Rugby, Sei Nazioni 2019

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    Rugby, Sei Nazioni; O'Shea convoca 31 azzurri: ''Serve un passo avanti".

    La novità è David Sisi. Il ct: ''Non siamo riusciti a ottenere vittorie contro le squadre di vertice, che saranno davvero utili a far comprendere appieno il percorso che stiamo compiendo nel rugby italiano e a dare maggior fiducia all'ambiente''. Esordio il 2 febbraio in Scozia.

    ROMA - David Sisi è la novità tra i convocati dal ct Conor O'Shea in vista del Sei Nazioni: il gigante inglese delle Zebre vanta nonni italiani (dell'Abetone, di Sora) e potrà vestire la maglia della Nazionale come altri atleti azzurri nati e/o cresciuti all'estero ma indispensabili a un movimento ovale che non riesce proprio a fare da sé. Un metro e 93 centimetri per 117 chili, alcune presenze con l'Inghilterra U20 e poi molti infortuni, Sisi compirà 26 anni a febbraio. Con lui ci sarà Sergio Parisse e questa volta il capitano scenderà in campo, dopo l'assenza per infortunio nei test-match di novembre. I ritorni di Maxime Mbandà e Angelo Esposito completano il quadro di una squadra che esordirà il 2 febbraio a Edimburgo con la Scozia alle 14.15 italiane (diretta su DMax). Il calendario poi prevede 3 incontri all'Olimpico: col Galles il 9 febbraio, con l'Irlanda due settimane dopo, con la Francia il 16 marzo per l'ultimo appuntamento del torneo. Il 9 dello stesso mese l'Italia giocherà a Twickenham con l'Inghilterra.
    Dei 31 uomini della rosa, 18 appartengono al Benetton Treviso, club veneto che ultimamente sembra di un'altra categoria rispetto alla franchigia della Federazione, le Zebre, in cerca da anni di un'identità nonostante l'allenatore sia un connazionale (Michael Bradley) scelto dallo stesso O'Shea.

    O'Shea: "Lavoriamo duro" - "Come sempre abbiamo dovuto fare delle scelte difficili nelle convocazioni ma non vediamo l'ora di riunirci e continuare il lavoro non solo per essere competitivi ma anche vincenti al più alto livello del gioco". Così ha commentato il ct irlandese. "Probabilmente il Sei Nazioni non ha mai visto così tante squadre così competitive come quello di quest'anno. Conosciamo la sfida che ci attende, dobbiamo essere più competitivi e lavorare ancora più duramente per fare in modo che i momenti chiave di queste partite vadano sulla strada che vogliamo".

    "Azzurri, serve un passo avanti" - L'Italrugby ha deluso le attese di chi sperava in una svolta con l'arrivo di O'Shea. Gli azzurri sono al 14° posto del ranking mondiale, hanno vinto solo 3 degli ultimi 23 incontri. "Abbiamo giocato e battuto squadre come Fiji, Giappone e Georgia in un anno e mezzo, ma non siamo riusciti a ottenere vittorie contro le squadre di vertice, che saranno davvero utili a far comprendere appieno il percorso che stiamo compiendo nel rugby italiano e a dare maggior fiducia all'ambiente per muovere un nuovo passo avanti. Stiamo lavorando e continueremo a farlo e a giocare con l'ambizione di raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati per il rugby italiano".

    La rinuncia a Polledri, riecco Barbini - Mancherà il giocatore che ha più impressionato nell'ultima stagione, Jake Polledri. E insieme a lui, l'estremo Matteo Minozzi. Le alternative sono purtroppo rare: anche l'assenza dell'ala Mattia Bellini, del flanker Renato Giammarioli e del mediano di mischia Marcello Violi si faranno sentire. Da segnalare anche il ritorno in mischia della terza linea Marco Barbini: gioca nel Treviso, ha 2 presenze in carriera, è in gran forma ma dicevano fosse tagliato fuori dalla Nazionale perché il fratello è il sindacalista dei giocatori, poco amato in Federazione. In vista del torneo, i 31 azzurri si ritroveranno per il raduno di preparazione al centro "Giulio Onesti" di Roma dal 20 al 23 gennaio.

