Riforma delle carriere nel comparto sicurezza

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    Eisto prima riunione.

    Si sono conclusi i lavori del primo confronto di merito della riunione del tavolo tecnico istituito per la revisione dei Ruoli della Polizia di Stato, riunitosi stamani presso il Viminale.
    La delegazione dell’Amministrazione Presieduta dal Vice Capo Piantedosi, era composta dal Prefetto Mazza delle Risorse Umane, dal Dott. Ianniccari dei Ruoli Tecnici, dal Dott. Bella dell’Ufficio Legislativo e Dott. Ricciardi dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali. Alle OO.SS. SIULP, SIAP, SILP CGIL, UGL Polizia di Stato e Federazione UIL Polizia, è stato consegnata una prima parziale bozza del decreto legislativo, recante “Disposizioni in materia di Revisione dei Ruoli delle Forze di Polizia ai sensi della Legge 124/2015”. In particolare, nella bozza di articolato consegnato, sono indicate le modifiche da emendare ai Decreti del Presidente della Repubblica n. 335, 337 e 338 del 24 aprile 1982, nonché al Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1987 n. 240,per le necessarie modifiche e integrazioni correlate alla revisione dei Ruoli degli Agenti e Assistenti, Sovrintendenti e Ispettori della Polizia di Stato. Ci è stato annunciato che le modifiche normative e la parte dell’articolato riferite a ruoli direttivi e dirigenziali ci saranno fornite in occasione della prossima riunione del tavolo tecnico convocato per il giorno 14 alle ore 9,30 ma a nostro modo di vedere è fondamentale averle prima per non allungare i tempi di un confronto che già avviene con forte ritardo.

    Le sottoscritte OO.SS., pur nel ribadire la ferma volontà di addivenire ad una reale revisione delle carriere, che non penalizzi il personale della Polizia di Stato nei confronti degli omologhi delle altre forze di polizia e che, anzi, esalti la dignità professionale di chi, fino ad oggi, ha lavorato con professionalità tra tante difficoltà, abbiamo ricordato come il Riordino delle carriere dovrebbe servire anche a potenziare le diverse funzioni e a promuovere quella tanto ricercata (ma mai raggiunta in nostro danno) equiordinazione tra le forze di polizia, che preveda anche permanenze analoghe nei vari ruoli e qualifiche, concorsi analoghi, progressioni di carriera analoghi, trattamenti economici omogenei ecc..

