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I Cinofili svolgono servizi che richiedono uno specifico addestramento iniziale rivolto al cane e al conduttore. Quando i due riescono a fare "squadra" sono pronti per essere avviati al lavoro per il quale sono stati scelti e allenati.
I settori di impiego sono quattro. Ordine pubblico e vigilanza, Antidroga, Antiesplosivo, Ricerca e soccorso in superficie o sotto macerie.
Nell'ambito del primo settore, Ordine pubblico e vigilanza, è inserita la squadra cino-agonistica che partecipa a competizioni nazionali e internazionali dove gareggiano anche privati cittadini e operatori di polizie straniere. Sono gare che possono riguardare varie discipline che impegnano cane e conduttore in percorsi di "agilità" o di "lavoro".
In questo settore, inoltre, ci sono anche cinofili che si occupano di cerimonie di rappresentanza ed esibizioni molto apprezzate dagli appassionati grandi e piccoli.
Attualmente ci sono circa 250 cani in servizio con i loro conduttori e sono impiegati in 29 squadre nei vari settori di competenza.
Tra questi ci sono le pattuglie negli Uffici di Frontiera Aerea, ovvero negli aeroporti, dove trovano il loro naturale impiego i cani antiesplosivo. Presso il Centro di Addestramento alpino di Moena sono invece avviati i cani che, dopo un primo addestramento nel Centro Nazionale di Nettuno (Roma), devono proseguire con il conduttore la formazione specifica che è richiesta per gli interventi in montagna. Una squadra di cinofili è in servizio presso il N.O.C.S. (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) mentre le altre squadre sono assegnate alle questure per i servizi antidroga e di ordine pubblico e vigilanza.
Dal sito della Polizia di Stato. -
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La giornata di un cane poliziotto da ordine pubblico tra riposo, addestramento e gioco con i loro "conduttori".
Sito Polizia di Stato.
Video. -
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Ricordo che a Nettuno li si chiamava scherzosamente "I Cagnari".
Comunque ecco cosa consigliano I Nostri Cinifili per gli animali in casa per le feste di fine anno.
In relazioni ai famigerati "botti".
Video. -
DavidM.
User deleted
utile il video,speriamo che il mio romeo non si impaurisca troppo stasera . -
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Mettigli dei robusti tappi alle orecchie !
Comunque colgo l'occasione per dirvi di prestare la massima attenzione.
Capisco che un botto lo vogliono sparare tutti.
Ma fate attenzione, molta attenzione.. -
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Selezione di personale della Polizia di Stato per la frequenza del 17° corso di qualificazione per “Conduttori Cinofili Antiesplosivo”.
Il corso si svolgerà dal mese di settembre 2015 presso il centro di coordinamento dei servizi cinofili di Nettuno ed è prevista la partecipazione di 4 dipendenti della Polizia di Stato del ruolo sovrintendenti e degli assistenti e agenti, che non abbiano già qualifiche operativo-professionali di natura specialistica o per le quali, se possedute, siano stati impiegati per un periodo non inferiore a sette anni.
Dal sito Siulp Nazionale.
La circolare la puoi leggere cliccando QUI. -
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Circolare 333.D/9805.C.C.5.B.2 (17) del 23 luglio 2015
A parziale modifica della nota ministeriale del 26 maggio 2015 il corso è stato posticipato all’inizio dell’anno 2016.
La si può leggere tutta cliccando QUI.
(Sito Siulp Nazionale). -
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Come è nato il servizio cinofilo della Polizia? L’utilizzo dei cani per i servizi di polizia
Avviene grazie alla grande passione che l’ufficiale Ugo Amodio aveva verso i nostri amici a quattro zampe.
Nel 1923 l’allora tenente Amodio inizia i primi esperimenti presso la Scuola Tecnica di Polizia con cani privati e già addestrati, tra cui Eva e Cam; questi ultimi saranno i protagonisti sia del ritrovamento della salma dell’onorevole Giacomo Matteotti, rapito nel 1924, sia di una diversa attenzione verso l’impiego del cane nei servizi di Polizia.