    Gli azzurri convocati
    Piloni: Simone FERRARI (Benetton Rugby, 17 caps), Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club, 30), Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, 13), Cherif TRAORE' (Benetton Rugby, 5), Giosuè ZILOCCHI (Zebre Rugby Club, 2 ); tallonatori: Luca BIGI (Benetton Rugby, 15), Leonardo GHIRALDINI (Stade Toulousian, 99); seconde linee: Dean BUDD (Benetton Rugby, 16), Federico RUZZA (Benetton Rugby, 7), David SISI (Zebre Rugby Club, esordiente), Alessandro ZANNI (Benetton Rugby, 109); flanker/n.8: Marco BARBINI (Benetton Rugby, 2), Maxime MBANDA' (Zebre Rugby Club, 15), Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 12), Sergio PARISSE (Stade Francais, 134), Abraham Jurgens STEYN (Benetton Rugby, 25), Jimmy TUIVAITI (Zebre Rugby Club, 1); mediani di mischia: Guglielmo PALAZZANI (Zebre Rugby Club, 28), Tito TEBALDI (Benetton Rugby, 29); mediani di apertura: Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 43); Carlo CANNA (Zebre Rugby Club, 32), Ian MCKINLEY (Benetton Rugby, 4); centri: Giulio BISEGNI (Zebre Rugby Club, 11), Michele CAMPAGNARO (Wasps, 38), Tommaso CASTELLO (Zebre Rugby Club, 15), Luca MORISI (Benetton Rugby, 20), ali/estremi: Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 55), Angelo ESPOSITO (Benetton Rugby, 15), Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 12), Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby Club, 15 ), Luca SPERANDIO (Benetton Rugby, 5).
    Infortunati: Mattia BELLINI (Zebre Rugby Club), Ornel GEGA (Benetton Rugby), Renato GIAMMARIOLI (Zebre Rugby Club), Matteo MINOZZI (Zebre Rugby Club), Jake POLLEDRI (Gloucester) Marcello VIOLI (Zebre Rugby Club), Federico ZANI (Benetton Rugby)

    La Repubblica
     
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    Rugby; 6 Nazioni, O'Shea: "Sarà il torneo più impegnativo di sempre"

    L'esordio degli azzurri il 2 febbraio con la Scozia. Il commissario tecnico: "Vogliamo tornare a vincere davanti al nostro pubblico"ROMA - Cominciò tutto con una vittoria al Flaminio sulla Scozia, meta di De Carli e 29 punti dal piede magico di Dominguez. Era il 5 febbraio del Duemila. Tra 11 giorni, il primo febbraio a Parigi (Francia-Galles) parte la ventesima edizione del Sei Nazioni di rugby. Da allora la Nazionale ha purtroppo fatto incetta di cucchiai di legno – il premio maligno e virtuale che spetta agli ultimi della classe - e sono 4 anni che non vince un incontro: l’ultima volta è successo a Murrayfield, ed è proprio nello stadio di Edimburgo che gli azzurri esordiranno il 2 febbraio, avversaria la Scozia, Il calendario prevede poi tre partite all’Olimpico: il 9 del mese prossimo con il Galles, il 23 con l’Irlanda e il 16 marzo – ultimo appuntamento del torneo – con la Francia, match preceduto una settimana prima dalla trasferta a Twickenham con l’Inghilterra.

    "IL TORNEO PIU' DIFFICILE DI SEMPRE" - “Il livello continua a salire, sarà il Sei Nazioni più impegnativo di sempre”. Il ct Conor O’Shea è consapevole che per la sua Italia sarà un’avventura in salita: la squadra è scivolata al 14° posto del ranking mondiale, le altre sono largamente davanti. L’Irlanda, campione in carica e reduce dal Grande Slam, è favorita. I Verdi valgono la fenomenale Nuova Zelanda, che li precede d’un soffio nella classifica assoluta: negli anni hanno elaborato un sistema di gioco formidabile. Galles e Inghilterra occupano rispettivamente il 3° e 4° posto del ranking, la Scozia è al 7° e la Francia al 9°. Nella serie di test-match autunnali gli azzurri non hanno entusiasmato: una pesantissima sconfitta con l’Irlanda, una vittoria sofferta con la Georgia, altre due delusioni dagli incontri con Australia e All Blacks.

