Nazionale Italiana

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    Italia, altri guai per Mancini: Bastoni, Calabria e Biraghi lasciano il ritiro
    I difensori dell'Inter, del Milan e della Fiorentina salteranno la decisiva gara di lunedì contro l'Irlanda del Nord. Convocato Zappacosta

    Dopo l'1-1 dell'Olimpico contro la Svizzera, l'Italia di Roberto Mancini si gioca tutto nella sfida di lunedì a Belfast contro l'Irlanda del Nord. Al momento azzurri ed elvetici sono a pari punti (15), con la differenza reti che al momento sorride ai campioni d'Europa.

    Bastoni lascia il ritiro dell'Italia

    Per il match decisivo il Ct dovrà fare a meno anche di Alessandro Bastoni - Mancini ha anche dovuto fare i conti con i forfait di Immobile, Verratti e Chiellini nel match di venerdì contro la Svizzera -. Il difensore dell'Inter, che aveva accusato un problema agli adduttori nel derby, non è nemmeno andato in panchina all'Olimpico ed è indisponibile per la gara contro l'Irlanda del Nord, pertanto ha lasciato il ritiro azzurro. Il difensore torna dunque ad Appiano Gentile. Domenica l'Inter di Simone Inzaghi sfiderà il Napoli capolista.

    Mancini convoca Zappacosta: Calabria e Biraghi out!

    Il Ct ha dovuto convocare in extremis il difensore dell'Atalanta Davide Zappacosta dopo i forfait di Davide Calabria e Cristiano Biraghi che lasceranno il ritiro. Per il rossonero una sofferenza muscolare al polpaccio destro, motivi personali invece per il collega di reparto della Fiorentina.

    Corriere dello Sport 13/11/2021
     
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    Under21: Irlanda-Italia 0-2
    In gol a Dublino Lucca e Cancellieri

    L'Italia under 21 ha sconfitto 2-0 l'Irlanda a Dublino in un incontro valido per le qualificazioni all'Europeo 2023.

    Le reti degli azzurrini sono state realizzate da Lucca nel primo tempo e da Cancellieri al 90', su assist dello stesso Lucca.

    Nella classifica del gruppo F, l'Italia è seconda a un punto dalla Svezia (che oggi ha battuto 4-0 la Bosnia) ma con una partita in meno.

    Ansa 13/11/2021 :clapping.gif:
     
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    Azzurri, Mancini: 'Non giochiamo con l'ansia come con la Svizzera'
    'Barella e' ok, Tonali puo' giocare dal 1''

    "Contro la Svizzera abbiamo sofferto un po' l'ansia: domani, contro l'Irlanda del Nord ci sara' pressione ma dobbiamo evitare l'ansia".

    L'Italia di Roberto Mancini e' arrivata ai 90' decisivi per qualificarsi ai Mondiali direttamente, evitando i play off, e il ct individua nella componente psicologica la prima motivazione delle difficolta'. "Barella e' recuperato - ha detto Mancini nella flash interwiew esclusiva Rai - sta anche meglio che con la Svizzera. Tonali? E' cresciuto molto, potrebbe giocare dall'inizio". Infine le scelte d'attacco.

    "Non e' importante se gioca un falso o un vero nove: conta la mentalita'".

    "All'Europeo eravamo un gruppo con uno spirito particolare: dobbiamo ritrovarlo", ha detto Leonardo Bonucci, capitano azzurro, nella conferenza della vigilia di Irlanda del Nord-Italia, a Belfast. "Nessuno potra' cancellare quel che ha fatto questa squadra magnifica - ha aggiunto il difensore - ma dobbiamo ritrovare quell'equilibrio, quella spensieratezza, quella voglia di aiutarci. E farlo all'ennesima potenza". Quanto ai rigoristi, "non saro' il primo domani: tutto rimane come prima, poi in caso vedremo..".

    Ansa 14/11/2021
     
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    Irlanda del Nord-Italia ore 20.45: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming
    Gli azzurri di Roberto Mancini si giocano la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.
    Ecco le combinazioni per allontanare lo spettro dello spareggio

    BELFAST (IRLANDA DEL NORD) - Dopo l'1-1 di venerdì all'Olimpico contro la Svizzera, l'Italia di Roberto Mancini si gioca la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 nell'ultimo turno contro l'Irlanda del Nord. Squadre in campo alle 20.45 al Windsor Park di Belfast. Attualmente la classifica vede azzurri ed elvetici in vetta con 15 punti, ma la differenza reti, prima discriminante per decretare la squadra qualificata nel caso in cui entrambe le formazioni chiudano con lo stesso punteggio, al momento premia i campioni d'Europa (+11 per l'Italia, +9 per la Svizzera). In caso di differenza reti pari si guarderà ai gol segnati. Qualora anche questa vedesse azzurri ed elvetici in parità, la Nazionale di Mancini sarebbe costretta allo spareggio per via del vantaggio della Svizzera negli scontri diretti (0-0 a Basilea, e 1-1 a Roma). L'Italia ha perso soltanto una delle 10 sfide contro l'Irlanda del Nord (1-2 nelle qualificazioni al Mondiale 1958, giocata proprio a Belfast) - completano sette successi degli Azzurri e due pareggi.

