Rugby, Campionato Mondiale 2019

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    Il ct per l'esordio di domenica sceglie un XV equilibrato, pensando al Canada, ma soprattutto alla sfida decisiva contro i sudafricani

    OSAKA - Conor O'Shea, ct dell'Italrugby, ha scelto la squadra che domenica all'Hanazono Rugby Stadium di Higashiosaka (ore 7.15 italiane, diretta RaiDue) affronta la Namibia nel match d'esordio degli azzurri ai Mondiali giapponesi. Una squadra equilibrata, con un pensiero al match di giovedì prossimo (Canada), ma soprattutto in modo da avere a disposizione il miglior XV possibile per l'appuntamento decisivo del 4 ottobre col Sudafrica. Una squadra che dovrebbe confermare quella "profondità" che è stato il primo obiettivo di O'Shea. La mediana è affidata a Tebaldi e Allan, con Hayward estremo: il triangolo allargato è completato da Padovani e Bellini, mentre Minozzi si accomoda in panchina. Morisi in mezzo al campo, affiancato come secondo centro da Benvenuti. La terza linea è guidata da capitan Parisse che avrà vicino Steyn e Mbandà: Polledri tra i sostituti, Negri va in tribuna. Il seconda linea ci sono Ruzza e Zanni, con Budd pronto a subentrare. Pilone destro Pasquali, sinistro Quaglio, a tallonare c'è Bigi: nella ripresa entreranno Fabiani, Ferrari e Riccioni. In panchina un mediano di mischia (Palazzani) che può anche fare l'estremo in caso di emergenza, più un'apertura (Canna).

    Italia: Hayward - Padovani, Benvenuti, Morisi, Bellini - Allan, Tebaldi - Parisse, Mbandà, Steyn - Ruzza, Zanni - Pasquali, Bigi, Quaglio. A disposizione: Fabiani, Ferrari, Riccioni, Budd, Polledri, Palazzani, Canna, Minozzi.
    Namibia: Tromp - Plato, Newman, Harpe, Greyling - Loubser, Stevens - Venter, Conradie, Kitshoff - Uanivi, Van Hill - Coerzee, Van Jaarsveld, Rademeyer. A disposizione: Westhuizen, De Klerk, Theron, Retief, Katjijeko, Jantjies, Kisting, Clim.
    Arbitro: Berry (Aus)

    La Repubblica 20/09/2019
     
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    L'Italia batte la Namibia all'esordio nella Coppa del Mondo di rugby
    Gli azzurri di O'Shea si sono imposti per 47-22 sugli africani nella prima gara del girone B della Rugby World Cup 2019.

    OSAKA - Buona la prima per l'Italia nella Coppa del Mondo di rugby. Gli azzurri di Conor O'Shea hanno superato la Namibia per 47 a 22 nel primo match del girone B. All'Hanazono Stadium di Osaka, la formazione azzurra inizia malissimo subendo la meta degli avversari in apertura. Lo sbandamento iniziale dura poco: il XV azzurro cambia marcia e infila tre mete consecutive (tecnica, Allan e Tebaldi) ribaltando l'inerzia del match e andando a riposo sul 21-7. La ripresa è ancora di marca azzurra con l'Italia che chiude i giochi con altre due mete (Padovani e Canna) prima di subire il ritorno degli africani che vanno a segno altre due volte. Polledri e Minozzi mettono in cassaforte il punto di bonus chiudendo il match. Gli uomini di O'Shea ottengono la vittoria anche se lo scotto dell'esordio lascia il segno in una partita con troppi errori per la nazionale che tornerà in campo giovedì contro il Canada.

    Corriere dello Sport 22/09/2019
     
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    Rugby, Mondiali: seconda vittoria per l'Italia, battuto il Canada 48-7 -.


    La squadra di O'Shea mostra notevoli passi avanti dopo l'esordio poco convincente contro la Namibia. Sette le mete realizzate. Il 4 ottobre la sfida con il Sudafrica vale il passaggio ai quarti.