    Le due franchigie, che rappresentano l’ossatura della Nazionale, hanno rendimenti profondamente diversi: Treviso difende bene, attacca con giudizio, offre un bel gioco strutturato e spesso vince in Europa; le Zebre sono confuse e perdenti, il fatto che facciano direttamente capo alla Federazione aumenta i dubbi sul movimento italiano. Tre incontri all’Olimpico potrebbero rappresentare una buona occasione per rialzare la testa. Ma quanto si riempirà lo stadio? I tanti insuccessi rischiano di fiaccare la passione di molti, la partita con la Nuova Zelanda ha mandato qualche segnale inquietante. Il fatto che i biglietti siano stati offerti in promozione alla metà del prezzo, giustifica le perplessità.

    GAVAZZI: "RIEMPIAMO L'OLIMPICO" - Afredo Gavazzi, presidente Fir, è ottimista: “Nel 2017 abbiamo registrato oltre 47.000 spettatori medi sulle tre partite giocate all’Olimpico: ripetere o migliorare questo risultato di pubblico è uno degli obiettivi che - al di là degli aspetti sportivi - auspichiamo di raggiungere nei due mesi a venire. Al tempo stesso confido che la lunga collaborazione con Discovery Italia (che manderà in onda tutto il Guinness Sei Nazioni maschile in diretta in chiaro su DMAX Canale 52) porti il torneo in sempre più case d’Italia, contribuendo a far conoscere ancor più il nostro splendido sport alle famiglie e ai giovani italiani e a entusiasmarci per le prestazioni delle azzurre e degli azzurri”.

    La Repubblica 21/01/2019
     
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    Sei Nazioni Rugby 2019, il calendario della prima giornata (1-2 febbraio): programma, orari e tv di tutte le partite

    Partirà oggi, venerdì 1 febbraio, il Sei Nazioni di rugby. Spazio in serata alla prima sfida del torneo: alle ore 21.00 a Parigi andrà in scena la sfida tra Francia e Galles. Domani si completerà la prima tornata: alle ore 15.15 esordio dell’Italia in Scozia, a seguire, alle ore 17.45 Irlanda-Inghilterra ci dirà già qualcosa sull’esito finale della manifestazione.

    Le gare saranno trasmesse in chiaro da DMAX, al canale 52 del digitale terrestre, all’epg 136 di Sky e 28 di TivùSat. Le 15 sfide del Sei Nazioni saranno trasmesse in diretta TV ed in live streaming sulla piattaforma OTT gratuita DPLAY. Di seguito il calendario completo del Sei Nazioni con l’indicazione dell’ora italiana delle sfide.

    Prima giornata
    Francia-Galles 1 febbraio ore 21.00
    Scozia-Italia 2 febbraio ore 15.15
    Irlanda-Inghilterra 2 febbraio ore 17.45
     
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    Rugby, Sei Nazioni Scozia-Italia 33-20. Gli azzurri deludono, non basta l'orgoglio finale.

    Ad Edimburgo il "muro" italiano crolla subito.
    I padroni di casa segnano 5 mete. Inutile l'orgoglio del finale che porta 3 marcature.
    La Repubblica.

    Cominciamo......
    Bene !!!!. :angry:
     
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    In corso Italia - Galles.
    Seconda giornata del torneo, gli azzurri all'Olimpico di Roma cercano il riscatto dopo il ko in Scozia.

    ROMA - Secondo impegno nel Sei Nazioni 2019 per l'Italia. All'Olimpico di Roma gli azzurri di Conor O'Shea affrontano il Galles reduce dalla vittoria dell'esordio in Francia. Fischiodi inizio alle 17:45, l'Italia cerca il riscatto dopo il ko in Scozia e prova ad interrompere una striscia di sconfitte di 18 partite.