    Come vedere Irlanda del Nord-Italia in tv e in streaming

    Irlanda del Nord-Italia, gara valida per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022, è in programma alle ore 20.45 al Windsor Park di Belfast e sarà visibile in esclusiva in diretta su Rai 1.
    Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Rai Play.

    Irlanda del Nord-Italia: le probabili formazioni

    IRLANDA DEL NORD (3-5-2): Peacock-Farrell; McNair, J. Evans, Cathcart; Dallas, McCann, Davis, Saville, Ferguson; Washington, Magennis.
    Ct: Baraclough.

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Tonali; Berardi, Insigne, Chiesa.
    Ct: Mancini.

    ARBITRO: Kovacs (Romania).

    Corriere dello Sport 15/11/2021
     
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    Italia, giustamente rimandati
    Meritiamo gli esami di riparazione. Il campo ci ha rimandato in coraggio e lucidità, prima che in qualità tecnica: è proprio in personalità che siamo risultati largamente insufficienti. E non soltanto in Irlanda del Nord dove abbiamo sbattuto addosso a una squadra di serie B: soprattutto i due confronti con la Svizzera e quello con la Bulgaria ci hanno riportato indietro di parecchi mesi. Purtroppo non siamo stati in grado di sfruttare l’entusiasmo creato dalla conquista del titolo europeo: forse qualcuno ha peccato di presunzione, ritenendosi più forte di quello che era e che in realtà è.

    Siamo appesi a un filo, ora. Il filo della speranza di trovare da qui a marzo ciò che ci è mancato in questo grigissimo autunno. Per delusione, si possono istruire tutti i processi immaginabili, ma è una pratica che non ha molto senso, non portando a qualcosa di buono: l’atteggiamento più maturo, in situazioni come quella che la nostra Nazionale e il nostro calcio stanno vivendo, deve condurre alla consapevolezza dei limiti e dei particolari da correggere. È il momento di scegliere con coraggio, appunto. Proprio l’intraprendenza, il coraggio nelle scelte è mancato per tutto il primo tempo, frazione durante la quale abbiamo giocato a pallanuoto facendo circolare il pallone con insistenza e lentezza solo per linee orizzontali e tentando occasionalmente l’”imbucata”, peraltro quasi sempre imprecisa.

    È sparito Jorginho che si è limitato all’azione di raccordo ed è stato naturale pensare che fosse ancora condizionato dall’errore dell’Olimpico. Insigne e Barella non hanno fatto nulla di segnalabile, Berardi ha provato a combinare qualcosa di discreto, ma non è andato oltre le intenzioni. Chiesa è lo stesso delle ultime prestazioni con la Juve.

    Non sappiamo più segnare, poi, il pareggio è diventato la nostra condizione abituale, e non è più tollerabile rimproverare a Immobile di non riuscire a buttarla dentro quando l’asticella si alza. O lui o niente. Il volto di Mancini, inquadrato spesso dalle telecamere, trasmetteva insoddisfazione e sfiducia.

    Nulla di quello che aveva preparato stava riuscendo: la costruzione a tre, con Di Lorenzo altissimo e Berardi sul centrodestra per creare superiorità risultava prevedibile e controllabile proprio perché al momento di stringere, ovvero del passaggio liberatorio, nessun centrocampista si assumeva il compito di tentare.

    Le sostituzioni sono risultate utili come un congelatore nel deserto. Secondi in un girone a cinque elementare. Ma anche le cose elementari ormai non ci riescono più. Non possiamo permetterci di saltare il secondo Mondiale di fila, una quaresima di otto anni sarebbe una disgrazia sportiva e sociale. Solo chi si sente in grado di portarci in Qatar può far parte della Nazionale del nuovo miracolo italiano e mentre lo scrivo ripenso a come ci sentivamo l’estate scorsa. Il nostro tempo lontano. Cento anni fa, il 16 novembre del ‘21, nasceva Mondino Fabbri, l’uomo della prima Corea. La seconda l’ha firmata Ventura. La terza non voglio nemmeno immaginarla.


    ***********

    Pagelle Italia, che disastro: solo due sufficienze!
    Il pareggio a reti bianche di Belfast condanna gli azzurri ai playoff: Bonucci quasi allo scadere evita la beffa

    Serata da dimenticare per l’Italia a Belfast: il pareggio senza reti con l’Irlanda del Nord costringerà Mancini a giocarsi la qualificazione al prossimo Mondiale ai playoff di marzo. Ecco i voti del Corriere dello Sport-Stadio in edicola stamattina, si salvano solo Bonucci e Cristante

    Donnarumma 5,5

    Di Lorenzo 5,5

    Bonucci 6,5

    Acerbi 5

    Emerson Palmieri 5

    Corriere dello Sport 16/11/2021
     
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    Balotelli: "Se Mancini mi chiamasse in Nazionale andrei anche a piedi"
    Supermario si candida per tornare a vestire la maglia dell'Italia: "Con il Ct ho un ottimo rapporto. Ora mi sento bene dopo gli ultimi due anni e mezzo"

