REPARTO PREVENZIONE CRIMINE

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    Reparti Prevenzione Crimine, le modalità d'impiego

    Stamani si è svolta al Dipartimento della P.S. la riunione relativa all’organizzazione e alle modalità di impiego dei Reparti Prevenzione Crimine. Presenti il Prefetto Dr. Vittorio Rizzi Direttore della Direzione Centrale Anticrimine, il Prefetto Dispensa Direttore Affari Generali e il Direttore del Servizio Controllo del Territorio Dr. Maurizio Vallone. Il SAP ha partecipato anche con suoi rappresentanti in servizio nei RPC profondi conoscitori della materia.
    Durante l’incontro è emersa la volontà dell’Amministrazione di voler modificare il Decreto riorganizzativo dei Reparti Prevenzione Crimine del 1 ottobre 2007 ritenuto ormai desueto per emanarne uno nuovo più rispondente alle mutate esigenze operative.
    Le novità del Decreto dovrebbero riguardare in particolare le modalità di impiego dei Reparti. I Nuclei operativi non dovranno avere consistenza inferiore a due equipaggi anziché gli attuali tre. Ogni nucleo dovrà essere coordinato da almeno un appartenente il ruolo dei Sovrintendenti e più nuclei dovranno essere diretti da personale del ruolo degli Ispettori. Questo comporterà una rivisitazione organica in aumento dei Sovrintendenti. Pertanto, in seguito all’emanazione del nuovo Decreto, potrà essere assegnato nuovo personale del ruolo dei Sovrintendenti ai Reparti, consentendo anche a molti colleghi vincitori del 26° corso di poter tornare nei loro uffici.
    Cambierà anche la modalità con cui gli uffici territoriali dovranno richiedere l’impiego dei Reparti, infatti, le richieste dovranno essere corredate in modo dettagliato dal progetto di intervento, con indicazione degli obiettivi, dai tempi di impiego, dal numero degli equipaggi richiesti, delle risorse destinate dalla Questura al servizio e obbligatoriamente dovrà essere indicato il nominativo del funzionario responsabile del servizio a cui il Reparto dovrà fare riferimento.
    Il SAP ha evidenziato che troppo spesso il personale RPC viene impiegato in attività che non corrispondono alle finalità istituzionali previste e di sovente sopperisce alle carenze organiche del territorio. In virtù di questo è indispensabile che i compiti demandati ai Reparti Prevenzione debbano essere ben specificati onde evitare in futuro un “distorto” impiego del personale. Inoltre, così come previsto, i contingenti dei RPC devono affiancare, e non sostituire, il personale degli Uffici territoriali ai quali vanno effettivamente demandate le competenze di PG per le quali il Reparto è a supporto, ed in particolare gli equipaggi non devono essere impiegati singolarmente o in modo isolato.
    Il SAP ha chiesto che si provveda ad integrare il Decreto attraverso l’emanazione contestuale di una circolare esplicativa e di dettaglio in modo da garantire omogeneità di interpretazione su tutto il territorio.
    Inoltre, è stata fatta presente l’importanza che gli equipaggi siano sempre costituiti da tre operatori atteso che anche la prossima fornitura di autovetture non sarà equipaggiata con blindature ( sono in arrivo 75 auto Jeep Renegade e 20 Giulietta A.R).
    Con l’occasione il SAP ha ribadito le annose problematiche che affliggono il personale.
    Prima di tutto la questione sicurezza. Fondamentale è stata rappresentata anche la necessità di una formazione continua, alla luce dei diversi scenari operativi in cui il personale si trova ad operare.
    Oltre a ciò è stato fatto presente che non tutto il personale in organico ai Reparti è dotato del secondo caricatore. Al riguardo il Direttore Centrale degli Affari Generali ha anticipato che a breve sarà convocato un incontro per regolamentare in modo omogeneo la materia.
    E’ stato anche stigmatizzato l’impiego dei Nuclei in servizi fuori sede giornalieri, dove sono previsti circa 250/300 chilometri di percorrenza per il raggiungimento della sede di servizio ed il rientro. Tale circostanza oltre ad esporre a rischi inutili il personale che spesso ha dovuto viaggiare in condizioni climatiche ed atmosferiche avverse è contrario alla normativa sulle missioni che prevede la missione giornaliera solo per trasferimenti che non superino i 90 minuti di viaggio. Il Sap per ultimo, ma non meno importante ha richiesto il riconoscimento delle indennità specifiche e l’adeguamento dei monte ore di straordinario anche in considerazione dell’incremento organico dell’ultimo anno.