    La Repubblica
     
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    Rugby: 6 Nazioni, Inghilterra-Francia 44-8
    Ospiti dominati: May segna tre mete, Farrell il trascinatore

    L'Inghilterra ha battuto la Francia per 44-8 (30-8) in una partita della 2/a giornata del 6 Nazioni giocata a Twickenham. Gli inglesi hanno dominato nel primo tempo, scavando un solco incolmabile per la Francia, che ha visibilmente sofferto il gioco al piede dei rivali. Nella ripresa non è riuscita a riaprire il match nonostante la squadra di casa abbia giocato a ritmi più bassi. Migliori marcatori dell'incontro Owen Farrell con 17 punti (1 meta, 2 calci piazzati e 3 trasformazioni) e Johnny May con 15 (3 mete).
    Con questa vittoria l'Inghilterra guadagna il primo posto in classifica, e nel prossimo turno, tra due settimane, sarà impegnata a Cardiff contro il Galles, altro team a punteggio pieno ma con una differenza punti inferiore. Per la Francia, alla seconda sconfitta nel torneo e ultima a zero punti insieme all'Italia, il prossimo turno sarà il match casalingo con la Scozia.

    Ansa.

    Magari.....
    Giocassimo come Loro !!!... :o:
     
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    Italia-Irlanda 16-26.
    Agli azzurri non basta la miglior partita dell'anno

    ROMA - L'Italia perde ma non si arrende, gioca il miglior incontro del Sei Nazioni degli ultimi 3 anni - quelli della gestione O'Shea - e pazienza, se il punteggio dice che l'Irlanda ha avuto la meglio (16-26): sul campo gli azzurri hanno dimostrato di essere alla pari con gli avversari, che nel ranking mondiale sono secondi solo agli All Blacks. Peccato per una meta regalata da Campagnaro, per qualche errore al piede di Allan, per lo strano arbitraggio del neozelandese Jackson che nel secondo tempo - dopo che i nostri avevano chiuso in vantaggio i primi 40 minuti - ha diretto sempre e comunque a favore degli ospiti.

    Negli occhi resta la prestazione di una squadra finalmente gagliarda e coraggiosa, consistente sui punti di incontro, efficace nel gioco alla mano. Gestita in maniera incredibile da Tebaldi, che al rientro dall'infortunio ha stravinto il confronto diretto con una superstar come Murray e ispirato tutte le azioni. Due mete segnate con Padovani e Morisi, una più bella dell'altra. I placcaggi di Mbandà, le percussioni di Ruzza, la forza di Steyn, una prima linea combattiva, la grande efficacia nelle rimesse laterali, i break di Hayward. Peccato quel secondo tempo all'asciutto, ma non sono mancati l'estro e la grinta. L'Italia ha anche dimostrato di poter superare l'assenza di Parisse, ieri a bordo campo ad incitare i compagni. E merita di essere protagonista del Sei Nazioni.
    Tebaldi ispirato, ma che pasticcio
    Undici minuti e l'Irlanda era già in meta con la seconda linea Roux, tuffatosi nei pressi dai pali dopo una serie di ripartenze irlandesi dai punti di incontro. L'Italia aveva cominciato con buon piglio (Tebaldi e Padovani assai reattivi), però il neozelandese Jackson aveva fischiato 4 calci di punizione contro gli azzurri, costati carissimo in termini di territorio. Un salvataggio di Hayward su calcio a seguire dell'elettrico Earls: quindi la bella reazione dell'Italia, col mediano di mischia fermato a pochi centimetri dalla meta. Allan accorciava il punteggio su punizione, ma subito arrivata un colossale - imperdonabile - pasticcio azzurro: Budd, mal sostenuto da Ferrari, falliva la presa alta sul calcio di ripresa di Sexton, Campagnaro si faceva sfuggire l'ovale e Stockdale filava indisturbato per una marcatura che rischiava di essere psicologicamente molto pesante.
    Due mete azzurre da impazzire
    Dopo che Jackson faceva finta di nulla su di un cinico "blocco" ai danni di Tebaldi - i Verdi meritavano un cartellino giallo ed una punizione da 3 punti contro - il numero 9 italiano recuperava un bel pallone da una touche sbagliata degli ospiti: Hayward era fermato proprio all'ultimo. Sul prosieguo dell'azione Allan lanciava Padovani verso una meta che era come una scossa elettrica su tutto l'Olimpico. L'Irlanda provava a riportarsi avanti ma Tebaldi - straordinario - scippava l'ovale a Murray: fuga, calcio lungo raccolto da Padovani, poi Allan, raggruppamento e palla riaperta sull'altro lato, Mbandà fermato a un passo dal paradiso e allora toccava a Morisi raccogliere e segnare una delle mete più belle della storia del rugby italiano. Il primo tempo si chiudeva con l'Italia in vantaggio - non accadeva dalla stagione passata, match casalingo con la Scozia - e la corrazzata Irlanda frastornata dal coraggio e la determinazione azzurre.