    La mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di Qatar 2022 attraverso i gironi ha aperto il dibattito circa la sterilità del reparto offensivo. L'assenza di Immobile nelle sfide contro Svizzera e Irlanda del Nord ha acuito la leggerezza dell'attacco azzurro. A candidarsi per un ritorno è Mario Balotelli che, protagonista della puntata del canale Twitch OCW Sport, ha lanciato un messaggio molto chiaro: "Ora mi sento bene dopo gli ultimi due anni e mezzo. Sono pronto per tornare in Nazionale. Sarebbe un sogno, andrei a piedi dalla Turchia pur di essere chiamato a marzo".

    Balotelli si candida per tornare in Nazionale

    Assoluto protagonista dell'Europeo 2012 con Prandelli, Supermario, oggi all'Adana Demirspor, ha giocato la sua ultima partita con l'Italia il 7 settembre 2018 contro la Polonia in Nations League. A oltre tre anni di distanza, Balotelli si dice pronto a tornare protagonista: "Potevo andar in Cina, Mancini mi ha fatto cambiare idea - confessa -. Con Mancini ho un ottimo rapporto, l'ho sempre avuto. Lui mi ha detto con chiarezza quello che vuole da me per tornare in azzurro. Se io sto bene perché non dovrebbe convocarmi?". Balotelli ha anche raccontato del suo impegno nel sociale e della costruzione di un pozzo in Africa: da tempo l'ex Inter e Milan sostiene l'associazione "We Africa to red earth" e, grazie a una sua donazione, è possibile portare acqua in un villaggio del Burkina Faso.

    Corriere dello Sport 18/11/2021 :busted_blue.gif:
     
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    Mondiali 2022, l'Italia ai Playoff pesca la Macedonia. Poi eventuale finale con il Portogallo di CR7
    A Zurigo il sorteggio per gli spareggi di marzo: la Nazionale era testa di serie

    L'Italia ha pescato la Macedonia nei Playoff per i Mondiali del 2022 in Qatar. Il sorteggio di Zurigo ha inserito gli azzurri nel gruppo con il Portogallo. In caso di eventuale finale, quindi, l'Italia campione d'Europa dovrà vedersela contro Cristiano Ronaldo, che nella prima sfida affronta la Turchia.

    «Sorteggio molto difficile», ha commentato a caldo il ct Roberto Mancini.

    Gli accoppiamenti. Scozia-Ucraina e Galles-Austia gli accoppiamenti del primo gruppo. Russia-Polonia e Svezia-Repubblica Ceca nel secondo.

    Il sorteggio di Zurigo

    Alle 17 l'Italia del ct Mancini ha scoperto gli avversari che dovrà affrontare per strappare il pass per Qatar 2022. A Zurigo il sorteggio ha tracciato la via del cammino che attende l'Italia negli spareggi da dentro o fuori per qualificarsi al Mondiale. Gli avversari si sfideranno nei playoff del 24 e 25 e, poi tutti si augurano, anche del 28 e 29 marzo.

    Il sorteggio, poi, assegnerà le squadre della seconda fascia agli accoppiamenti delle semifinali una alla volta. La prima squadra sorteggiata dall’Urna 2 occuperà la posizione di squadra in trasferta nella semifinale 1, la seconda sorteggiata nella semifinale 2 e così via fino a quando non verranno determinati tutti gli accoppiamenti delle semifinali. Le semifinali 1 e 2 vanno al percorso A degli spareggi, le semifinali 3 e 4 al percorso B e le semifinali 5 e 6 al percorso C. Per determinare chi tra le vincitrici delle semifinali giocherà in casa la finale, verrà effettuato un sorteggio aggiuntivo per ogni percorso

    Ci sono comunque delle restrizioni, tra cui il divieto di scontro tra alcune squadre comporterà ad esempio che Ucraina e Russia non potranno essere accoppiate tramite sorteggio. L’Italia, che giocherà la prima partita in casa, ha già scelto l’Olimpico di Roma come sede della gara, spera di poter giocare nella Capitale anche la finale.

    «Avere la possibilità di giocare entrambe le partite in casa sarebbe meglio, se il sorteggio ci darà una mano vorremmo giocare entrambe le gare in un’unica sede - ha commentato Gabriele Gravina - Sono tutte squadre che vanno affrontate, i playoff sono sempre insidiosi, le conosciamo le difficoltà e le insidie. Ma le dobbiamo vivere con serenità riscoprendo il senso della nostra forza. L’insidia maggiore? Sulla carta certamente il Portogallo». Ma per affrontarlo, se sarà sorteggiato nello stesso percorso, gli azzurri di Mancini dovranno comunque vincere la semifinale: tutte partite “secche” con tempi supplementari ed eventuali rigori.