    6/09/2016 Sito Sap Nazionale.
     
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    Importanti Aggiornamenti:

    Decreto del Capo della Polizia del 7 ottobre 2016 relativo all’impiego dei Reparti Prevenzione Crimine.

    Lo si può leggere cliccando QUA

    Sito Siulp.
     
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    Lancia Delta Reparto Prevenzione Crimine Cosenza in emergenza

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    Catania: nuovi uffici per il Reparto prevenzione crimine

    Dopo 30 anni dalla costituzione, nuovi locali per il Reparto prevenzione crimine “Sicilia Orientale”. Nuovi uffici, all’interno del Centro polifunzionale di San Giuseppe la Rena, a Catania, sono pronti ad accogliere i 50 agenti del Reparto.

    Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il direttore centrale Anticrimine Vittorio Rizzi, il prefetto di Catania Claudio Sammartino e il questore di Catania Alberto Francini, che ha fatto gli onori di casa.

    Tra gli ospiti anche gli alunni della scuola elementare “Livio Tempesta” di Catania che, nell’occasione hanno potuto vedere da vicino i mezzi e le attrezzature in uso alla Polizia di Stato.

    Il Reparto prevenzione crimine è un’articolazione della Polizia di Stato nata con l’obiettivo di disporre di una “task force di pronto intervento” che possa essere impiegata in modo veloce nei teatri operativi più impegnativi a livello nazionale, rafforzando i servizi di prevenzione e controllo del territorio organizzati a livello locale.

    Il Reparto di Catania è normalmente di supporto, oltre che alla questura di Catania, anche a quelle di Enna, Messina, Ragusa, Siracusa.

    Negli ultimi due anni i poliziotti del Reparto prevenzione crimine di Catania hanno arrestato 87 persone, indagato 121 persone, effettuato 265 perquisizioni personali e 162 perquisizioni domiciliari nonché sequestrato 12 chili circa di sostanze stupefacenti.

    E ancora: 55mila le persone controllate su strada e 362mila i veicoli, 8.200 le contestazioni di violazioni alle norme del Codice della strada, 1.600 i veicoli sequestrati, 160 le patenti ritirate e 30 i veicoli rubati rinvenuti.

    Non va dimenticato il ruolo fondamentale nel campo del soccorso pubblico in occasione dei recenti eventi sismici nelle zone pedemontane intorno all’Etna, dove i poliziotti hanno assicurato la presenza a fianco dei cittadini per garantire controllo e sicurezza.

    22/02/2019 Sito :busted_blue.gif:

    Disponibile il Video nell'Area Multimediale del Forum.
     
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    Controlli interforze: il cane antidroga trova la dose.

    Controllate circa 230 persone e 150 veicoli. Riscontrato il sostanziale rispetto delle norme anti-Covid.

    Ieri sera ulteriori controlli della Polizia di Stato sulla costa fermana.

    Equipaggi della Questura, Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e l’unità cinofila della Guardia di Finanza hanno proceduto fino alle prime ore della notte, con posti di controllo e verifiche dinamiche, alla identificazione di persone, in transito a bordo di veicoli o a passeggio, e ad accertamenti amministrativi su autovetture.

