma alla fine raccoglie solo un quarto posto. Non cambia nulla nella generale: Roglic resta in giallo, Bernal prova ad infastidirlo senza successo. Domenica tappa chiave

    ORDINE D'ARRIVO
    1. Soren Kragh Andersen (Den, Team Sunweb) in 4h28'10"
    2. Luka Mezgec (Slo, Mitchelton-Scott) a 0'15"
    3. Simone Consonni (Ita, Cofidis) a 0'15"
    4. Peter Sagan (Svk) s.t.
    5. Casper Philipp Pedersen (Nor) s.t.
    6. Jasper Stuyven (Bel) s.t.
    7. Matteo Trentin (Ita) s.t.
    8. Oliver Naesen (Bel) s.t.
    9. Sonny Colbrelli (Ita) s.t.
    10. Marc Hirschi (Sui) s.t.
    12. Tadej Pogacar (Slo) s.t.
    24. Egan Bernal (Col) s.t.
    29. Primoz Roglic (Slo) s.t.

    CLASSIFICA GENERALE
    1. Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma) in 61h03'00"
    2. Tadej Pogacar (Slo, UAE-Emirates) a 0'44"
    3. Egan Bernal (Col, Ineos-Grenadiers) a 0'59"
    4. Rigoberto Uran (Col) a 1'10"
    5. Nairo Quintana (Col) a 1'12"
    6. Miguel Angel Lopez (Col) a 1'31"
    7. Adam Yates (Gbr) a 1'42"
    8. Mikel Landa (Esp) a 1'55"
    9. Richie Porte (Aus) a 2'06"
    10. Enric Mas (Esp) a 2'54"
    12. Tom Dumoulin (Ned) a 4'32"
    13. Richard Carapaz (Ecu) a 5'11"

    La Repubblica 12/09/2020

    Edited by FRANCODUE - 12/9/2020, 19:12
     
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    Tour: 16/a tappa, Kämna vince per distacco a Villard-de-Lans
    Secondo l'ecuadoriano Carapaz. Roglic è sempre in maglia gialla.

    Lennard Kämna, in 4h12'52", ha vinto per distacco la 16/a tappa del 107/o Tour de France di ciclismo, da La Tour-du-Pin a Villard-de-Lans, lunga 164 chilometri. Alle spalle del tedesco, con un ritardo di 1'27", l'ecuadoriano Richard Carapaz, terzo a 1'56" lo svizzero Sèbastien Reichenbach.
    Lo sloveno Primoz Roglic ha conservato la maglia gialla di leader della classifica generale, con 40" di vantaggio sul connazionale Radej Pogacar. Domani tappone alpino, da Grenoble a Méribel Col de la Loze, lunga 170 chilometri, con arrivo a 2.304 metri di quota. Prevista la scalata del Col de la Madeleine, a quota 1.980 metri.

    Ansa 15/09/2020
     
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    Tappa 17: Grenoble - Méribel Col de la Loze (170 Km) - Mercoledì 16 Settembre ore

    Sul Col de la Loze vince meritatamente Miguel Angel Lopez, che sfrutta al meglio le proprie caratteristiche su una salita infernale! Secondo Roglic a 11 secondi, Pogacar è crollato negli ultimi 300 metri e arriva a 26" da Lopez.

    La nuova classifica generale vede Roglic sempre più leader, con 57 secondi su Pogacar, 1’26” su Lopez, 3’05” su Porte, 3’14” su Yates, quindi Uran a 3’24”, Landa a 3’27”, Mas a 4’18”, Dumoulin a 7’23”.

    La Repubblica 16/09/2020
     
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    Tappa 18: Méribel - La Roche-sur-Foron (175 Km) - Giovedì 17 Settembre ore 12:30

    Vince Kwiatkowski dopo un bellissimo ultimo chilometro con Carapaz.
    Ordine di arrivo: Kwiatkowski e Carapaz insieme, stesso tempo. Quindi Van Aert a 1'51", poi Roglic, Pogacar a 1'53". Porte, Mas, Landa, Caruso e Dumoulin a 1'54".

    Classifica generale: Roglic leader, Pogacar a 57", Lopez a 1'27". Quindi Porte a 3’06”, Landa a 3’28”, Mas a 4’19”, Yates a 5’55”, Uran a 6’05”, Dumoulin a 7’24”, Valverde a 12’12”.

    La Repubblica 17/09/2020
     
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    Tour de France, 19ª tappa: Soren Kragh Andersen vince a Champagnole

    Il danese della Sunweb vince la sua seconda tappa nella Grande Boucle 2020 grazie a uno scatto bruciante negli ultimi chilometri di corsa, Giornata tranquilla per i big, Roglic resta in giallo.

    La Gazzetta dello Sport 18/09/2020
     
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    Tour de France, 20ª tappa: Pogacar si prende la crono e il Tour, schiantato Roglic

    Tadej Pogacar si prende la cronoscalata finale del Tour e la maglia gialla. Il 21enne sloveno della UAE ha vinto la tappa, a 1'21" Dumoulin e Porte. Staccato di 1'31" Van Aert, di 1'56" il grande sconfitto di giornata, Roglic.


    Gazzetta dello Sport 19/09/2020
     
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    Tour de France: O'Connor "show" a Tignes, Pogacar resta in maglia gialla

    L'australiano Ben O'Connor (AG2R Citroën) vince in solitaria la 9^ tappa Cluses-Tignes (144,9 km), ma non gli riesce l'impresa di strappare la maglia gialla allo sloveno Tadej Pogacar, giunto 6° al traguardo con un ritardo di 6 minuti. Secondo e terzo all'arrivo della frazione alpina gli italiani Cattaneo e Colbrelli. Ritirati Van der Poel e Roglic.
    Lunedì cioè oggi,primo giorno di riposo

    04/07/2021.
     
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