    Leggo .it 26/11/2021
     
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    Mancini: "Balotelli non è la mossa della disperazione"

    "Mario? Mi ha dato dei soldi... Scamacca può essere titolare, Zaniolo mezz'ala d'attacco. Insigne via da Napoli? C'è tempo...": così il ct azzurro in conferenza.

    Mancini: "Balotelli non è la mossa della disperazione"

    FIRENZE - "Prima di partire volevo ringraziare i club che ci hanno dato la possibilità di avere i ragazzi qui, non era una data Fifa e quindi grazie per la disponibilità. È uno stage giusto visti gli ultimi mesi, dobbiamo valutare tante situazioni e quella di Mario Balotelli rientra tra queste. Carta della disperazione? Se è come quella prima degli Europei va bene, quando siamo disperati diamo il meglio, ma non è questa la situazione". La conferenza stampa del ct della Nazionale italiana Roberto Mancini inaugura il raduno azzurro a Coverciano. Nessun incontro ufficiale in programma, solo uno stage con vecchi e nuovi elementi per cementare e puntellare il gruppo che - presumibilmente - si giocherà l'accesso ai Mondiali di Qatar2022 con il Portogallo di Cristiano Ronaldo: "Non sono tanti giorni, ma pensavo fosse giusto valutare giocatori che non venivano da noi da tempo o sono stati infortunati. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti per chi ha ancora l'età, se ci sono giocatori che possono aiutarci siamo felici".

    Mancini su Balotelli

    "A livello tecnico Mario è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente, l'abbiamo perso un po' di vista, vederlo dal vivo può essere utile. Un giocatore deve sapersi integrare IN un gruppo già costruito e che ha lavorato benissimo, per noi questo diventa fondamentale. Non è solo il caso di Mario. Credo che due allenamenti, anche se non sono tanti, possono servire per avere una valutazione. Cosa mi ha promesso Balotelli? Dei soldi...", afferma scherzando il ct.
    Mancini su Insigne

    "Non so cosa farà Lorenzo. Noi abbiamo le gare di marzo e lui è ancora qui, non vedo problemi. E nemmeno per quelle di giugno. Poi ci sarà una finestra a settembre e poi eventualmente i Mondiali. Parlarne adesso mi sembra presto".
    Mancini su Sensi

    "Le valutazioni di questi due giorni sono anche queste. È importante e ha grandi qualità, quando ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Questo serve anche a lui".

    Mancini su Scamacca

    "Noi abbiamo sempre creduto in lui. Ha qualità tecniche e fisiche, dipende da lui. Ora sta anche facendo gol con continuità e questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che possa giocare. Dipenderà anche dalla condizione dei giocatori a marzo".
    Mancini su Zaniolo

    "Per me è una grande mezz'ala d'attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezz'ala d'attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva".

    Mancini sui play-off Mondiali

    "La possibilità che la giornata di campionato prima degli spareggi venga spostata? Non saprei, più giorni abbiamo e meglio è, ma non so come sarà la situazione a marzo. Oggi non vedo pressione, magari ci sarà una settimana prima e qualcuno inizierà a pensarci, ma è normale. Una sana pressione fa bene. D'altronde avremmo fatto a meno di giocare gli spareggi, ma ci siamo". Poi una battuta sull'elezione del presidente della Repubblica: "Sono già in difficoltà loro... Spero che sia una persona al di sopra delle parti e si prenda cura di tutti i cittadini".

    Corriere dello Sport 26/01/2022
     
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    Italia, i convocati di Mancini per i play-off Mondiali: ci sono Luiz Felipe e Joao Pedro

    Il ct della Nazionale ha chiamato 33 calciatori per i match di qualificazione a Qatar2022 con Macedonia del Nord ed, eventualmente, Portogallo (o Turchia)

    FIRENZE - Mancini ha diramato la lista dei convocati per i play-off di qualificazione ai prossimi Mondiali di Qatar2022 con la Macedonia del Nord, in programma allo stadio Barbera di Palermo il 24 marzo ed, eventualmente, con la vincente di Portogallo-Turchia. Presenti nell'elenco del ct azzurro gli oriundi Luiz Felipe e Joao Pedro, out invece Mario Balotelli. Di seguito la lista completa.
    Play-off Mondiali, i convocati di Mancini

    Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Pierluigi Gollini (Tottenham), Salvatore Sirigu (Genoa);

    Difensori: Francesco Acerbi (Lazio), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri (Lione), Alessandro Florenzi (Milan), Luiz Felipe (Lazio), Gianluca Mancini (Roma);

    Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Atalanta), Stefano Sensi (Sampdoria), Sandro Tonali (Milan), Marco Verratti (Paris Saint Germain);

    Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Domenico Berardi (Sassuolo), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Joao Pedro (Cagliari), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo) Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma).