    Sulla bozza in argomento, in merito alle diverse perplessità,abbiamopuntualizzato che: a) ritengono necessario ampliare i benefici economici e le opportunità di progressione di carriera, del personale oggi in servizio, attraverso risorse economiche aggiuntive rispetto ai 119 milioni di euro previsti;b) abbiamo evidenziato che, l’amministrazione non può ignorare le criticità segnalate dal sindacato nella gestione della fase transitoria, specie per le progressioni e relativo inquadramento della qualifica apicale degli assistenti capo, così come quella degli ispettori superiori e sostituti nei ruoli sovraordinati, che va rivisto sia in termini di dotazione organica che per le modalità con cui sarà finanziato, all’occorrenza limando il numero del ruolo dirigenziale. Per il passaggio al ruolo degli ispettori, anche in funzione del fatto che con il riordino le qualifiche di sovrintendente si acquisiranno solo per anzianità, con salvaguardia della sede (fatta eccezione il 20% proposto riservato a coloro che senza la garanzia della sede vogliono concorrere per accorciare i tempi per raggiungere la qualifica di sovrintendente), abbiamo chiesto che tutti gli attuali sovrintendenti ed assistenti capo, anche in sovrannumero riassorbibile, possano progredire nel ruolo degli ispettori o sovrintendenti secondo l’anzianità nel ruolo e nella qualifica (dal 15° corso a salire per i sovrintendenti); c) per ottenere una complessiva rimodulazione di tutto l’apparato, nella fase transitoria, devono essere previste modalità di progressione, in modo armonico, tenendo conto dell’anzianità e del merito, affinché nel passaggio ai ruoli sovraordinati non si verifichino scavalcamenti rispetto alle posizioni di provenienza;d) abbiamo sottolineato, considerato che non sono stati specificati i tempi complessivi di sviluppo di carriera per ogni ruolo, di conoscere i tempi di permanenza considerato che allo stato non si rileva traccia né dell’unificazione del ruolo agenti, assistenti e sovrintendenti, né della loro carriera;e) abbiamo l’assoluta necessità di conoscere prima della prossima riunione o al limite entro quella data l’uso che si ipotizza per tutti i 36 milioni disponibili per la Polizia di Stato e – per poter verificare se si tenderà effettivamente verso l’equiordinazione anziché aggiungere nuovi ed ancora più gravi penalizzazioni per i poliziotti dei ruoli di base ed intermedi. Pertanto, abbiamo chiesto le bozze di articolato relative alle altre Forze di polizia; f) non presenta alcuna certezza sul ripianamento degli organici; g) allarga ancora di più la forbice oggi esistente nelle diverse Forze di polizia, in relazione alle piante organiche dei ruoli sovrintendenti e ispettori; h) ancora una volta non sana l’annosa questione relativa a tutti quegli ispettori che, al pari dei loro omologhi di tutte le altre Forze di polizia, avrebbero dovuto, da tempo, beneficiare del ruolo direttivo speciale; i) prevede fasi transitorie eccessivamente lunghe e diverse da ruolo a ruolo; l) anche nelle fasi transitorie, prevede concorsi esterni invece di attingere, in queste fasi, unicamente dal personale interno; m) non si innova nulla circa l’elevato numero delle qualifiche, anzi si aumentano; n) si prevede il conseguimento delle qualifiche apicali quasi al raggiungimento del limite pensionabile, incassando minori risorse ed avendo pensioni più magre; p) ancora peggiore appare la situazione con riferimento al ruolo tecnico-scientifico e professionale.

    A tal fine, abbiamo ribadito che se “a regime” possono essere inseriti meccanismi più rigidi a connotazione matematica, diversamente, nella fase transitoria è necessario utilizzare maggiori elasticità per garantire il dovuto ristoro a tutti coloro che, in questi anni, si sono visti negare la possibilità di progredire in carriera. In estrema sintesi il tavolo tecnico da noi richiesto al neo Capo della Polizia Pref. Gabrielli, si sta rivelando uno strumento essenziale per definire le necessarie condizioni per un giusto riordino, così come atteso dai poliziotti e per entrare nel vivo delle problematiche. Giacché l’Amministrazione, solo oggi e solo dopo la nostra costante insistenza, molto timidamente ha iniziato a fornire dati utili sulla composizione numerica dei ruoli e su possibili beneficiari. Abbiamo chiesto, proprio per avere un quadro completo su cui dare una valutazione attenta, di conoscere anche i tempi delle progressioni di carriera e di permanenza nelle singole qualifiche. Abbiamo, altresì ribadito che, sia per ciò che attiene agli organici dei ruoli che agli avanzamenti al momento l’ipotesi prospettata non può essere condivisa. Così come non può essere condiviso che i concorsi per gli interni abbiano lo sbarramento dell’età anagrafica (40 anni – bozza precedente), sottolineando altresì che riteniamo irricevibile la previsione di esclusione dall’assegno di valorizzazione per coloro i quali nel quinquennio precedente hanno riportato una sanzione disciplinare più grave del richiamo scritto.
    Nella prossima riunione fissata per martedì 14 giugno, l’Amministrazione fornirà l’articolato e la composizione dei ruoli e delle tempistiche di avanzamentodel nuovo ruolo direttivo e del ruolo unico dei funzionari della carriera dei funzionari. Le scriventi OO.SS. proseguono nel confronto di merito sino a che non avranno il quadro completo dei testi di tutti i ruoli tecnici e ordinari per una valutazione più congrua di ciò che l’Amministrazione intende fare con il suo personale. Come intende sanare le posizioni del personale penalizzato da scelte gestionali miopi, compiute dalla stessa negli ultimi 15 anni nel corso dei quali non sono stati banditi i concorsi per i vari ruoli.