    In un giovedì nel quale la Polizia di Stato fermana ha controllato circa 230 persone e 150 mezzi di trasporto, 125 persone e 82 veicoli sono i numeri rilevati nel corso degli straordinari servizi di ieri sera.

    Verifiche a tutto campo nelle zone di aggregazione spontanea, nelle piazze di Porto San Giorgio nelle quali è stata riscontrata la presenza di molti giovani che hanno tuttavia rispettato gli orari per gli spostamenti.

    Ma anche accertamenti amministrativi presso gli chalet del lungomare gli esercenti dei quali hanno fatto ottemperare alle disposizioni normative riguardanti il distanziamento tra i tavoli, il numero dei commensali seduti ad ogni desco e l’apertura su tre lati delle verande, con il senso di responsabilità che seppur l’andamento epidemiologico sia favorevole solo con il rispetto delle regole sarà possibile affrontare con serenità il periodo estivo ormai alle porte.

    Gli equipaggi in servizio hanno acquisito alcune decine di autodichiarazioni dalle persone controllate in transito dopo le 23, ma hanno anche proceduto ad elevare alcune sanzioni per il mancato rispetto dell’orario attualmente previsto e per il mancato rispetto delle ormai consuete misure di prevenzione.

    In particolare tre persone sono state multate per essersi fermate a bere ben oltre le 23 sotto la veranda di uno chalet che aveva regolarmente chiuso in tempo l’attività, mentre altre due, non conviventi, sono state sanzionate a seguito del controllo della vettura sulla quale viaggiavano senza utilizzare le mascherine di protezione; sanzione raddoppiata per entrambi per recidiva plurima.

    Ma anche sostanza stupefacente sequestrata, una piccola dose per uso personale di hashish, ad un giovane sangiorgese segnalato dal cane della Guardia di Finanza ad un posto di controllo. Conducente segnalato alla Prefettura e appiedato a seguito del ritiro della patente di guida.

    Sempre durante le attività di identificazione, una giovane donna cinese alla quale sono stati chiesti i documenti di identità, è risultata essere irregolare sul territorio nazionale; questa mattina le è stato notificato dal personale dell’Ufficio Immigrazione il decreto di espulsione del Prefetto e l’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.

    Controlli straordinari senza soluzione di continuità, quasi quotidiani, che non hanno tralasciato neppure Lido Tre Archi ma che hanno positivamente fatto riscontrare un sostanziale rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione della pandemia e un senso di generale sicurezza dei nostri cittadini e dei turisti che stanno già riaprendo le loro case sulla costa.

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    TRIESTE: Denunciati due giovani per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale

    Ieri sera in piazza Venezia

    Ieri sera la Polizia di Stato ha denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale due giovani. Si tratta di un cittadino marocchino del 2000 e un triestino del 2001, entrambi già noti alle forze dell’ordine

    I due sono stati fermati e identificati da personale della Squadra Volante, intervenuto in piazza Venezia unitamente agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Padova a seguito della segnalazione di soggetti molesti giunta alla sala operativa della Questura.

    Inoltre, a seguito di un controllo effettuato ieri in stazione, la locale Polizia Ferroviaria ha denunciato tre cittadini afghani che si sono allontanati dal luogo in cui stavano effettuando l’isolamento fiduciario previsto dalla vigente normativa antipandemica.

    A tal proposito nel complesso, dal 15 maggio a ieri, la Polizia di Stato ha controllato nell’intera provincia 3611 persone sanzionandone 28, di cui 25 durante le ore di coprifuoco.

    25 soggetti sono stati denunciati perché hanno abbandonato l’isolamento fiduciario e una persona è stata deferita in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per false attestazioni-dichiarazioni sulla propria identità, mentre sono stati controllati 677 esercizi e attività commerciali.