    Corriere dello Sport 18/03/2022
     
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    Italia, Conte nella 'Hall of Fame': "Dobbiamo andare ai Mondiali"
    All'attuale allenatore del Tottenham il riconoscimento già assegnato al commissario tecnico Mancini e agli ex ct azzurri Sacchi, Trapattoni e Lippi: "Un grande orgoglio"

    COVERCIANO (FIRENZE) - "Questo premio è motivo di orgoglio, una grande soddisfazione. Significa affiancare personaggi che hanno fatto la storia del nostro calcio". Così Antonio Conte commenta il suo ingresso nella categoria 'Allenatore' della 'Hall of Fame' del calcio italiano, quinto ct azzurro dopo Arrigo Sacchi, Giovanni Trapattoni, Marcello Lippi e l'attuale commissario tecnico Roberto Mancini. Un 'ritorno in famiglia' per un tecnico carismatico che in azzurro ha raccolto vittorie sia in campo che in panchina. Cinque scudetti vinti, oltre ai trofei internazionali quali la Coppa Uefa, la Champions League e la Coppa Intertoto, vicecampione del mondo nel 1994 e vicecampione d'Europa nel 2000 con la maglia azzurra la sua carriera da calciatore. Nelle vesti di allenatore ha raggiunto due promozioni in serie A sulla panchina del Bari e su quella del Siena, con la Juve tra il 2011 e il 2014 si è confermato campione d'Italia per tre stagioni consecutive, oltre ad avere vinto due Supercoppe italiane; quindi con il Chelsea ha trionfato nella Premier League e nella FA Cup e con l'Inter si è laureato campione d'Italia. Ma non dimentichiamo i due anni da ct sulla panchina azzurra, quando ha guidato l'Italia fino ai quarti di finale dell'Europeo 2016.
    "Coverciano è casa mia"

    La giuria della 'Hall of Fame' ha scelto di premiare Conte come allenatore, ma avrebbe potuto tranquillamente essere inserito nella categoria 'Giocatori' visti gli innumerevoli trofei nella sua bacheca. "Penso - spiega Conte - che alla fine il riconoscimento sia stato dato considerando entrambe le mie carriere, sia quella di calciatore che quella da allenatore, anche perché in tutti e due i casi ho avuto un percorso importante, con la fortuna e la bravura di vincere praticamente tutto quello che c'era da vincere. Purtroppo è mancato solo qualcosa con la Nazionale, considerando che sono stato vice campione del mondo e d'Europa. Da allenatore sto cercando di ripercorrere lo stesso percorso importante". Ed è proprio la maglia azzurra indossata a Usa 94 con il numero 15 sulle spalle il cimelio che l'ex ct ha consegnato al Museo del Calcio. A Coverciano, la casa dell'Italia, Conte ha vissuto momenti indimenticabili. "Entrare qui - conferma - è sempre una grandissima emozione. Da quando arrivi al cancello, il centro tecnico suscita emozioni forti, soprattutto perché ci ho vissuto prima da calciatore, ma anche e soprattutto da Ct della Nazionale, che è un'emozione unica. Coverciano per me è stata e sarà sempre casa mia".
    "Grazie a Fascetti e Mazzone"

    A maggio, quando si celebreranno due edizioni della 'Hall of Fame' a causa del rinvio dello scorso anno per il Covid, sarà premiato insieme a Carlo Mazzone, che a Lecce lo lanciò definitivamente dopo l'esordio con Eugenio Fascetti. "Ho sempre detto che nella mia carriera ho avuto la fortuna di avere allenatori che hanno vinto tanto, come Trapattoni, Sacchi, Ancelotti e Zoff. Ma al tempo stesso ho sempre ricordato due allenatori per me fondamentali, uno è Fascetti e l'altro proprio Mazzone. Sono stati loro due a forgiarmi nel momento più importante della carriera di un calciatore, quando sei giovane e hai bisogno di bastone e carota. Non finirò mai di ringraziare queste due persone, sono stati entrambi fondamentali per diventare quello che sono diventato".

    Conte su Kulusevski e Bentancur: "Abituati alle pressioni"

    "Pirlo, Buffon e Del Piero decisivi"

    Tra i calciatori invece ci saranno Andrea Pirlo, che Conte ha allenato in Nazionale e alla Juve, e Alessandro Nesta, compagno di squadra in azzurro. "Pirlo - racconta il tecnico salentino - è una delle poche persone del mondo del calcio con la quale, quando c'è la possibilità di stare insieme, condivido diversi momenti, anche con le rispettive famiglie. È una persona eccezionale, è stato un piacere essere stato suo allenatore in un periodo in cui qualcuno pensava che la sua carriera fosse ormai al capolinea, quando è andato via dal Milan. È stato uno di quelli che più mi ha aiutato, insieme a Buffon e Del Piero, nell'impresa di portare un gruppo di ragazzi giovani a vincere il primo scudetto e aprire un ciclo di vittorie alla Juventus. Con Nesta - prosegue Conte - ricordo con grande piacere l'esperienza vissuta insieme in Nazionale, è un bravissimo ragazzo oltre ad essere stato uno dei più forti difensori che l'Italia abbia mai avuto". E poi Lele Oriali: "Ho avuto il piacere di conoscerlo solo quando sono arrivato in Nazionale, successivamente abbiamo vissuto insieme due anni fantastici all'Inter, culminati con lo scudetto. Mi ha aiutato tanto in entrambe le situazioni, è una persona che riesce a dare sempre un valore aggiunto al team, soprattutto all'allenatore, è un grande lavoratore e un uomo di cui puoi fidarti, uno che antepone sempre gli interessi del club o nel caso della Nazionale ai propri, uno che si dedica totalmente al gruppo. Siamo molto simili e c'è grande stima tra noi, anche con lui quando c'è la possibilità ci frequentiamo fuori dal campo, con le famiglie".