    Jackson non fa sconti. Anzi
    Jackson anche nella ripresa non faceva sconti all'Italia, anzi. Dopo una lunga serie di percussioni a ridosso dell'ultima trincea avversaria, con Ghiraldini e compagni molto presenti anche se orfani di Mbandà, uscito per infortunio, Earls riportava i suoi avanti nel punteggio, irrobustito dal piede di Sexton. Tebaldi riportava i suoi nei 22 metri avversari, però commetteva il primo errore (passaggio a ramengo su Sisi) e poi ancora Jackson ci metteva del suo fischiando una punizione dietro l'altra - spesso su suggerimento di Murray - a favore degli ospiti.
    Allan e il bonus mancato
    Nell'ultimo quarto d'ora le punizioni consecutive contro gli azzurri salivano a 7 (solo nella ripresa!), e da una rimessa laterale la mischia dei Verdi avanzava fino a proiettare in meta Murray. Di nuovo l'Italia rispondeva con una serie di splendide azioni alla mano, ma Ruzza veniva fermato a pochi centimetri dalla fine. Allo scadere, Allan prova a piazzare una difficile punizione nel tentativo di recuperare il punto di bonus difensivo: niente da fare, che peccato. Questa Italia meritava di più. Tra due settimane potrà andare a testa alta a Twickenham.

    Italia-Irlanda 16-26 (16-12)
    Marcatori: 11' pt meta Roux tr. Sexton, 20' e 26' cp Allan, 21' meta Stockdale, 33' meta Padovani, 38' meta Morisi; 10' st meta Earls tr. Murray, 26' meta Murray tr. Murray
    Italia: Hayward - Padovani, Campagnaro (31' st Castello), Morisi, Esposito - Allan (33' st McKinley), Tebaldi - Steyn, Mbandà (3'st Zanni), Tuivaiti (11' st Sisi) - Budd, Ruzza - Ferrari (11' st Pasquali), Ghiraldini, Lovotti (20' st Traoré). A disposizione: Bigi, Palazzani.
    Irlanda: Kearney - Earls, Farrell, Aki (12' pt Conway), Stockdale - Sexton (37' st Carty), Murray (31' st Cooney) - Murphy, O'Brien, O'Mahoney - Roux (18' st Henderson) , Dillane (dal 30' al 40' pt Henderson) - Furlong (22' st Ryan), Cronin (8' st Scannell), Kilcoyne (22' st McGrath). A disposizione: Van Der Flier.
    Arbitro: Jackson (Nz).


    La Repubblica 24/02/2019
     
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    In corso Inghilterra - Italia.

    Parziale 14 a 7 -.
     
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    L'Italia travolta 57-14 a Twickenham.
    21/o ko di fila nel torneo !!.
    Tutto....
    Come previsto !!. :angry:
     
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    Italia-Francia 14-25:
    ROMA - Non basta l'ardore, il coraggio, neppure la rabbia. Per vincere bisogna essere concreti, fare punti, essere "vincenti" nel senso più alto del termine: soprattutto quando di fronte c'è la peggior Francia nella storia del Sei Nazioni, una squadra fragile e confusa che l'Italia ha dominato per tutto l'incontro sprecando però una incredibile quantità di occasioni. Esemplare quella a 5 minuti dal termine, quando Zanon si tuffa in meta per la più facile delle marcature: Penaud, in volo, gli tocca l'ovale facendogli perdere il controllo. E poco dopo la stessa ala francese - con la sua squadra in 14 contro 15 - segna in contropiede. Gli azzurri cadono ancora (14-25), è la sconfitta consecutiva numero 22 nel torneo. E il 15° Cucchiaio di Legno, il maligno premio virtuale riservato agli ultimi, in 20 edizioni. Sergio Parisse, che più che altro per rispetto è stato eletto "man of the match", era con ogni probabilità al suo ultimo incontro con la Nazionale a Roma. Meritava di più. Però gioca in una squadra perdente, che non vale più la pena giustificare.