    FUKUOKA - Un'Italia finalmente determinata, sostenuta da una terza linea superba con un fuoriclasse assoluto - Jake Polledri -, supera ampiamente il Canada (48-7) nel secondo turno dei Mondiali di rugby in Giappone. Le 7 mete segnate - tante quante con la Namibia, nel turno precedente - regalano il bonus offensivo agli azzurri, che con 10 punti sono adesso al comando della poule B e ci resteranno almeno fino al prossimo appuntamento, nonostante All Blacks e Springboks. Il 4 ottobre a Shizuoka ci aspetta il Sudafrica per un incontro che vale il passaggio ai quarti di finale: una partita sulla carta impossibile, però quel che hanno mostrato oggi i ragazzi di O'Shea accende un barlume di speranza.

    Una squadra proiettata verso il futuro
    E' vero: il successo era scontato, anche perché il Canada è al 22° posto nel ranking mondiale: la squadra più debole, dopo giusto la Namibia. Ma ci sono tanti modi per vincere un incontro, e questa volta l'Italia ha scelto quello buono. Accendendosi subito grazie a Steyn, Polledri e Negri. Ha poi patito alcuni momenti di incertezza, soprattutto quando gli avversari hanno scelto di calciare alle spalle della prima linea di difesa. Non ha mostrato continuità per tutto il match, giocando a sprazzi. Ma quell'inizio - e il finale aggressivo, entusiasta - sono una bella pagina scritta da una squadra diversa, proiettata verso il futuro. Non c'era Parisse, in campo sono scesi 8 giocatori di formazione straniera. Braley ha dato ritmo ma deve ancora prendere confidenza con la mischia. Budd è stato un capitano solido. Allan lucido in regìa, Campagnaro ha confermato di essere uno dei punti di riferimento. Il turnover ha funzionato. Adesso sta ad O'Shea scegliere la squadra migliore per il Sudafrica e motivarla al punto giusto.

    Steyn, un numero 8 esplosivo
    Questa volta l'Italia è partita con la giusta concentrazione, maltrattando per un quarto d'ora i canadesi. Al 3', dopo una meta annullata d'un soffio da Parfrey su Braley, dalla mischia ordinata ai 5 metri per gli azzurri si stacca Steyn: difesa rossa in fuorigioco e 3 punti su punizione di Allan. La situazione si è ripetuta 5 minuti più tardi, complice una rimessa laterale sbagliata dagli avversari, e questa volta Steyn non sono riusciti a fermarlo in 4: impossibile non paragonare istintivamente la dimostrazione di forza e dinamismo del nuovo numero 8 con quella di Parisse. La seconda marcatura, con il capitano Budd che taglia come il burro la difesa canadese e si tuffa in mezzo ai pali dopo una lunga corsa, ha premiato un periodo di pura ispirazione azzurra così come non si vedeva da tempo. Al quarto d'ora l'Italia era in vantaggio di 17 punti a 0, con il 50% di placcaggi sbagliati dei rossi. Ma chi già assaporava un diluvio di mete, sarebbe rimasto presto deluso.
    Heaton e la meta impossibile
    Il triangolo allargato italiano - Bisegni e Benvenuti alle ali, Minozzi estremo - si è fatto trovare impreparato in difesa: gli azzurri hanno sorprendentemente perduto il confronto sul gioco al piede, permettendo ai loro avversari di riprendere un po' di spazio e coraggio. Il clamoroso errore di Heaton al 17' - con la terza linea che perde di mano l'ovale a un metro dalla linea di meta: era una segnatura già fatta - avrebbe dovuto far nuovamente imporre un cambio di marcia. Invece i ragazzi di O'Shea hanno commesso qualche altro errore difensivo, mentre il Canada si metteva a leggere con una certa facilità i nostri schemi. E abbassava il ritmo. Polledri veniva in qualche modo contenuto, Braley non era così efficace nei calci dai punti di incontro. Nel finale di primo tempo la mischia si faceva imbrigliare a ridosso della linea di meta avversaria.