    "L'Italia deve andare ai Mondiali"

    Proprio la Nazionale in questi giorni si trova a Coverciano per preparare i playoff, il messaggio di Conte per gli azzurri è quello di un ex calciatore e di un ex ct che non ha mai dimenticato il suo amore per l'Italia. "Sicuramente non siamo stati fortunati, sia nel girone che nel sorteggio. Però siamo l'Italia e sappiamo benissimo cosa fare, siamo noi i Campioni d'Europa, non dimentichiamolo. Certo, non sarà semplice, perché le due squadre più forti tra quelle finite ai playoff sono proprio Italia e Portogallo, però - conclude Conte - ritengo che abbiamo le carte in regola per andare ai Mondiali. Dobbiamo andare ai Mondiali".

    Corrriere dello Sport 22/03/2022

    Prossima partita dell'Italia è contro la Macedonia a Palermo il 24/03/2022
     
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    Verratti: "L'Italia è abituata alle pressioni. E i portoghesi già ci temono"
    Il centrocampista del Psg in conferenza stampa a Coverciano per preparare i Playoff Mondiali: "Il match più importante è quello con la Macedonia"

    COVERCIANO - In conferenza stampa nel ritiro di Coverciano, dove la Nazionale sta preparando la semifinale play-off per i mondiali di 'Qatar 2022' in programma giovedì a Palermo contro la Macedonia, ha parlato il centrocampista del Psg Marco Verratti: "Ci aspettano due partite importantissime, ma bisogna essere fiduciosi, pensare al campo, non a quello che ci aspetta. Dobbiamo farlo con entusiasmo, allegria e aiutandoci l'uno con l'altro per vincere entrambe le gare. La prima delle due sarà la più difficile. Così come all'Europeo serviranno entusiasmo e allegria per arrivare lontano. Siamo qui, siamo pronti, ci alleniamo alla grande perché sappiamo che ci aspetta una grande partita".

    I compagni portoghesi

    Verratti non teme che la pressione possa compromettere la prestazione: "Siamo abituati a giocare con questa pressione, è un momento professionale importantissimo, non possiamo permetterci di restare fuori dal Mondiale, ma l'unica cosa che conosco affinché ciò non accada è lavorare. Sono convinto che faremo una grande partita. Alcuni miei compagni di squadra sono portoghesi e ci temono un po' per quello che abbiamo fatto e per quello che siamo. Con il club non viviamo un grande momento perché abbiamo obiettivi diversi. Dispiace per l'eliminazione con il Real Madrid, ma ora pensiamo solo alla Nazionale e ci alleniamo al meglio perché tutti vogliamo andare al Mondiale".

    Pronti per le sfide

    Poi ha parlato della mancata qualificazione ai Mondiali di 4 anni fa: "Penso che i momenti difficili della vita rimangano sempre, dalle sconfitte rimane qualcosa, sappiamo che dobbiamo dare di più affinché non accada più. Sappiamo che tutto dipende da noi, pensiamo a fare una grande partita. Le grandi sconfitte, come le grandi vittorie, rimangono sempre nel nostro cuore. Rispetto alla gara contro la Svezia c'è un clima diverso, vorremmo giocare già adesso per dimostrare che ci siamo. All'Europeo abbiamo sempre dimostrato che tutti siamo importanti. In queste partite non conta chi gioca, chi fa gol o chi fa un assist. È importante il gruppo. Le scelte spetteranno al mister che ha dimostrato già le sue capacità".

    Corriere dello Sport 22/03/2022
     
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    Verratti: 'Abbiamo il dovere portare Italia in Qatar'
    L'azzurro: 'Il clima è diverso rispetto allo spareggio del 2017. Ci sono più entusiasmo e consapevolezza'

    ''Abbiamo un grande dovere, portare l'Italia dove merita, non possiamo permetterci di restare fuori dal Mondiale''.

    Così Marco Verratti a due giorni dal primo decisivo playoff giovedì a Palermo contro la Macedonia del Nord.' 'Rispetto allo spareggio fallito nel 2017 contro la Svezia il clima è diverso, ci sono più entusiasmo e consapevolezza - ha aggiunto il centrocampista dal ritiro di Coverciano - per questo, anche se la pressione è forte e abbiamo tanto da perdere, c'è grande fiducia, siamo una bella squadra, siamo campioni d'Europa, abbiamo un grande allenatore, uno stile di gioco e sappiamo lottare e soffrire''.

