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TRIBUTO DANIELE PAOLOZZI POLIZIA STRADALE
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Riposa in pace . . -
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Il 2 marzo 2016, in relazione alla ricorrenza della morte del Sovrintendente della Polizia di Stato Emanuele Petri, ucciso da mano terroristica a bordo del Treno Regionale Roma-Firenze durante un controllo, si svolgeranno le celebrazioni per la commemorazione.
Nella mattinata, alle ore 09.30, verrà deposta una corona d’alloro alla lapide apposta sull’edificio della Stazione Ferroviaria e, a seguire, sarà officiata la Santa Messa presso la Chiesa della Madonna delle Grazie del Rivaio.
Nel pomeriggio, con riferimento ai tragici eventi di quel 2 marzo 2003, il Sindaco di Castiglion Fiorentino conferirà la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato.
Ugl Polizia. (cliccaci). -
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Strage di via Fani a Roma, Pansa ricorda i caduti.
Ore 9,03 del 16 marzo 1978 a Roma. Una telefonata anonima segnala colpi d'arma da fuoco in via Fani.
Dentro un'Alfa Romeo Alfetta il cadavere della guardia di Pubblica Sicurezza Giulio Rivera ed il corpo agonizzante del vice brigadiere di Pubblica Sicurezza Francesco Zizzi; dentro la Fiat 130 che precedeva l'Alfetta, i cadaveri dell'appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci e del maresciallo dei Carabinieri Oreste Leonardi; a terra la guardia di Pubblica Sicurezza Raffaele Iozzino.
Questa è stata la fine degli uomini della scorta dell'onorevole Aldo Moro, lo statista della Democrazia Cristiana sequestrato in quella circostanza ed ucciso 55 giorni dopo, da un commando delle Brigate Rosse.
Questa mattina, a ricordo della strage, alla presenza del capo della Polizia Alessandro Pansa è stata deposta una corona d'alloro sul luogo dell'attentato.
Sul luogo dell'eccidio hanno commemorato i caduti anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il presidente del Senato Pietro Grasso.
Presenti inoltre il comandante generale dell'Arma dei carabinieri Tullio Del Sette, il prefetto di Roma Franco Gabrielli ed il questore della città Nicolò D'Angelo.
16/03/2016 Sito della Polizia di Stato.
Commento.
Non immaginate lo sgomento di quel momento.
Ma invece di scoraggiarci ci ha dato la forza per continuare.
Li abbiamo presi tutti.
Uno per uno.
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Roma: cerimonia in ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragi.
Questa mattina nell'aula di Montecitorio, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, si è svolta la cerimonia per il "Giorno della memoria" delle vittime del terrorismo e delle stragi.
L'evento si è aperto con l'inno nazionale a cui sono seguite le testimonianze di alcuni familiari di uomini dello Stato rimasti uccisi nel compiere il loro dovere.
Tra questi la testimonianza di Giorgio Bazzega, figlio di Sergio, maresciallo di pubblica sicurezza, ucciso a Sesto San Giovanni durante una perquisizione domiciliare nell'abitazione del brigatista rosso Walter Alasia. In quell'operazione del 15 dicembre 1976 rimase ucciso anche il vice questore Vittorio Padovani, sempre per mano dello stesso brigatista. Giorgio all'epoca aveva appena due anni e mezzo.
Per non dimenticare la città di Milano ha dedicato ai due poliziotti il "Giardino di via Stendhal".
Al termine della cerimonia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini e con il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, ha premiato le scuole vincitrici del concorso nazionale "Tracce di memoria".
09/05/2016 sito Polizia di Stato.. -
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Cremona: cerimonia in ricordo della vittima del dovere Stefano Villa.
Intitolata all'agente della Polizia di Stato Stefano Villa, Medaglia d'Oro al Valor Civile alla memoria, l'aula magna dell'istituto d'istruzione superiore Arcangelo Ghisleri di Cremona. Stefano Villa prima di entrare in polizia aveva frequentato proprio il Ghisleri.
La cerimonia è stata preceduta da un convegno sul tema: "Stefano Villa, una preziosa memoria su cui fondare il nostro futuro. Scuola e Polizia di Stato per un mondo più sicuro e consapevole" al quale hanno partecipato oltre alle autorità istituzionali, anche il padre di Villa, gli insegnanti e i suoi compagni di classe.
Entrato in polizia nel 1992, il 27 settembre 1995, durante un servizio presso il casello di Melegnano (Milano), Villa intervenne insieme ad un collega per impedire il compiersi di una rapina a mano armata; nel conflitto a fuoco con il rapinatore, il collega venne ferito gravemente mentre Stefano Villa perse purtroppo la vita.
Nell'Istituto scolastico sono stati inoltre organizzati una serie di incontri con gli studenti in cui è stato ricordato il sacrificio del giovane agente, preso ad esempio per affrontare i temi della legalità, del rispetto delle regole, del senso del dovere e dello spirito di sacrificio
Nel giardino antistante la scuola è stata collocata anche un'opera creata dal maestro Graziano Bertoldi.