    Comunicato Sindacale congiunto.
    SIULP, SIAP, SILP CGIL, UGL Polizia di Stato e Federazione UIL Polizia,
     
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    Il 22 giugno si terrà la prossima riunione sui decreti attuativi di cui all’art. 8 della Legge 7 agosto 2015 n. 124.; o "riordino delle carriere" se volete.

    Sito Siulp.
     
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    Come al solito ci sarà un balzo per tutti, anzi per quasi tutti difatti i sovr. Capo rimarranno tali.
     
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    Soliti pastrocchi.
    Tanto nei piani alti non ci si entra per grazia ricevuta.
     
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    Riordino: il Dipartimento propone ancora bozze irricevibili!!!

    Questa mattina, come preannunziato, si è tenuta un’altra riunione tecnica sul riordino delle carriere, sempre con una delegazione del Dipartimento, nel corso della quale è stata illustrata la nuova bozza stilata contenente la parte relativa ai direttivi senza trovare traccia alcuna alle modifiche alla stessa chieste nell’ ultima riunione.

    Avevamo rivendicato che andava assolutamente cambiata la filosofia dell’intervento, il cui obiettivo doveva essere quello di cercare di sanare le opportunità negate per vent’anni ai ruoli di base ed intermedi, con immediate selezioni semplificate ed eventuali corsi successivi, proprio come si è scelto di fare per l’accesso alla nuova qualifica dirigenziale, mentre per gli altri ruoli si parla di cose mai viste in un riordino, come procedure concorsuali ripartite in varie annualità per accedere poi a profili professionali ancora peggiori di quelli attuali, come il sostituto commissario con “incarichi speciali” cui è addirittura negata la vice dirigenza di unità organiche, oggi prevista per il sostituto commissario “semplice”, con analoga retrocessione anche per i futuri ispettori superiori - sups: non è per un misero piatto di lenticchie che faranno tutti la carriera del gambero, perché non è solo un problema di soldi; un’Amministrazione matrigna che da vent’anni fa figli e figliastri, per la base e gli intermedi vuole chiudere ed arretrare ancora di più mentre per gli altri vuole aprire ed avanzare sempre di più.

    Purtroppo, come dimostrano sia la nuova bozza che il documento di sintesi consegnati, mentre la parte relativa all’istituendo ruolo direttivo è assolutamente non condivisibile e pertanto da rigettare (si prevede solo un aumento di 200 posti rispetto al Ruolo Direttivo Speciale con un tempo di attuazione che varia dai 6 anni in su mentre sui 1300 posti già previsti e finanziati rispetto ai quali c’è un ritardo di ben 16 anni nulla si dice o si prevede…), le modifiche apportate, rispetto alle numerose osservazioni fatte nella riunione precedente, si limitano soltanto a due aspetti.

    Il primo riguarda l’eliminazione, solo nella fase transitoria del limite dei 40 anni, il secondo riguarda la previsione della sanzione disciplinare per l’attribuzione “dell’incarico speciale” agli Assistenti Capo con almeno 10 nella qualifica (condizione questa che è conditio sine qua non per attribuire agli Ass.ti Capo la qualifica temporanea di ufficiale di P.G.) concessa su discrezionalità del dirigente. Infatti, mentre nella bozza precedente si prevedeva che tale incarico non potesse essere dato a chi riportava una sanzione disciplinare più grave del richiamo scritto, in quella odierna la sanzione prevista è quella della deplorazione

    Tolte queste due modifiche, nessun’altra modifica è stata recepita e riportata nel nuovo testo.
    Le questioni che immediatamente sono risaltate, sono essenzialmente tre.