    Ansa 22/03/2022
     
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    Italia, i convocati contro la Macedonia del Nord: Zaniolo, Scamacca e Belotti in tribuna
    Il ct Roberto Mancini ha scelto i 23 azzurri per i playoff mondiali di questa sera

    PALERMO - Il ct Roberto Mancini ha scelto i 23 per la semifinale playoff contro la Macedonia del Nord, in programma questa sera alle ore 20:45 al Renzo Barbera di Palermo. In elenco figura anche Giorgio Chiellini, mentre sarà out come previsto Leonardo Bonucci. Rimane fuori, tra gli altri, Luiz Felipe, mentre l'altro possibile esordiente, Joao Pedro, è in lista. Fuori dai 23 anche Zaniolo, Belotti e Scamacca. Questa mattina gli azzurri hanno sostenuto la seduta di rifinitura al Tenente Onorato di Boccadifalco. L'unico dubbio di formazione riguarda l'impiego dal primo minuto proprio di Giorgio Chiellini: se il difensore della Juventus non dovesse essere tra i titolari, spazio per uno tra Mancini e Acerbi per affiancare Bastoni. Con Donnarumma tra i pali gli esterni saranno con tutta probabilità Florenzi ed Emerson. A centrocampo invece il trio Barella, Jorginho e Verratti (Manuel Locatelli è risultato negativo al tampone e già stasera raggiungerà il ritiro di Coverciano). In attacco Berardi, Immobile e Insigne.

    Italia, ecco i 23 convocati di Mancini

    Ecco i 23 con i relativi numeri di maglia:

    PORTIERI: 14 Alessio Cragno (Cagliari), 21 Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), 1 Salvatore Sirigu (Genoa);

    Difensori: 15 Francesco Acerbi (Lazio), 23 Alessandro Bastoni (Inter), 3 Giorgio Chiellini (Juventus), 2 Mattia De Sciglio (Juventus), 13 Emerson Palmieri (Lione), 16 Alessandro Florenzi (Milan), 19 Gianluca Mancini (Roma);

    Centrocampisti: 18 Nicolò Barella (Inter), 5 Bryan Cristante (Roma), 8 Jorginho (Chelsea), 7 Lorenzo Pellegrini (Roma), 12 Matteo Pessina (Atalanta), 4 Sandro Tonali (Milan), 6 Marco Verratti (Paris Saint Germain);

    Attaccanti: 11 Domenico Berardi (Sassuolo), 17 Ciro Immobile (Lazio), 10 Lorenzo Insigne (Napoli), 9 Joao Pedro (Cagliari), 20 Matteo Politano (Napoli), 22 Giacomo Raspadori (Sassuolo).

    Corriere dello Sport 24/03/2022
     
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    Italia, un'altra disfatta: è di nuovo fuori dal Mondiale !

    Gli azzurri perdono incredibilmente in casa contro la Macedonia del Nord e falliscono per la seconda volta di fila il Mondiale. Tante occasioni per la squadra di Mancini, che spreca troppo. Trajkovski decide nel finale

    L’11 luglio scorso festeggiavamo per le strade d’Italia la conquista di un Europeo incredibile. Otto mesi dopo le notti magiche si sono trasformate in un incubo. Altro che finale con il Portogallo: l’Italia perde in modo incredibile contro la Macedonia e per la seconda volta di fila vedrà un Mondiale dal salotto di casa. Un’eliminazione incredibile, talmente inattesa da risultare sbalorditiva. Un’Italia fiacca, confusionaria, poco cattiva, terribilmente fragile in avanti e capace di subire un gol nel finale da un’avversaria nettamente più debole. Un silenzio irreale ha avvolto Palermo, davanti ad un pubblico incredulo che finalmente ha potuto riempire al 100% gli spalti. Doveva essere una serata di festa, si è trasformata in un’altra Italia-Svezia. Anzi ancora peggio visto che a questa sfida ci arrivavamo da Campioni d’Europa in carica. Mancini alla vigilia aveva provato a rassicurare tutti: “Andremo al mondiale per vincerli”. Lo spettacolo in Qatar lo vedremo da spettatori. Una fastidiosa abitudine, ormai.