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    Controlli straordinari della Polizia di Stato: 2 arresti a Sesto Fiorentino

    Nel pomeriggio di ieri, durante il Servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore di Firenze e coordinato dal Commissariato di Sesto Fiorentino, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini originari del Marocco di 35 e di 33 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

    Intorno alle 15.30, in via del Termine a Sesto, gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Toscana intimavano l’ALT ad un’auto con a bordo due uomini, ma il guidatore non si fermava, piuttosto accelerando.

    Una volta raggiunta e bloccata l’auto, i poliziotti procedevano al controllo e, proprio in quel frangente, il 33enne dal lato guidatore ingoiava una sim card sotto i loro occhi.

    Poco dopo, gli agenti riuscivano a scovare, nascoste all’interno dei cappellini da baseball del guidatore 35enne e del passeggero 33enne, rispettivamente, quattro e cinque involucri di cocaina, per un peso complessivo di poco meno di 8 grammi, oltre che 325,00 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio nelle tasche del più giovane.

    Per i due uomini sono subito scattate le manette, non escludendo che possano emergere ulteriori elementi a carico una volta recuperata la sim card.

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    Questura di Udine - Arrestati due minorenni responsabili di una rapina in autostazione

    La sera di sabato 22 maggio, gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, che coadiuvano quelli della Questura udinese nei servizi di controllo del territorio finalizzati a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, hanno arrestato due sedicenni italiani, residenti in provincia, per rapina in concorso.

    Poco dopo le ore 18.00, mentre controllavano alcuni stranieri seduti fuori da un bar nei pressi dell’autostazione cittadina, i poliziotti, richiamati da alcune urla, si accorgevano di due giovani che lì vicino stavano aggredendo un terzo, colpendolo al volto e scagliandolo a terra, per poi colpirlo ancora con calci e pugni; accortisi degli agenti che immediatamente si precipitavano per bloccarli, i due tentavano invano di scappare imboccando il sottopassaggio che conduce alla stazione ferroviaria, dove venivano alfine fermati. Gli stessi avevano sottratto all’altro ragazzo, 18enne, un telefono Iphone di valore, poi recuperato e restituito al proprietario. Condotti in Questura per il prosieguo degli accertamenti, considerata la violenza posta in essere da entrambi nei confronti della vittima, anche quando giaceva inerme a terra, e la recidiva di uno dei due, responsabile pochi giorni prima del medesimo reato, gli agenti procedevano al loro arresto per rapina in concorso.

    Ieri, 26 maggio, dopo la convalida degli arresti, il GIP ha disposto per entrambi, sussistendone le esigenze cautelari ed i presupposti, la misura cautelare del collocamento in comunità.

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    CORSA ROCAMBOLESCA PER GLI UOMINI DELLA POLIZIA DI STATO - BLOCCATA UN' AUTO SULLA SUPERSTRADA LECCE-BRINDISI CON A BORDO UNA BANDA DI MALVIVENTI DEDITA AI FURTI CON SCASSO

    Al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria condotta nel corso di un servizio di controllo del territorio, disposto per infrenare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine “ Puglia Meridionale” di Lecce, in collaborazione con i poliziotti della Sezione Volanti dell’UPG.SP della Questura di Lecce e personale della Questura di Brindisi, hanno tratto in arresto LUCCHESI Domenico 46enne di Bari, pluripregiudicato, resosi responsabile dei reati di di resistenza a P.U., detenzione di arnesi atti allo scasso, lesioni e omissione di soccorso, in concorso con B.A. 54enne di Bari, deferito all’A.G in stato di libertà e altre due persone in corso di identificazione.