    1. La prima riguarda la fase transitoria: sono previste prove ancora più selettive di quelle già in vigore per accedere al Ruolo Direttivo Speciale per gli Ispettori Superiori – Sostituti Commissari senza peraltro fare alcun distinguo tra quelli provenienti dai concorsi pubblici e quelli riordinati; è prevista la possibilità per gli attuali Sov.ti di poter concorrere alla prova selettiva per accedere al ruolo degli Ispettori, con la tassativa esclusione degli oltre 7000 vincitori del c.d. concorsone motivando la scelta con il fatto che questi sono stati dichiarati vincitori solo per titoli, ma dimenticando che anche nei concorsi precedenti il 70% dei vincitori sono tali sempre solo per titoli. Una disparità che, senza nessuna motivazione logica, creerà le basi per inevitabili ricorsi per palese disparità di trattamento e il rischio concreto che tale previsione non trovi mai applicazione. Possibilità per soli 4000 degli attuali Ass.ti Capo (oltre 43.000 di cui più della metà con più otto anni nella qualifica e quindi già destinatari di una retribuzione quasi equivalente a quella del Sov.te) di presentare la domanda per accedere alla selezione per l’accesso alla qualifica di Vice Sov.te con buona pace di tutti i restanti 39.000. Per tutti la fase transitoria, che in ogni riordino è quella più veloce e meno esigente, atteso che dovrebbe valutare la professionalità acquisita, non solo prevede una durata dai 6 ai 10 anni senza nessuna assicurazione che ciò avvenga effettivamente, ma ha anche l’aggravante di contenere la possibilità per l’Amministrazione di poter bandire concorsi esterni con la conseguente penalizzazione di chi invece è già stato danneggiato per la grave colpa dell’Amministrazione stessa che non ha bandito i concorsi alle previste scadenze.

    2. La totale insufficienza delle risorse per poter operare un riordino concreto e serio che, oltre ad essere un’occasione per ammodernare l’Istituzione per renderla più efficiente e più efficace rispetto alle nuove sfide che ci attendono, sia anche l’occasione per dare le risposte alle legittime e sacrosante aspettative delle migliaia e migliaia di poliziotti che per colpa di un’Amministrazione matrigna e disattenta verso i ruoli di base, sono oggi fortemente penalizzati sia rispetto ai loro omologhi delle altre Forze di polizia, che delle Forze armate, sia per la retribuzione e per la previdenza già fortemente pregiudicata per la mancata attuazione della pensione complementare, strumento necessario per le giovani generazioni. In tal senso, e preannunziando lo stato di agitazione della categoria su tutti i posti di lavoro, è stato richiesto all’Amministrazione di farsi portavoce nel sollecitare il Governo affinché reperisca le necessarie risorse per procedere ad un riordino che tenga conto delle criticità di tutti ruoli e qualifiche senza le quali non vi sono le condizioni per poterlo chiudere. L’attuale impianto, infatti, mentre al ruolo Direttivo ordinario consente di raggiungere la qualifica apicale con 6 anni e 6 mesi, prevede un percorso di carriera per gli Agenti di ben 49 anni per diventare Sov.ti Capo mentre per i Vice Ispettori 29 anni per raggiungere la qualifica di Sostituto Commissario che, peraltro, essendo limitata a sole 6000 unità, creerà un tappo come quello oggi esistente per Ispettore Superiore (sempre 6000 unità) che vede penalizzati gli oltre 5000 ispettori Capo che non possono conseguire la qualifica apicale del proprio ruolo. A questo si aggiunge un fatto che è emblematico di come l’attuale impianto non possa essere considerato un riordino ma solo l’illusione del “gallone” per pochi con la certezza di ricavarne solo alcuni centesimi. Infatti, mentre la proposta di riordino prevede la possibilità per circa 23.000 poliziotti di poter progredire in carriera nell’arco di tempo minimo di 6 anni, sino a 10 anni (con l’attribuzione di 21 euro mensili agli Assistenti Capo dopo 25 anni di anzianità, 30 euro ai Sov.ti Capo con 24 anni di anzianità e 38 ai Sostituti Commissari con 39 anni di anzianità), prevede 64 euro ai Vice Questori Aggiunti dopo 13 anni di anzianità.