    La Repubblica.

    Per gli azzurri ancora cucchiaio di legno !!!!. :angry: :angry:
     
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    Rugby, Sei Nazioni: allarme coronavirus, rinviata Irlanda-Italia
    La sfida in programma sabato 7 marzo a Dublino è stata spostata a data da destinarsi. A rischio anche il match contro l'Inghilterra del 14/3. Così il Ministro britannico della Salute, Matt Hancock: ''Il nostro obiettivo è minimizzare ogni disagio sociale''

    DUBLINO - A causa del rischio coronavirus non si giocherà l'incontro del Sei Nazioni di rugby tra Irlanda e Italia, in programma sabato 7 marzo a Dublino. Lo ha reso noto la Federazione rugby irlandese (Irfu), annunciando di aver accolto la raccomandazione del Ministro della Salute su indicazione del Team di emergenza della sanità pubblica irlandese. Rinviate anche le sfide Irlanda-Italia sia femminile sia Under 20 maschile. Nei prossimi giorni le due federazioni, in accordo con il Sei Nazioni, decideranno le possibili date per il recupero delle partite. Tra le ipotesi per la gara delle nazionali maggiori anche una data a settembre.

    A rischio anche Italia-Inghilterra
    "L'Irfu - si legge nella nota - ha avuto oggi un incontro positivo con il ministro Harris e i suoi consiglieri, nel corso del quale abbiamo richiesto istruzioni formali sull'organizzazione delle gare internazionali Irlanda-Italia nel fine settimana del 6/8 marzo. Abbiamo chiarito che l'IRFU supportava la necessità dei governi di proteggere la salute pubblica in relazione al Coronavirus. Quindi, ci è stato comunicato formalmente che il team di emergenza della sanità pubblica nazionale ha stabilito che la serie di partite non dovesse disputarsi, nell'interesse della sanità pubblica", si legge ancora. "L'Irfu è felice di rispettare queste istruzioni. Inizieremo immediatamente a lavorare con i nostri partner del Sei Nazioni per esaminare la possibilità di riprogrammare le partite e speriamo di avere un aggiornamento su questo nei prossimi giorni". La Federazione italiana rugby "prende atto" della decisione del governo di Dublino e, contattata dall'Agi, fa sapere che si metterà "al lavoro con gli amici irlandesi per vedere quando la partita potrà essere recuperata". Ma non è tutto: l'emergenza coronavirus potrebbe mettere in discussione, dopo Irlanda-Italia, anche la partita del Sei Nazioni tra gli azzurri e l'Inghilterra, in programma a Roma il 14 marzo.
    "Minimizzare ogni disagio sociale"
    Dopo il suggerimento rivolto ieri dal dicastero della Sanità irlandese alla federazione di cancellare il match del 7 e la decisione della federazione irlandese di non far svolgere quell'incontro - rinviato a data da destinarsi -, oggi il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, non ha escluso di poter dare la stessa indicazione sulla partita successiva. Sollecitato da parlamentari dell'opposizine durante un dibattito a Westminster, Hancock si è impegnato a consultare il ministro dello Sport, Oliver Dowden, esperti e vertici della Federazione rugby per valutare al momento opportuno eventuali provvedimenti su Italia-Inghilterra. "Il nostro obiettivo è minimizzare ogni disagio sociale e rispettare i tifosi di rugby, ma al contempo garantire la salute pubblica: è un equilibrio difficile, ne discuteremo", ha affermato, aggiungendo di volersi coordinare anche con il collega irlandese.

    La Repubblica 26/02/2020
     
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