10/05/2016 Sito della Polizia di Stato (cliccaci per le foto)
Stefano lo merita !.. -
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Esatto, Stefano lo merita. . -
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Celebrato, a Venezia, il 36° anniversario della morte del commissario Alfredo Albanese.
Il funzionario di polizia fu assassinato, il 12 maggio 1980, a Mestre da un commando delle Brigate Rosse.
Nei mesi che precedettero l’omicidio il giovane commissario capo stava indagando sulla morte di Sergio Gori, vice presidente della Montedison, ucciso a gennaio di quello stesso anno, dai terroristi.
L’omicidio avvenne nei pressi dell’abitazione del funzionario.
Alla cerimonia hanno presenziato la vedova signora Teresa Friggione ed il questore Angelo Sanna.
Una prima deposizione di una corona di alloro è avvenuta in questura poi, anche a Jesolo, sul cippo che ricorda il poliziotto che proprio a Jesolo aveva prestato servizio.
Come ogni anno, le celebrazioni sono state accompagnate anche da un torneo di calcio tra le rappresentanze delle Forze dell’ordine, intitolato al funzionario ucciso.
13/05/2016 Sito Polizia di Stato.
Ricordo quell'evento.
A quell'epoca ci ammazavano uno al giorno.. -
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Il ricordo del commissario Calabresi
Oggi si ricorda la morte del commissario di polizia Luigi Calabresi assassinato da un commando di terroristi il 17 maggio 1972.
L'omicidio avvenne per mano di appartenenti all'organizzazione di estrema sinistra Lotta Continua che riteneva il commissario responsabile della morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli. Quest'ultimo era stato fermato nel corso delle indagini per la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 ed era morto precipitando da una finestra della Questura di Milano.
Il processo per la morte di Pinelli dimostrò la totale estraneità del commissario che non si trovava nemmeno nella stanza dalla finestra della quale precipitò Giuseppe Pinelli. Anche quest'ultimo venne totalmente scagionato dalle accuse di coinvolgimento nell'attentato di piazza Fontana.
17/05/2016 Sito Polizia di Stato.. -
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Il 23 maggio 1992 alle 17.58, sull’autostrada A29, tra Palermo e Trapani nei pressi dello svincolo di Capaci, per l’esplosione telecomandata di 500kg di tritolo, nell'adempimento del proprio dovere di scorta ai Magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, sono morti:
ROCCO DICILLO (30 anni, agente scelto di Polizia)
ANTONIO MONTINARO (30 anni, assistente di Polizia)
VITO SCHIFANI (27 anni, agente di Polizia).
NON VI DIMENTICHEREMO MAI !!!.
Ragazzi.
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SalvatoreCal.
User deleted
Voglio ricordare Rosario Sannarico chiamaro anche Sasà, Ispettore della Polizia di Stato, Sub del CNES di La Spezia che è rimasto incastrato accidentalmente nel fiume Brenta, mentre era alla ricerca del corpo di Isabella Noventa, imprevisto che lo ha portato alla morte.
Lui è uno dei nostri eroi che dedica al lavoro passione e dedizione, un lavoro che seppur unico si rileva fatale.. -
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Si, malgrado le condizioni di sicurezza a dir poco pessime il grande Salvatore non curante dei pericoli si è immerso per cercare il cadavere della povera Noventa,ma un tragico incidente lo ha portato via, beffa delle beffe la segnalazione era infondata. . -
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Gli ho dedicato un mio Editoriale:
Vorrei ricordare una persona molto meno conosciuta all'opinione pubblica.
Un Collega:
Rosario Sanarico, ispettore superiore di 52 anni, non ce l'ha fatta; è morto mentre, in qualità di sommozzatore, nelle acque di una chiusa, cercava il corpo di una donna assassinata.
Rosario Sanarico, detto Sasà, il sub del Centro nautico di La Spezia è rimasto incastrato mentre perlustrava il fondale del fiume Brenta, in località Noventa Padovana (Padova), alla ricerca del corpo di Isabella Noventa.
Rosario, conosciutissimo e molto amato per la sua grande generosità e disponibilità con tutti, lascia la moglie e due figli: una ragazza di 26 anni e un bimbo di 7 anni.
"La Polizia di Stato piange un suo grande eroe ha detto il questore di Padova Gianfranco Bernabei. L'Ispettore Superiore Rosario Sanarico - ha proseguito il Questore - un gigante buono con esperienza trentennale si era offerto volontario con il suo consueto impegno e con la forte motivazione che lo contraddistingueva, per partecipare alle ricerche del cadavere di Isabella Noventa, alla guida dei suoi uomini del Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia. Un grande esempio di senso dello Stato e di dedizione al dovere che lo ha spinto a sacrificare la sua stessa vita. Siamo tutti stretti intorno alla moglie Antonella e ai figli Alessio e Annavera in questo momento di grande dolore".