    I Fatti

    Intorno alle ore 19.00 del 28.05.2021, gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce, nel corso di un servizio di prevenzione e contrasto dei reati in genere, disposto ad ampio raggio sul territorio, percorrendo la SS613 superstrada Brindisi –Lecce, direzione Lecce, notavano sulla stessa direzione di marcia diretta verso Lecce, altezza svincolo per la zona industriale una autovettura Audi A3 di colore nero, diverse volte segnalata in zone abitate colpite da furti in appartamento che viaggiava a fortissima velocità con quattro persone a bordo. Alla vista delle pattuglie, il conducente del veicolo segnalato immediatamente aumentava l’andatura iniziando una folle corsa col chiaro intento di far perdere le proprie tracce. Gli Agenti pertanto si ponevano all’inseguimento e segnalavano più volte ai quattro di fermarsi, intimando ALT POLIZIA a mezzo dei dispositivi manuali, luminosi e acustici in dotazione alle autovetture di servizio di istituto. Ciononostante il conducente dell’Audi non rispondeva alle intimazioni di fermarsi e nel tentativo ultimo di sottrarsi al controllo non esitava - fortunatamente senza riuscirvi - a tentare di speronare i veicoli di polizia che solo per un caso fortuito, come detto, non incorrevano in un sinistro. Tale scellerata condotta si concludeva allo svincolo per Tuturano quando il conducente dell’Audi, identificato poi in LUCCHESI Domenico, imboccando a folle velocità la direttrice per il centro cittadino, andava a collidere con un furgone che lo precedeva. Nella collisione gli occupanti del furgone rimanevano feriti, mentre i quattro occupanti della autovettura Audi tentavano di darsi a precipitosa fuga dileguandosi nelle campagne circostanti. Mentre alcuni degli agenti mettevano in sicurezza l’area e assicuravano il normale scorrimento della circolazione stradale sul luogo dove si era svolto il sinistro, gli altri loro colleghi bloccavano B.A. subito, mentre il LUCCHESI Domenico veniva rintracciato all’interno di alcuni rovi spinosi adiacenti il piano stradale dove si era nascosto per sottrarsi al fermo di polizia. Gli altri due occupanti nonostante le immediate ricerche, facevano perdere le loro tracce dileguandosi tra le sterpaglie e l’alta vegetazione della campagna circostante. Sul posto, infatti, al fine di ricercare i fuggitivi e attesa la difficoltà di operare all’interno di una vasta area, impraticabile per la presenza di massi e sterpaglie veniva richiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Brindisi. Per il soccorso ai feriti veniva richiesto dalla Sala Operativa immediatamente l’intervento del personale medico del 118, che medicava i tre occupanti del furgone il quale a causa dell’impatto con l’Audi si era spostato di alcune decine di metri. Le persone occupanti il furgone, due uomini e una donna, venivano immediatamente soccorsi, in particolare la donna veniva trasportata in Ospedale a Brindisi per ulteriori accertamenti.

    Nel corso della perquisizione effettuata dagli agenti all’interno dell’Audi A3 e precisamente all’interno del cofano posteriore, venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro i seguenti arnesi atti allo scasso:

    nr. 1 sollevatore idraulico a carrello in metallo con portata di 2 tonnellate;

    nr 1 flessibile;

    nr. 3 dischi per flessibile;

    nr. 1 prolunga di cira 10 metri;

    nr. 1 corda di circa 8 metri con ad una estremità inserito un moschettone in acciaio;

    nr. 1 nastro isolante;

    nr. 1 piede di porco di circa 45 cm;

    nr. 1 piede di porco di circa 30 cm;

    nr. 2 cacciaviti a taglio di circa 40 cm.;

    nr. 1 cacciavite a taglio di circa 30 cm;

    nr. 1 cacciavite a croce di circa 18 cm;

    nr. 3 walkytalkie;

    nr. 1 navigatore satellitare marca TOM TOM.

    Sulla persona del LUCCHESI, conducente dell’autovettura, che all’atto dell’arresto si presentava ancora con i guanti in tessuto infilati alle mani, all’interno di un borsello veniva rinvenuta una torcia.

    Per quanto sopra il LUCCHESI veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa di Lecce mentre B.A. veniva denunciato a piede libero, per tutti i reati ascritti in rubrica in concorso con altre due persone in via di identificazione da parte della Squadra Mobile di Lecce che procede.