Amodio, grazie alla sua competenza, viene inviato in missione in Germania per studiare i canili di polizia tedeschi, impiantati sin dal 1910, per poi realizzarne uno nella Scuola Tecnica. Torna in Italia con un noto addestratore tedesco e importa sei cani per iniziare da subito un corso per cinofilo.
Il 1925 è l’anno zero del Servizio cinofilo della Polizia italiana, con unità addestrate per la ricerca di persone o cose smarrite, per la cattura di malviventi, per impedire espatri clandestini e per fermare i fuggiaschi.
Con i susseguenti successi operativi vengono incrementate le mute dei cani, si sperimentano nuovi protocolli ed esercizi di addestramento per cani e conduttori. Vengono inoltre elaborati complessi saggi di abilità per fare dimostrazioni nelle manifestazioni cinofile e in eventi istituzionali.
In pochi anni il Settore cinofilo era divenuto tra i più moderni ed efficienti della Polizia tanto da essere apprezzato sia in Italia sia all’estero.
Con la guerra, però, quanto era stato costruito andò perduto e così nel 1946 il capo della Polizia Ferrari affidava al Colonnello Amodio un doppio incarico: il comando della Scuola di Nettuno, istituita da pochi mesi, e la ricostruzione del Servizio cinofilo.
E proprio a Nettuno Amodio realizza un centro per l’allevamento ed uno per l’addestramento e l’impiego dei cani, in cui al pastore tedesco venivano affiancati anche il boxer e il mastino napoletano per formare mute miste con ottimo fiuto, aggressività e resistenza.
Tanta era la sua passione per il settore cinofilo che aveva impegnato anche parte delle sue risorse economiche per migliorare il Servizio e non tralasciava di confrontarsi con altri esperti cinofili e con noti professori universitari, anche di veterinaria.
Il Colonnello in soli tre anni ricostruiva il Servizio cinofili, che tornava ad essere un’eccellenza della Polizia italiana. Perfettamente efficiente e operativo, con quasi cento cani, che conseguivano numerosi successi, sia nelle attività di polizia, sia nelle manifestazioni sportive, anche di rango internazionale.
Ugo Amodio è deceduto il 10 Aprile 1972; poco prima chiedeva alla Polizia di far presenziare al suo feretro “due miei ex-allievi conduttori di Nettuno senza onori militari ma, beninteso, con al guinzaglio i rispettivi cani”.
29/02 Sito Polizia di Stato.. -
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SELEZIONE PERSONALE CONDUTTORE CINOFILI PREVENZIONE
GENERALE.
Circolare del 24 marzo 2016 relativa alla selezione di personale della Polizia di Stato per la frequenza del 5° Corso di qualificazione per conduttori cinofili di prevenzione generale e tutela dell’Ordine Pubblico.
La si può Leggere cliccando QUA
Sito Siulp
25° CORSO PER CONDUTTORE CINOFILO ANTIGROGA
La Circolare QUA
Circolare 24 marzo 2016 relativa alla selezione di personale della Polizia di Stato per la frequenza del 18° Corso di qualificazione per Conduttori cinofili antiesplosivo.
La Circolare QUA
Sito Siulp Nazinale. -
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Catania - I cani poliziotto in forza alla squadra cinofili delle Volanti che ha permesso agli uomini della Polizia di Stato di Catania di risolvere situazioni altrimenti impossibili. Già in passato Alan, un cane antidroga ora in “pensione” ha scovato le banconote (ben 587mila euro) che alcuni trafficanti di droga avevano nascosto all’interno di una cassaforte al disotto del pavimento, sul quale era persino stato posto un armadio, all’interno di un’abitazione del quartiere San Cristoforo. E, il tutto, solo perché la cartamoneta era stata soltanto toccata con le mani “contaminate” dallo stupefacente.
Adesso, la leadership del gruppo è tenuta da Jacus, un pastore belga di nove anni che insieme ai “colleghi” a quattro zampe ha contribuito – nel solo periodo che va dall’aprile 2015 all’aprile 2016 – al rinvenimento di ben 18,5 chili di stupefacente e di 4.500 euro.