Gli "uomini rana" della polizia si trovano spesso ad intervenire nelle situazioni più complicate che uno specchio d'acqua può presentare, dal più piccolo come un pozzo fino alle profondità del mare aperto. Oltre agli specchi d'acqua trasparenti i sommozzatori devono interagire in ambienti acquitrinosi, inquinati, al buio delle profondità, sotto strati di ghiaccio o in presenza di forti correnti.. -
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Rosario Berardi
Maresciallo del Corpo delle Guardie di P.S. Rosario Berardi, Medaglia d’Oro al Valor Civile e Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo. Rosario Berardi, nato a Bari nel 1926, venne ucciso a Torino il 10 marzo 1978 da un commando delle Brigate Rosse.
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PALERMO. Palermo oggi ricorda Paolo Borsellino, a 24 anni dalla strage di via D'Amelio in cui la mafia uccise il giudice e gli uomini della scorta. Tante le iniziative per non dimenticare.
A partire dalle 9, le attività del centro studi "Paolo Borsellino" e la Direzione generale per lo studente del ministero dell'Istruzione, intratterranno i più piccoli con laboratori e giochi.
Alle 9,45 alla caserma della polizia Lungaro, deposizione di una corona di fiori dal parte del capo della Polizia in occasione dell'anniversario della strage di via d'Amelio.
Alle 10 nell'Aula Magna della Corte d'Appello, un convegno per ricordare la figura di Paolo Borsellino organizzato dal'Anm e dalla Commissione parlamentare antimafia in occasione del 24/o anniversario della strage di Via D'Amelio. Partecipano Rosy Bindi, Gioacchino Natoli, Franco Roberti e Roberto Scarpinato e il segretario generale dell'Anm Francesco Minisci.
Poi, a partire dalle 15, sul palco di via D'Amelio gli interventi organizzati dalle Agende rosse, con il magistrato Leonardo Guarnotta, Giuseppe Costanza (superstite della strage di Capaci), Antonio Vullo (autista di Paolo Borsellino, sopravvissuto alla strage) e Giuseppe Giordano (già ispettore Dia). A seguire gli interventi di esponenti della società civile: da Luigi Lombardo del Siap, a Gregorio Porcaro di Libera, e ancora Giovanni Impastato, Angela Manca mamma di Attilio, le poetesse Lina La Mattina e Marilena Monti.
Alle 20 la biciclettata che partirà da via D'Amelio fino a via della Vetriera, dove ha sede la "casa di Paolo Borsellino" il centro di aggregazione a cui ha lavorato il fratello del giudice, Salvatore e dove ieri si è svolta una preghiera interreligiosa con il sindaco, Leoluca Orlando che ha donato una copia della Torah, una del Corano e una dell'Itinerarium Rosaliae. Al ritorno, in via D'Amelio, la proiezione del film "Era d'estate" di Fiorella Infascelli.
Alle 20.30 da piazza Vittorio Veneto partirà la tradizionale fiaccolata promossa da "Comunità '92" (coordinamento che unisce le varie anime della destra siciliana) e "Forum XIX Luglio" e che si concluderà in via D'Amelio, con alcuni rappresentanti dei Comuni di Palermo, Vittoria e Caltagirone incentrata sul tema "Esempi non parole".
Intanto, dopo undici processi la verità su quel terribile attentato è ancora lontana. Smontato il teorema fondato sul falso pentito Vincenzo Scarantino, gestito dal pool degli investigatori dell'ex questore Arnaldo La Barbera, il nuovo corso giudiziario sulla strage è ora ispirato dalle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza dalle quali sono scaturite due svolte. Una è quella che ha portato alla revisione del processo a sette personaggi già condannati all'ergastolo. E l'altra è quella che ha innescato un processo quater a carico dei boss Salvo Madonia e Vittorio Tutino e dei pentiti taroccati Vincenzo Scarantino, Francesco Andriotta e Calogero Pulci.
L'irruzione di nuove figure criminali ha certamente consolidato la matrice operativa mafiosa, mettendo ognuno al posto giusto, ma ha alzato nuove ombre sulle strategie e sugli obiettivi di chi ha guidato la macchina investigativa. E proprio su questo fronte la verità, che sembrava vicina, si è di nuovo allontanata dopo l'archiviazione delle posizioni di tre uomini-chiave del pool come Salvatore La Barbera, Vincenzo Ricciardi e Mario Bo. Tutto questo accadeva mentre al processo-quater si aprivano nuovi spiragli e un vero e proprio giallo su contrasti, rivalità e manipolazioni che hanno tanto indignato Lucia Borsellino da farle dire: "Mio padre è stato ucciso due volte".
Sito Giornale di Sicilia.
Se siete sul posto...Partecipate !.
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Onore ai nostri caduti |