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    Servizio di controllo del territorio negli immobili: identificate tredici persone che vi dimoravano senza titolo

    Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato di Prato, nell’ambito dei servizi di vigilanzae prevenzione pianificati con cadenza settimanale, ha espletato un’attività di controllo del territorio, disimpegnato anche con il concorso di tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze, finalizzata alla verifica e riscontro delle situazioni di degrado urbano presenti negli ambiti di edifici, aree o stabili dismessi, come noto spesso impegnate da gruppi o singoli elementi che vivono ai margini della legalità e che creano allarme sociale, incidendo negativamente sulla percezione di sicurezza percepita dalla collettività. Nella circostanza in argomento, gli equipaggi di questa Squadra Volante e del Reparto prevenzione Crimine hanno controllato, tra gli altri plessi, quelli rappresentati dall’ex albergo Santa Cristina, in via del Poggio Secco e dal fabbricato di cinque piani in via del Purgatorio 98, in stato di abbandono. All’interno dell’area dell’ex albergo Santa Cristina, dove erano in corso da parte della proprietà lavori di messa in sicurezza e riqualificazione del complesso, sono state rinvenute dodici persone, tutte straniere, perlopiù di nazionalità nigeriana ed, alcune di origine magrebina, la maggior parte senza fissa dimora, che di fatto avevano dimorato nella struttura, come peraltro testimoniato dalla presenza di improvvisati giacigli. Otto degli stranieri, identificati, sette nigeriani ed un marocchino, sono stati accompagnati in Questura per accertamenti relativi alla titolarità a soggiornare sul territorio Nazionale, tuttora in corso.

    Nell’occasione del controllo in via del Purgatorio 59, all’interno del fabbricato veniva trovato unaltro straniero di nazionalità marocchina, anch’egli accompagnato in Questura in quanto risultante irregolare sul territorio Nazionale.

    I controlli agli stabili dismessi ed alle strutture che per lo stato di degrado possono rappresentare una dimora per le persone che vivono ai margini della legalità, proseguiranno con cadenza costante nell’ambito dei servizi di controllo del territorio pianificati dalla Questura di Prato e rivolti alla prevenzione ed al contrasto delle fattispecie di reato che maggiormente minano la standard di sicurezza percepita.

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    Sorpreso con coltello e spranga: denunciato dalla Polizia di Stato

    Nell’ambito del rafforzamento dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Viterbo ed attuati anche con il concorso del Reparto Prevenzione Crimine “Lazio”, nella serata di ieri gli uomini della Polizia di Stato hanno denunciato un italiano di 29 anni, trovato in possesso di oggetti atti ad offendere.

    Dopo una segnalazione alla Sala Operativa, gli equipaggi della Questura impiegati in città per una programmata attività straordinaria, si sono immediatamente portati nella zona indicata, ove hanno intercettato un soggetto corrispondente a quello indicato che, alla vista dei poliziotti, cercava di nascondersi dietro un’ autovettura parcheggiata. Ricorrendone i presupposti l’uomo veniva bloccato, mentre sotto l’autovettura venivano rinvenuti un coltello con lama di circa 20 cm ed una spranga di ferro.

    Il soggetto, pluripregiudicato, dopo le formalità di rito, è stato denunciato in stato di libertà e gli oggetti rinvenuti sono stati posti sotto sequestro.

    Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione finalizzata a garantire, nell’arco delle 24 ore, un capillare controllo del centro cittadino, con particolare riferimento ai quartieri Sacrario/San Faustino.

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    FERMO: Occupazione abusiva e spaccio di droga

    Incisive attività della Polizia di Stato per garantire la sicurezza di residenti e soggiornanti nella costa fermana

    Gli equipaggi della Questura coadiuvati dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e dall’unità cinofila della Guardia di Finanza, sempre presente per il contrasto ai fenomeni delittuosi connessi alla spaccio ed all’uso di sostanze stupefacenti, hanno blindato il quartiere costiero di Fermo procedendo con posti di controllo e verifiche dinamiche per la sicurezza dei cittadini e la prevenzione dei reati.