    Polledri, l'apriscatole azzurro
    L'Italia è parsa ricominciare col piglio giusto nella ripresa, dopo qualche urlaccio negli spogliatoi di O'Shea, che non aveva gradito le incertezze nella seconda parte del primo tempo. Una bella serie di ripartenze intorno alla mischia permetteva a Polledri di lanciare in meta Negri dopo soli 3 minuti. Poi però un quarto d'oro a singhiozzo, con qualche errore di troppo e poco incisività, a darci una mano ci pensava ancora una volta la terza linea canadese Heaton: su di una rolling maul si gettava tra le gambe degli avanti azzurri a un metro dalla linea di meta, meritandosi un cartellino giallo mentre Owens assegnava una meta di punizione. Tre minuti più tardi, grazie all'ennesimo squarcio aperto da Polledri nella difesa avversaria, Negri lanciava in meta Bellini. L'arbitro gallese annullava una segnatura ad Ardron per un 'in avanti', un paio di sostituti azzurri (Zani, Canna) commettevano altrettanti errori e il Canada - con un uomo in meno - dopo un 'buco' di Lesage segnava con Coe.
    Bellini e Minozzi a segno nel finale
    L'Italia però replicava con una mischia avanzante da rimessa laterale: era Zani a tuffarsi con l'ovale in meta. L'incontro terminava con un'azione esemplare: era di nuovo Polledri a farsi largo nella difesa canadese, poi l'ovale offerto a Bellini che a sua volta allargava per Minozzi, con l'estremo in meta per un successo ampio e di buon auspicio. Il 4 ottobre l'Italia si gioca tutto con il Sudafrica a Shizuoka. Sarà durissima. Ma niente è impossibile.

    La Repubblica 26/09/2019
     
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    Rugby, Mondiali: niente impresa, Italia battuta dal Sudafrica 49-3
    Nella sfida che valeva il passaggio ai quarti della rassegna iridata gli azzurri di O'Shea non possono nulla contro la superiorità - soprattutto fisica - degli Springboks. Sette mete a zero. Ultimo impegno il 12 ottobre contro la Nuova Zelanda.

    SHIZUOKA (Giappone) - E' stato come affrontare un carrarmato con un fucile a tappo. Inferiore su tutti gli aspetti ma in particolare quello fisico, l'Italia è stata maltrattata per 80 minuti dal Sudafrica (49-3, 7 mete a zero) e dice addio al sogno impossibile di passare ai quarti di finale del Mondiale giapponese. Dopo due facili successi con Namibia e Canada, gli azzurri falliscono la "partita della vita" - così l'aveva definita il ct O'Shea - ma non gliene si può fare una colpa. E' troppa la differenza tra un rugby ad alto livello come quello degli Springboks, e il nostro. La storia di sempre: proviamo a bussare alle porte del paradiso ovale, ma non ci aprono. Perché non ce lo meritiamo. Parisse & C. oggi ci hanno messo tanto coraggio, è vero: però se perdi tutti i confronti diretti, non basta. Si poteva fare di più? Probabilmente, no. Questo di Shizuoka è un punto di non ritorno per il movimento italiano. Stiamo per perdere l'allenatore che avrebbe dovuto rivoluzionare nei prossimi anni il nostro rugby (il contratto di O'Shea scade a maggio, ma potrebbe andare via prima del Sei Nazioni) e nessuno ha idea di come sostituirlo. Meglio: in Federazione, nessuno ha idea di cosa fare per uscire da questo "giorno della marmotta" ovale, tra brevi entusiasmi ed infinite delusioni. Alcuni tra gli atleti più importanti - Parisse, su tutti - sono prossimi all'addio e per mettere insieme una nazionale dignitosa anche questa volta abbia dovuto ricorrere a 6 giocatori formati all'estero. Rassegniamoci, forse soffriremo di meno. Tra 8 giorni l'Italia affronta a Toyota gli All Blacks, poi basta. Almeno per qualche mese, niente più sconfitte.