    3. La palese sperequazione nella distribuzione delle risorse è confermata anche dalla previsione della fase transitoria. Infatti, mentre con la fase transitoria del riordino che si prospetta lunga,per un periodo che va dai 6 anni minimo agli 11 anni circa, 24.000 colleghi potrebbero (e sottolineiamo potrebbero) avere la possibilità di avanzare in carriera con le poche risorse che sono state indicate nel punto precedente e con una carriera allungata rispetto a quella attuale con grave danno anche sulla pensione; il ripianamento degli organici attuali, da Sov.te a Ispettore superiore, consentirebbe a circa 18.000 colleghi di avanzare in carriera immediatamente poiché i posti ci sono e sono già tutti finanziati (la stragrande maggioranza riguarderebbe gli Agenti e Assistenti per Sov.ti per circa 4000 unità, circa 11.000 Agenti, Ass.ti e Sov.ti per Ispettori di cui ben 5000 riservati ai soli Sov.ti vincitori di concorso, circa 2800 Ispettori Capo per Ispettori Superiori e 1300 Ispettori Superiori e Sostituti Commissari per il Ruolo Direttivo Speciale, secondo le modalità indicate nella fase transitoria del D.Leg.vo 334/2000.

    Stante quanto emerso, le sottoscritte OO.SS. hanno rappresentato all’Amministrazione che, pur ribadendo la volontà di procedere ad un riordino con risorse aggiuntive, in assenza delle quali non sarà possibile condividere alcun riordino, preannunciano da subito la volontà di denunciare pubblicamente le difficoltà operative e funzionali dei poliziotti e delle poliziotte considerato che i cittadini avvertono l’importanza e la necessità di investire sulla sicurezza e su chi la produce.

    Non è condivisa la pervicace volontà delle Amministrazioni di massificare tutti gli operatori di polizia tranne i pochi eletti in barba al funzionamento e all’efficientamento, sottolineando come per tali ragioni non si esiterà a ricorrere a forme di protesta per richiamare l’attenzione dei cittadini e del Parlamento su un settore così vitale e delicato qual è quello della sicurezza e della difesa del nostro Paese.

    Roma, 14 giugno 2016

    Siulp Romano Siap Tiani Silp Cgil Tissone Fed.ne Uil Polizia Cosi
     
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    (ANSA) – ROMA, 17 giugno –
    I sindacati del comparto sicurezza e i Cocer delle forze di polizia ad ordinamento militare e del Comparto Difesa (Esercito, Marina, Aeronautica) si sono riuniti per valutare lo stato di attuazione della delega riguardante il riordino del modello della sicurezza e della difesa e delle carriere del personale.

    “Questo riordino – rimarcano sindacati e Cocer in una nota – , da occasione storica per disegnare una nuova macchina della sicurezza e della difesa sui bisogni dei cittadini e del Paese, sta diventando l’ennesimo tentativo degli apparati per aumentare le alte gerarchie delle Forze di Polizia a competenza generale e per negare una specificità lavorativa riconosciuta per legge e massificare le donne e gli uomini in uniforme”.

    Insieme a “nuove riforme”, i sindacati chiedono “una riforma che, garantendo un sistema più moderno ed efficace, dia anche risposte alle legittime aspettative dei cittadini e delle donne e degli uomini oggi in servizio in queste amministrazioni. Il tutto attraverso processi meritocratici che valorizzino le professionalità acquisite e garantiscano le necessarie opportunità ai giovani che scelgono di servire il Paese in queste amministrazioni”.

