Giallo Mihajlovic, Bologna in ansia, l'allenatore si ferma?

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    Giallo Mihajlovic, Bologna in ansia, l'allenatore si ferma?
    Alle 16.30 spiegherà alla stampa perché non va in ritiro e forse sarà costretto a uno stop. Voci allarmanti su gravi problemi di salute.

    CASTELROTTO - Il momento del Bologna somiglia al clima di queste montagne, una piroetta continua tra sole e pioggia. Ci sono 8.000 abbonati in poco più di una settimana: tanti, e incoraggianti. Ma la buona notizia è gradatamente affogata, in serata, nell’ansia. Perchè manca lassù fra le montagne il personaggio simbolo della stagione appena avviata: l’allenatore Mihajlovic, anche ieri trattenuto a Bologna da un problema di salute. Non si tratta di un semplice virus, come spiegato nei giorni scorsi. Ne parlerà oggi lui stesso, a Bologna, per fare chiarezza sulle tante voci allarmanti che si sono accavallate nel pomeriggio di ieri. Potrebbe anche essere costretto ad annunciare uno stop alla sua attività per proseguire accertamenti clinici e cure.

    Se i tifosi a Castelrotto crescono ogni giorno, addobbati di gadget e pure specchio di ciò che sta accadendo in città, dove la corsa al rinnovo degli abbonamenti ha segnato un nuovo record, marciando al ritmo di quasi mille tessere al giorno, il Sinisa che non c’è crea apprensione.

    E’ come se il ritiro estivo non fosse ancora realmente cominciato. Il grande assente è lui, Mihajlovic, autore della prodigiosa rimonta salvezza dello scorso campionato, dal 18° al 10° posto, che gli è valsa un triennale da due milioni netti a stagione: chi lo conosce sa che ben poche cose sono in grado di fermarlo, e per questo a molti è parso ancor più sorprendente il fatto che non sia partito con la squadra, e che nemmeno ieri si sia palesato a Castelrotto.

    Pure il suo arrivo odierno è saltato, sebbene il tecnico fosse stato annunciato stasera in piazza a Castelrotto per incontrare i bambini in vacanza. Parlerà invece a Casteldebole, alle 16.30: di tutto

    Gli allenamenti sono all’oggi guidati dal gruppo di preparatori atletici, dal vice Miroslav Taniga a Vincenzo Cantatore, che pur occupandosi soprattutto di Destro, è diventato in poco tempo un punto di riferimento per tutti i giocatori.

    Una nebbia di sola consistenza sportiva avvolge infine anche l'attaccante Andreas Skov Olsen. Più passano le ore, più il Bologna vede calare le speranze di una soluzione positiva per l'ingaggio del giovane talento danese conteso dal Tiottenham e molte altre squadre. Ma in questa partita surreale – col ragazzo che s’era presentato in città accompagnato dal padre e dal procuratore – non c’è solo il Bfc con le sue legittime speranze. Il Nordsjelland, che domenica debutta in Superliga danese, aveva già controfirmato il trasferimento per una cifra attorno ai sei milioni di euro. Un gruzzolo che l’esitazione di Skov Olsen sta facendo virtualmente evaporare. « Noi non siamo predatori e rispetteremo le scelte del giocatore, la cui decisione viene prima dei soldi», ha spiegato il ds danese Jan Laursen, che però ora vede materializzarsi il pericolo di perdere il gioiello a parametro zero, sempre che resti al Nordsjelland con un solo anno di contratto residuo.

    Il ragazzo, insomma, è ancora indeciso se abbandonare la squadra in cui è cresciuto, e soprattutto se lasciare il suo paese. Che il Bologna non stia ad aspettarlo lo dimostra anche il contatto avviato, e quasi subito tramontato, con Daniel Sturridge, ex Liverpool, svincolato. Sul trentenne
    però, le trattative si sono arenate per le elevate richieste d’ingaggio.

    La Repubblica 13/07/2019
     
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    Mihajlovic in lacrime: "Ho la leucemia, ma vincerò"
    L'annuncio dell'allenatore del Bologna: "Non ho paura, non dovete provare pena per me". Il dt Sabatini: "Resta lui in panchina"

    BOLOGNA - Sinisa Mihajlovic ha la leucemia. L'allenatore del Bologna lo ha annunciato in conferenza stampa al Centro Tecnico di Casteldebole commuovendosi più volte davanti ai giornalisti.