    La Repubblica 04/10/2019

    Troppa, Troppa....
    Differenza !. :wacko: :wacko:
     
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    Rugby, Mondiali: in Giappone arriva il tifone, annullata Italia-All Blacks
    La sfida contro la Nuova Zelanda, quarto e ultimo turno della poule B in programma sabato, non si giocherà. E' polemica: "Una imperdonabile mancanza di rispetto". Ma è a rischio anche il Gp di formula uno di domenica.

    TOYOTA - La partita tra Italia e Nuova Zelanda, quarto e ultimo turno della poule B dei mondiali di rugby, non si giocherà. L'incontro, in programma sabato a Toyota alle 13.45 locali (le 6.45 italiane), è stato annullato dagli organizzatori per "ragioni di sicurezza e pubblica incolumità". Nel fine-settimana, sulla città e in buona parte dell'isola nord del Giappone, è atteso l'arrivo del tifone Hagibis, proveniente dalle Filippine. Ed è a rischio anche il Gp di Formula 1 a Suzuka in programma domenica.

    L'epicentro è previsto da queste parti proprio sabato, intorno alle 18. Agli abitanti è stato suggerito di non uscire di casa. Salterà un altro match, Inghilterra-Francia, che doveva essere giocato nello stesso giorno a Yokohama. La partita degli azzurri con gli All Blacks viene così archiviata con un pareggio (0-0) e 2 punti per ciascuna squadra. La classifica è già ufficialmente stilata: con 16 passano per primi ai quarti di finale i neozelandesi, seguiti dal Sudafrica (15).

    La Repubblica 10/10/2019

    Salvati...
    Dal Tifone naturale da quello..
    Artificiale degli Old Blacks !!. :D
     
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    Rugby: Mondiali, Scozia ko, il Giappone ai quarti
    Fukuoka trascina i suoi con due mete. Ora affronterà Sudafrica.

    Dopo l'Irlanda ai Mondiali di rugby il team di casa, il Giappone, ha battuto anche la Scozia, qualificandosi per la prima volta ai quarti di finale. Oggi a Yokohama i 'Brave Blossoms' nipponici si sono imposti sugli Highlanders per 28-21 (21-7). Grande protagonista del match è stato il n.11 giapponese Kenki Fukuoka, autore di due mete e quindi di dieci punti.

    Nei quarti di finale il Giappone, che ha vinto il gruppo A, affronterà domenica 20 a Tokyo il Sudafrica, secondo classificato nel gruppo B, quello dell'Italia. Sarà la rivincita di quattro anni fa a Brighton, quando nel Mondiale 2015 gli asiatici provocarono una clamorosa sorpresa battendo gli Springboks.

    Ansa 13/10/2019
     
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    Inghilterra - Nuova Zelanda 19 a 7 -.

    Show ai Mondiali di Rugby: schieramento a V, così i Bianchi hanno esorcizzato la haka degli All Blacks
    Spettacolo nello spettacolo per la semifinale che ha visto il clamoroso successo inglese sugli All Blacks con il punteggio di 19-7. Prima della partita i neozelandesi avevano eseguito la haka come sempre. Davanti a loro però, la squadra avversaria ha risposto mettendosi in formazione a V, simbolo di vittoria.
    Nelle ultime settimane si era assistito a una vera e propria rivolta contro i neozelandesi: "La haka è sleale e serve solo agli sponsor", avevano polemizzato media e tifosi inglesi. Riferendosi al fatto che mentre viene eseguita i giocatori dell'altra squadra sono costretti a restare inermi e osservare. Così, stavolta, c'è stata una reazione. La partita si è poi conclusa con gli inglesi che hanno consolato gli avversari in ginocchio a fine partita.

    La Repubblica
     
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