    Inoltre, come per “ogni riordino, va prevista una fase transitoria che acceleri l’attuazione della riforma e non mortifichi la dignità professionale di chi, già oggi e da anni, serve con abnegazione e sacrificio lo Stato. Attendiamo fiduciosi concreti segnali di attenzione dal Governo poiché preferiamo il dialogo ed il confronto alle contrapposizioni sterili e fini a se stesse”.

    Sito Siulp Nazionale.


    Mi fa piacere, che anche i Cocer, organi di rapprentenza delle Forze di Polizia Militari,
    abbiano aderito alla iniziativa dei Sindacati della Polizia.
    Siamo tutti colleghi !. :busted_blue.gif:
     
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    Oggi, dopo l’ennesima proposta presentata dal Dipartimento della P.S. relativamente al riordino delle carriere dei poliziotti, considerato che la stessa oltre ad essere inaccettabile è anche mortificante per la dignità professionale delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, SIULP, SIAP, SILP CIGL, UGL POLIZIA, Fed. UIL POLIZIA e Federazione CONSAP -ADP -ANIP ITALIA SICURA dicono basta e chiedono incontro urgente con il Capo della Polizia GABRIELLI.

    Registriamo, incalzano i Sindacati, una pervicace volontà di ridurre i poliziotti in servizio ad una sorta di categoria che, secondo il Dipartimento della P.S. va massificata e penalizzata a tutti i costi e alla quale va evitata, in ogni modo, la possibilità di poter progredire professionalmente e in carriera per migliorare l’efficacia del servizio ai cittadini, penalizzandoli persino nella fase transitoria.

    Parimenti constatiamo una palese violazione dei principi della delega che prevede una riduzione della burocrazia e dei tempi di risposta all’utenza, un efficientamento dell’azione della P.A. attraverso la valorizzazione delle professionalità esistenti anche come riconoscimento tangibile a quanto sinora fatto. Il progetto presentato, invece è ben lontano da questi principi e, oltre ad aumentare la burocrazia e gli apparati, penalizza e offende persino la dignità di chi oggi opera in questo settore.

    Poter affermare, sottolineano i Sindacati, che i poliziotti che da oltre 20 anni hanno garantito il funzionamento della sicurezza e la lotta alla criminalità e al terrorismo, sino al sacrificio estremo della vita, oltre a subire danni economici e previdenziali per la gravissima colpa che il Dipartimento ha per non aver bandito i concorsi previsti, è assolutamente inaccettabile. Lo è ancora di più nel vedere come, scientificamente, la proposta di riordino cerca di evitare, in ogni modo, la possibilità per questo personale di poter concorrere e acquisire il riconoscimento economico per la professionalità che, già da tempo, dimostrano nel lavoro quotidiano. Lavoro nel quale espleta compiti che non gli spetterebbe e che oggi non potrebbero essere garantiti perché mancano le figure professionali previste.

    La delusione è ancora più bruciante, affermano i sindacalisti, poiché oggi è caduto anche l’alibi della insufficienza delle risorse atteso che l’esecutivo ha preannunciato una proroga della delega, di almeno sei mesi, per poter valutare la possibilità di reperire le risorse che occorrono per dare corso ad un riordino che sia un vero ammodernamento della macchina sicurezza, ma anche per dare il giusto riconoscimento a tutte le donne e gli uomini che da anni lo attendono e per il quale si continuano a sacrificare ogni giorno per la sicurezza del Paese e dei cittadini.

    Per questo, concludono i Sindacati, se non avremo un chiarimento dal Prefetto Gabrielli circa la reale volontà del Dipartimento della P.S. su come vuole operare il riordino, nostro malgrado, saremo costretti a scendere in piazza per contestare questa pervicace volontà del Dipartimento e invocare il Governo affinché sposti il confronto sul tavolo della Funzione pubblica per avere maggiore rispetto e garanzie per i Poliziotti.