    Italia, tante occasioni fallite

    II primo tempo dell’Italia è tutto all’attacco, come da pronostico. I problemi sono due: da un lato la difesa della Macedonia che fa densità in area e non lascia spazi giocabili ad Immobile, l’altra è l’attacco azzurro che non riesce mai a finalizzare la qualità dello sviluppo dei centrocampisti. Il risultato è una partita che l’Italia cerca ripetutamente di sbloccare dalle fasce - con Insigne e Berardi tra i più attivi - senza però riuscirci. La voglia c’è ma mancano la lucidità e gli strappi dei giorni migliori. La stanchezza di alcuni giocatori cardine è un dato di fatto, a cominciare da Barella. Verratti prova a disegnare calcio ma i suoi compagni non lo seguono. Gli azzurri inanellano una serie importante di conclusioni ribattute sistematicamente dai difensori macedoni. L’Italia raccoglie anche nove calci d’angolo e sviluppa tantissimo gioco dalle fasce ma manca in modo evidente la precisione al momento di finalizzare come alla mezz’ora quando Berardi si divora la più clamorosa palla gol della partita. Dopo un rinvio rasoterra errato da parte del portiere macedone, l'attaccante del Sassuolo si ritrova la palla sul sinistro al limite dell’area ma non angola abbastanza, così da consentire l'intervento di Dimitrievski che rientra velocemente tra i pali salvando la sua squadra. L’incredibile occasione fallita da Berardi ha almeno il merito di scuotere gli azzurri che ci provano con Insigne dal limite e con Immobile da posizione defilata: entrambe le occasioni però non si concretizzano. La Macedonia resiste e ringrazia gli avversari, incapaci di sfruttare alcune evidenti imprecisioni in fase di uscita. Nel finale di primo tempo gli ospiti hanno anche una chance con Trajkovski che scalda i guantoni dell’attento Donnarumma. Il primo tempo finisce così senza gol realizzati e con tanti rimpianti per l’occasione fallita da Berardi.

    La beffa di Trajkovski arriva nel finale!

    Nella ripresa si riparte con gli stessi undici. L’Italia ricomincia da dove aveva finito, spingendo senza la dovuta lucidità e puntando spesso sull’imprevedibilità di Berardi troppo confusionario. C’è troppa lentezza e prevedibilità nella manovra. Verratti al 64’ innesca Berardi in area macedone ma la sua conclusione a colpo sicuro viene deviata in modo decisivo da Alioski in angolo. Mancini scuote la testa insoddisfatto e decide di togliere Insigne per inserire Raspadori. Gli attacchi azzurri si fanno sempre più confusi e permettono alla Macedonia una gestione difensiva più serena. Al 77’ è l’ora di Tonali e Pellegrini per Immobile e Barella. L’Italia si ritrova con Pellegrini e Raspadori in avanti. I nuovi entrati hanno subito due occasioni ma non hanno la necessaria cattiveria per infilare il vantaggio. Il pubblico del Barbera prova a spingere gli uomini di Mancini che continuano però ad avere enormi difficoltà a costruire palle gol importanti. Nel finale c’è spazio anche per Joao Pedro e per Chiellini al posto dello stravolto Berardi e dell’acciaccato Mancini. I supplementari sembrano ormai alla porta quando al 91’ arriva la più clamorosa delle beffe. Da un rilancio senza pretese della difesa macedone è Trajkovski a controllare la palla col petto all'altezza della trequarti avversaria e a scaricare verso Donnarumma un destro angolato e imparabile che si infila nell'angolino destro. E’ il vantaggio più incredibile che gela gli azzurri e li getta all’inferno. C’è giusto il tempo di vedere un goffo tentativo finale di Joao Pedro prima del triplice fischio che sancisce l’ennesima disfatta azzurra: per la seconda volta di fila l’Italia vedrà un Mondiale di calcio in tv.

    Corriere dello Sport 25/03/2022 :o: :wacko: >_<
     
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    Panchina Italia, si punta su Mancini ma in caso di addio sono pronti due nomi
    Il presidente Gravina blinda l'attuale ct che però ora dovrà riflettere sul suo futuro. Qualora si arrivasse ai saluti, le opzioni sono Cannavaro, Gattuso e Lippi dt

    «Il progetto Mancini va avanti. Sono pronto alle critiche. Ma non c’è spiraglio per altri scenari. Anche politici». Nella notte più buia, Gravina con accanto un Mancini colpito a fondo, cerca la sua via di uscita. Sapendo che in questo momento il tecnico sta vacillando nelle sue convinzioni, la propone al movimento. Ma non sarà semplice attuarla. A partire da quello che il ct campione d’Europa ma caduto in una partita imperdibile, deciderà di fare nei prossimi giorni. Il paradosso di questi play off ci manda adesso a Konya, contro la Turchia, martedì prossimo, nella più assurda delle gare di spareggio senza valore, con la testa di tutti nel pallone. Giorni febbrili, nei quali in via Allegri dovranno essere pronti anche mettere in atto un piano B. Il contratto di Mancini, scadenza giugno 2024, rinnovato prima dell’Europeo, in questo momento è una delle soluzioni sul tavolo.

    Le eventuali alternative a Mancini in caso di addio alla Nazionale

    Le dimissioni manciniane sono però una possibilità. Gravina cercherà di capire se il tecnico è disposto a continuare con convinzione. In caso contrario, le piste da battere non sono molte.
    Il 2 giugno si gioca a Londra Italia-Argentina, rinata coppa intercontinentale per nazioni. Occorrono risposte rapide. La principale alternativa potrebbe portare a Fabio Cannavaro (più di Rino Gattuso), ricordando l’opzione mai scaduta nei confronti di Marcello Lippi dt. Futuribili azzardati e troppo anticipati, forse. Ma mai come in questo momento serve uno sforzo di realismo.

    Corriere dello Sport 25/03/2022
     
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