    In una giornata nella quale la Polizia di Stato fermana ha identificato, nel corso delle attività di presidio del territorio, circa 220 persone e sottoposto ad accertamenti più di 160 veicoli, durante le operazioni di verifica di Lido Tre Archi sono stati rispettivamente 82 e 50 i soggetti e le autovetture controllati.

    Durante il pomeriggio, gli operatori hanno notato una autovettura nei pressi di un casolare abbandonato di Via De Gasperi e che, dopo alcuni istanti, due persone erano uscite dal fabbricato fatiscente e dopo essere saliti sull’auto, si stavano allontanando.

    Il veicolo ed i suoi occupanti sono stati sottoposti ad accertamenti con l’ausilio dell’unità cinofila della Finanza che ha immediatamente segnalato la possibile presenza di sostanza stupefacente nell’abitacolo.

    In effetti, dopo un controllo più approfondito, sono state rinvenute tre dosi di droga, che la Polizia Scientifica ha riscontrato essere eroina, del peso complessivo di un grammo e due di cocaina, del peso di 0,6 grammi; gli occupanti, due residenti in un comune dell’entroterra fermano che hanno ammesso di essere saltuari assuntori di sostanze stupefacenti, sono stati segnalati alla Prefettura, sanzionati per il mancato rispetto della distanza interpersonale nel veicolo, la patente di guida del conducente è stata ritirata, mentre le dosi sono state sequestrate.

    Il controllo della vettura ha portato altresì al rinvenimento di una pistola giocattolo, con regolare tappo rosso nel “vivo di volata” della canna. L’arma giocattolo, il porto della quale non costituisce reato ma che, in caso di commissione di un delitto con il suo utilizzo ne diventa elemento costitutivo o circostanza aggravante – ad esempio una minaccia con la pistola – è stata lasciata nella disponibilità del conducente che non ha fornito dichiarazioni in merito al trasporto dell’oggetto nella vettura, anche in considerazione del fatto che la pistola giocattolo, che sembrava un’arma vera, avrebbe potuto essere individuata come tale se, ad esempio, portata nella cintura.

    Gli operatori hanno successivamente proceduto al controllo del caseggiato dal quale erano usciti i due soggetti e nel quale le Forze dell’ordine hanno, anche nel recente passato, rintracciato stranieri irregolari e persone dedite a traffici delittuosi che vi si nascondono soprattutto per la notte dopo che le continue operazioni della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri nei palazzi di Lido Tre Archi hanno notevolmente inciso sul fenomeno delle occupazioni abusive e sui loro autori seriali.

    All’interno dello stabile in evidente stato di degrado e di pericolo per la sicurezza pubblica e per la stessa incolumità degli occupanti, il personale operante ha rintracciato due giovani stranieri, un nordafricano, regolare sul territorio nazionale ed un ragazzo africano che non aveva documenti per la sua identificazione mentre l’unità cinofila della Guardia di Finanza non ha rilevato la presenza di droga.

    Il secondo straniero, al quale è stato detto che doveva essere accompagnato in Questura per essere identificato, ha iniziato a dare in escandescenza, opponendo resistenza attiva e dichiarando che non avrebbe seguito i poliziotti perché il fotosegnalamento gli avrebbe “rubato l’anima”.

    Il giovane ha tentato più volte la fuga e anche dopo essere stato bloccato dagli operatori ha continuato a tenere un forte stato di agitazione che ha reso necessario l’intervento dei sanitari con l’aiuto dei quali è stato possibile portarlo in Questura e dopo la sua corretta identificazione è risultato essere clandestino in Italia e nei suoi confronti è scattata l’espulsione del Prefetto e l’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, oltre ad essere denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’inottemperanza ad un precedente ordine di lasciare l’Italia e per la resistenza opposta agli operatori nelle fasi della sua identificazione.