    Comunicato Sindacale.
     
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    Ulteriori novità:

    Polizia: sindacati, proposta riordino carriere irricevibile =
    (AGI) - Roma, 22 giu. - La proposta presentata dal Dipartimento
    della pubblica sicurezza in tema di riordino delle carriere dei
    poliziotti, "oltre ad essere inaccettabile" e' anche
    "mortificante per la dignita' professionale delle donne e degli
    uomini della Polizia di Stato". E' quanto denunciano Siulp,
    Siap, Silp Cgil, Ugl polizia, Uil polizia e Federazione
    Consap-Adp-Anip Italia sicura sollecitando un "incontro
    urgente" con il capo della polizia Franco Gabrielli. I
    sindacati lamentano "una pervicace volonta' di ridurre i
    poliziotti in servizio ad una sorta di categoria che, secondo
    il Dipartimento della P.S. va massificata e penalizzata a tutti
    i costi e alla quale va evitata, in ogni modo, la possibilita'
    di poter progredire professionalmente e in carriera per
    migliorare la efficacia del servizio ai cittadini". Al tempo
    stesso constatano "una palese violazione dei principi della
    delega che prevede una riduzione della burocrazia e dei tempi
    di risposta all'utenza, un efficientamento dell'azione della
    P.A. attraverso la valorizzazione delle professionalita'
    esistenti anche come riconoscimento tangibile a quanto sinora
    fatto. Il progetto presentato, invece e' ben lontano da questi
    principi e, oltre ad aumentare la burocrazia e gli apparati,
    penalizza e offende persino la dignita' di chi oggi opera in
    questo settore". "Se non avremo un chiarimento dal prefetto
    Gabrielli - concludono - circa la reale volonta' del
    Dipartimento della P.S. su come vuole operare il riordino,
    nostro malgrado saremo costretti a scendere in piazza per
    contestare questa pervicace volonta' del Dipartimento e
    invocare il governo affinche' sposti il confronto sul tavolo
    della funzione pubblica per avere maggiore rispetto e garanzie
    per i poliziotti". (AGI)
     
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    Importante aggiornamento.

    ll 5 luglio si terrà la prossima riunione sui decreti attuativi di cui all’art. 8 della Legge 7 agosto 2015 n. 124.

    Chiaramente faremo sapere l'esito.
    Complimenti Capo Gabrielli.
    Sapevo è un "uomo di parola". :busted_blue.gif:
     
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    Di una cattiva riforma meglio niente, già parte di essa è stata fatta ovvero più di 7000 ass. e Ass c.sono stati fatti Sovr. , vorrei sapere chi era già Sovr., nel mio caso capo che fine farà,rimarrà tale? Forse si.
     
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    Se ti può consolare, ai miei tempi tutti i Sovrintendenti furono passati nel ruolo degli Ispettori.
    Nel tuo caso spero lo facciano pure con te.
    Te lo Strameriti sul campo !. ;)
     
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    Franco detto tra noi io sono contro i riordini dove cani e porci si ritrovano ad avere un grado non consono alle loro capacita sia professionali che culturali, però , tutti vanno avanti e magari io e quelli con il mio grado rimangono al palo, e questo non mi va bene.
     
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    Non posso che darti perfettamente Ragione !.
    Vedi.
    Sai bene che queste sono scelte purtroppo politiche.
    Si mandano avanti i piccoli gradi mortificando chi invece ha una grande esperienza.
    I piccoli sono molti di più e magari portano più voti.
    Questo intendevo prima.
    L'ho vissuto sulla mia pelle.
     
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    Hai centrato in pieno, la legge dei grandi numeri.
     
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    Verrà il tuo momento.
    Tranquillo. ;)
     
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