La squadra antidroga è composta dai pastori tedeschi Vite, Ali, Sky e il “piccolo” App, lanew entry nella Squadra Cinofili catanese che, malgrado la giovane età di quattro mesi, inizia già a dar prova della propria bravura.
Nel campo dell’antisabotaggio, rilevanti risultati sono stati ottenuti dei due labradorRouney e Andy: sono stati da essi rinvenuti 18 candelotti esplosivi, 10 pistole, 739 munizioni, 5 fucili, 200 grammi di polvere e un’arma non convenzionale.
Chiude il gruppo Pato, un possente pastore tedesco dal manto nero focato col quale è bene non discutere, visto il suo addestramento “antisommossa”.
I cani poliziotto accompagnano il loro conduttore in ogni missione e da questo vengono nutriti e curati; col conduttore giocano alla “caccia al tesoro” – visto che è questo che, in realtà, i cani fanno anche quando si trovano in situazioni operative – che per loro si conclude con un premio di carezze e croccantini.
Sempre al conduttore, verranno affidati al termine della carriera, quando anziché esplosivo, cocaina o marijuana – giocheranno alla ricerca di palline o pantofole mangiucchiate.
I cani poliziotto, per la Polizia di Stato, sono una risorsa preziosa e versatile: si vedono sempre più spesso all’opera durante i posti di blocco, nelle perquisizioni di edifici, davanti alle scuole e negli aeroporti, alla ricerca di droga, armi ed esplosivi. (23.05.16)
Il Video lo si pò visionare nella Sezione Multimediale.. -
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L’università di Pavia studia l’olfatto dei cani della Polizia
La ricerca è stata al centro di una tavola rotonda che questa mattina si è tenuta alla Scuola superiore di polizia a Roma. Il titolo dell’incontro era “Le nuove frontiere dell’investigazione: aspetti scientifici, didattici ed operativi delle unità cinofile specializzate nella ricerca di resti umani”.
“Attraverso questo progetto è possibile qualificare il personale della Polizia di Stato che opera nel campo della polizia giudiziaria e garantire, quindi, professionalità e qualità del "prodotto" che offriamo”. Queste le parole del vice capo della Polizia vicario Luigi Savina all’apertura dell’incontro.
Tra i relatori Roberto Sgalla, direttore centrale della specialità della Polizia di Stato, Simonetta Lambiase, docente e responsabile del laboratorio di entomologia forense dell’università di Pavia, Benedetto Sanna, direttore del Servizio reparti speciali della Polizia.
Nel corso del convegno, sono state illustrate le caratteristiche peculiari dei cani specializzati in questo tipo di ricerche ed un caso di studio nel quale l’olfatto dei cani poliziotto è stato determinante per la chiusura di un’indagine.
All’incontro ha preso parte anche una delegazione della polizia svedese considerata all’avanguardia nell’addestramento e nella preparazione delle unità cinofile di polizia specializzate nella ricerca di resti umani.
La tavola rotonda si è conclusa con una dimostrazione operativa di unità cinofile.
Attualmente, in Italia, i cani della Polizia di Stato addestrati alla ricerca di resti umani e tracce ematiche sono cinque, tutti pastori tedeschi.
Due sono in servizio a Milano Malpensa e tre a Palermo.
Dal luglio 2013, data di inizio del servizio operativo, su 50 interventi effettuati sulla scena del crimine, in 10 casi il loro contributo si è rivelato determinante, consentendo il rinvenimento di cinque vittime di omicidio e altrettanti rinvenimenti di tracce ematiche.
Il convegno si inquadra in un rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza ed il Dipartimento di sanità pubblica e medicina sperimentale e forense dell’università di Pavia, frutto di una convenzione stipulata per lo sviluppo dell’attività formativa e di ricerca scientifica nelle scienze forensi e nella criminalistica.
In virtù di tale convenzione oggi è stato firmato un protocollo operativo sull’utilizzo delle unità cinofile, con riferimento all’attività di ricerca, di formazione e didattica.
23/06/2016 Sito P.d.S.. -
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Reparto Cinofili . -
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Reparto Cinofili 2°parte - .