    "Ho visto il direttore tecnico Walter Sabatini che stava peggio di tutti - ha iniziato scherzando il 50enne serbo -: mi ha rubato la scena, e allora ho fatto di tutto per star peggio e riavere l'attenzione. Ho chiesto questa conferenza stampa - ha proseguito seriamente - per darvi la notizia per primo e dire tutto con chiarezza. Purtroppo o per fortuna abbiamo fatto alcuni esami, scoprendo anomalie. La cosa più difficile è stato far credere a mia moglie che avevo la febbre il giorno della partenza per il ritiro, il giorno in cui in realtà dovevo fare ulteriori accertamenti: alle nove di sera ho saputo, è leucemia".

    E' stata una bella botta, sono rimasto due giorni chiuso in camera a pensare a tutto, a riflettere, a piangere, mi è passata tutta la vita davanti. Non sono lacrime di paura, le mie. Io rispetto la malattia, ma so che la vincerò. La guarderò dritta negli occhi, la affronterò a petto in fuori: non vedo l'ora di andare martedì all'ospedale, prima comincio e prima finisco. E' in fase acuta, ma attaccabile. Ci vuole tempo, ma si guarisce. Ho spiegato tutto ai giocatori in call conference, prima, e ho pianto anche con loro. La malattia si deve affrontare come voglio che loro affrontino le partite, ho detto loro: attaccare, pressare, aggredire, andare a fare gol, non stare ad aspettare".

    "Questa sfida sicuramente la vincerò, non ci sono dubbi, per me, per la mia famiglia, per tutti quelli che mi vogliono bene, e sono parecchi. Ho ricevuto 500-600 telefonate e messaggi, mi scuso per non aver risposto, volevo stare con me stesso per affrontare con serenità e coraggio quel che devo affrontare, spero mi capiscano. Ringrazio tutto il Bologna, mi han fatto capire che sono uno di famiglia, che mi vogliono bene. Come ho detto ai giocatori, ho bisogno di aiuto per vincere questa sfida. In questi giorni ho pianto molto, mi sono commosso spesso, ma non mi piace che si pianga con me, che la gente mi veda e pianga: io non voglio far pena a nessuno".

    "Il 28 febbraio - ha raccontato l'ex campione di Sampdoria e Lazio - ho fatto degli esami ed era tutto apposto, mi sono allenato tutti i giorni fino a fine maggio e non c'era alcun sintomo. Poi siccome mio padre è morto di cancro e faccio sempre le prove tumorali, se non l'avessimo fatte con gli esami di sangue normali non avrei scoperto niente"

    "Nessuno deve pensare di essere indistruttibile e invincibile, perchè poi quando succede è una botta tremenda. L'unica speranza è anticipare, per scoprire prima il problema. Nella mia vita nessuno mi ha regalato nulla, ma sono sicuro di uscire un uomo migliore da questa situazione", ha concluso.
    Il dirigente Walter Sabatini lo aveva introdotto così: "Il mister ha deciso con molto coraggio di incontrare la stampa, gli siamo vicini, idealmente tutto il club è qui, questo uomo ha in mano il Bologna, gli vogliamo bene, noi siamo al suo fianco, andiamo avanti con lui, lui resta l'allenatore del Bologna qualsiasi cosa accada, preferisco Sinisa con 2-3% in meno che chiunque altro: gli basta per essere il migliore".

    Il medico del Bologna, Gianni Nanni, ha informato che il tecnico rossoblù verrà curato a Bologna. "È un problema nato il giorno prima del ritiro, quando abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di una patologia del genere - aggiunge -. In tempi rapidi abbiamo avuto la conferma, ovvero che si tratti di una leucemia acuta. Vent'anni fa non si poteva parlare di questa malattia, oggi con le conoscenze che abbiamo possiamo parlare anche di un futuro roseo per un allenatore che può fare la propria professione".

    LE REAZIONI
    Già in mattinata, il ct azzurro Roberto Mancini gli aveva mandato il suo pubblico saluto su Instagram: "Questo non ti farà un baffo".

