Ciclismo, Europei: è sempre grand'Italia, Viviani oro nella prova in linea

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    Ciclismo, Europei: è sempre grand'Italia, Viviani oro nella prova in linea
    Dodici mesi dopo il trionfo di Trentin a Glasgow, un altro azzurro conquista il titolo continentale. Il veronese precede il belga Lampaert e il tedesco Ackermann e dedica il successo n. 76 in carriera a Bjorg Lambrecht, scomparso lunedì: "Avete conosciuto un nuovo Elia".

    ALKMAAR (OLANDA) - Sventola di nuovo il tricolore sul pennone più alto degli Europei di ciclismo su strada. Dodici mesi dopo il successo di Matteo Trentin a Glasgow, a trionfare nella prova in linea individuale ad Alkmaar, in Olanda, è Elia Viviani, campione olimpico dell'Omnium di Rio 2016. Il 30enne azzurro, già vincitore in stagione di due corse del World Tour (Great Ocean e RideLondon), al termine dei 172,6 km di corsa ha battuto in una volata a due il belga Yves Lampaert (suo compagno di squadra nel team Deceuninck-Quick Step), medaglia d'argento, col tempo di 3 ore 30'52", mentre il tedesco Pascal Ackermann (team Bora-Hansgrohe), staccato di qualche secondo, ha guadagnato il terzo gradino del podio.
    La dedica di Viviani al belga Lambrecht
    L'atleta veneto ha voluto dedicare il successo numero 76 della sua carriera al belga Bjorg Lambrecht, scomparso lunedì scorso, a soli 22 anni, a causa di un incidente nel corso del Giro di Polonia: un bacio al cielo e il segno della croce nel momento di tagliare il traguardo, per ricordare il collega che ha tragicamente perso la vita pochi giorni fa. Viviani succede così nell'albo d'oro continentale al connazionale Matteo Trentin, che oggi si è piazzato al settimo posto in una corsa in cui è stata perfetta la condotta di gara e la gestione della squadra guidata dal ct Davide Cassani. Proprio ieri la fidanzata di Viviani, Elena Cecchini, aveva conquistato l'argento nella prova femminile. Si tratta della quarta medaglia d'oro in questi Campionati europei di ciclismo per l'Italia, che chiude alla grande una settimana ricca di soddisfazioni, impreziosita anche da 1 argento e 4 bronzi, per un totale di 9 medaglie nell'intera rassegna (secondo posto nel medagliere alle spalle dell'Olanda).
    "Avete conosciuto un Elia diverso, non solo sprinter"
    "Credo che oggi abbiate conosciuto un Elia nuovo, un Viviani che non ha paura di fare una gara dura e che corre anche qualche rischio. Quando ci sono le gambe, però, è giusto farlo - il commento a caldo del veronese ai microfoni della Rai -. Stamattina non avevamo di certo pianificato la corsa per come poi è venuta, ma con Trentin ci siamo parlati e sapevamo di poter fare una gara dura. Dal Tour sono uscito con una buona condizione. E' stata bella l'azione ai 65 chilometri dalla fine, poi siamo andati via con un bel terzetto e a quel punto sono cominciati i giochi tattici. Lampaert è un super passista e arrivare a giocarsi il successo con lui è stato bello".

    La Repubblica 11/08/2019
     
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