    La Repubblica 13/07/2019
     
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    Bologna, Sinisa Mihajlovic dimesso dal Sant'Orsola
    L'allenatore rossoblù ha completato il primo ciclo di chemioterapia.

    BOLOGNA - "Sinisa Mihajlovic è stato dimesso oggi, in buone condizioni generali, dal reparto a Bassa Carica Microbica dell’Unità operativa di Ematologia del Policlinico di Sant’Orsola dopo avere ricevuto - senza complicazioni - il primo ciclo di terapia ed avere completato tutti gli accertamenti necessari". Lo rende noto il policlinico in un comunicato.

    L'allenatore dei rossoblù domenica si è presentato allo stadio Bentegodi di Verona per sedere in panchina nella sfida della sua squadra contro l'Hellas che ha segnato l'inizio del campionato per i rossoblù. Un gesto che ha commosso tifosi di tutt'Italia e non solo, che è anche rimbalzato sulle principali testate sportive straniere. Il coraggio di mostrarsi dopo le prime cure, visibilmente dimagrito e affaticato, la determinazione alimentata dall'amore per il suo lavoro hanno impressionato i bolognesi. Tante le dimostrazioni d'affetto verso Sinisa rinnovate a quaranta giorni dall'annuncio shock in conferenza stampa, quando Mihajlovic ha raccontato di avere la leucemia e di stare per iniziare le cure al policlinico Sant'Orsola. Era il 13 luglio: due giorni dopo Sinisa entrava in ospedale.

    Dopo la sorpresa a Verona, Sinisa potrebbe di nuovo tornare in panchina venerdì sera, per un appuntamento dal doppio fascino: la sfida casalinga contro la Spal. Ma ogni decisione sarà presa all'ultimo momento, in concerto con i medici.

    La Repubblica 28/08/2019
     
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    Mihajlovic dirige allenamento in campo
    Tecnico a Casteldebole dopo 45 giorni da ricovero per leucemia.

    Lo aveva preannunciato il suo vice Tanjga, nel corso della conferenza stampa pre partita e l'ora è scoccata alle 17.30: Sinisa Mihajlovic è in campo a dirigere l'allenamento di rifinitura in vista dell'esordio casalingo del suo Bologna con la Spal, in programma domani sera alle 20.45.
    Il tecnico ha messo piede a Casteldebole in mattinata, per svolgere una riunione con il suo staff e pianificare il lavoro.
    I rossoblù sono arrivati intorno alle 16 e prima di iniziare l'allenamento si è tenuta una riunione tecnica anche tra allenatore e squadra. Per Mihajlovic si tratta del primo allenamento diretto dal 10 luglio. Il tecnico è tornato a Casteldebole a cinquanta giorni di distanza dall'ultima volta e a quarantacinque dal ricovero per iniziare le cure per guarire dalla leucemia.

    Ansa
     
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    Bologna, Mihajlovic dimesso dall'ospedale: ''Sottoposto a trapianto di midollo osseo, condizioni soddisfacenti''
    L'intervento è stato effettuato lo scorso 29 ottobre, donatore "non familiare'': ''Esami ematologici soddisfacenti'.

    Sinisa Mihajlovic è stato sottoposto a trapianto di midollo osseo "da donatore non familiare'' lo scorso 29 ottobre. E' quanto scrive in una nota l'Ospedale Sant'Orsola, sede di degenza del tecnico del Bologna nelle scorse settimane: "È stato dimesso oggi, 22 novembre 2019, dall'Istituto di Ematologia Seragnoli, dopo essere stato sottoposto a trapianto di midollo osseo da donatore non familiare lo scorso 29 ottobre. Le condizioni generali del paziente e gli esami ematologici sono soddisfacenti".

    Mihajlovic, che lo scorso luglio ha annunciato di avere la leucemia, aveva lasciato l'ospedale già mercoledì completando il terzo ciclo di cure, come aveva rivelato la moglie Arianna su Instagram postando una foto di entrambi fuori dal Sant'Orsola ("Più bella cosa non c'è... Si torna a casa"). Ieri, invece, si era recato a Casteldebole per parlare alla squadra e assistere all'allenamento. Finora Mihajlovic è stato presente in panchina in quattro gare su 12, ovvero le partite contro Verona, Spal, Lazio e Juve.

    La Repubblica 22/11/2019
     
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