    Durante le attività del controllo, alcuni residenti della zona hanno ribadito al personale operante il pericolo costituito da quell’edificio che non è sicuro e che, ormai da anni, costituisce un luogo di bivacco e rifugio a disposizione di numerosi delinquenti stanziali ed in transito nel quartiere.

    Nella rete dei controlli anche un giovane asiatico, accompagnato in Questura per la sua identificazione che è, anch’esso, risultato clandestino in Italia a seguito del rigetto della sua richiesta di protezione internazionale e nei suoi confronti l’Ufficio Immigrazione ha provveduto alla notifica del decreto di espulsione del Prefetto.

    Sempre durante i servizi straordinari di ieri, non poteva mancare il ritrovamento di una autovettura senza assicurazione. In via Pietro Nenni, infatti, la Volante ha sottoposto a verifica un veicolo con le portiere non chiuse che è risultato senza copertura assicurativa da anni. Gli operatori hanno tentato inutilmente di rintracciare il proprietario straniero ed l’autovettura è stata fatta caricare su un carro attrezzi ed affidata ad una officina autorizzata.

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    Grazie al tempestivo intervento, un 66enne finisce in Manette per tentato omicidio

    Sequestrato un coltello di 24cm

    Nella tarda mattinata di ieri un uomo di 55 anni è stato ferito all’addome da una persona che, senza motivo, ha iniziato una discussione e poi lo ha accoltellato dandosi alla fuga.

    La vittima ha cercato di tamponare la ferita con un panno ed ha chiamato il NUE per chiedere aiuto: immediatamente sono arrivate 2 pattuglie della Polizia di Stato, 1 del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo ed 1 del X Distretto Lido di Roma, diretto da Antonino Mendolìa, ed un’ambulanza.

    Raccolte le dichiarazioni del 55enne, trasportato poi in ospedale per essere medicato, gli agenti hanno subito iniziato le ricerche dell’aggressore, trovandolo, pochi istanti dopo, nei parcheggi sotterranei ad una decina di metri dall’accaduto.

    Alla loro vista D.A.F., 66enne romano con precedenti di polizia, che aveva una ferita sulla fronte e mani ed abiti sporchi di sangue, ha cercato di scappare ma è stato prontamente bloccato nonostante fosse molto agitato.

    Sotto il cuscino di un divanetto, posizionato davanti alla guardiola del garage, era nascosto un coltello lungo 24 centimetri, di cui 14 solo di lama.

    A casa dell’uomo i poliziotti hanno trovato tracce di cocaina dentro un piatto fondo e una banconota da 5 euro utilizzata per “sniffare” lo stupefacente.

    La Polizia Scientifica, intervenuta per i rilievi del caso, ha sequestrato quanto rinvenuto in casa oltre al coltello utilizzato per commettere il reato, gli abiti e le scarpe dell’aggressore, tutti sporchi di sangue.

    D.A.F. è stato arrestato per tentato omicidio mentre la sua vittima, dai medici dichiarata guaribile in 15 giorni, è rimasta sotto osservazione in ospedale.

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    Pordenone: esercitazione congiunta controllo del territorio della Polizia di Stato con equipaggi U.P.G. e S.P., R.P.C. E U.O.P.I.
    E’ iniziata alle ore 10.30 di questa mattina una esercitazione della Polizia di Stato di controllo del territorio, con la partecipazione di equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone, di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, un team U.O.P.I. (Unità Operative Primo Intervento) provenienti dai Reparti di Ancona, Padova e Verona e ancora un elicottero del 3° Reparto Volo di Bologna, con la direzione degli istruttori N.O.C.S. (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza), sotto il coordinamento del Servizio di Controllo del Territorio.

    L’esercitazione ha come obiettivo quello di testare i moduli operativi delle pattuglie della Polizia di Stato, deputate al controllo del territorio, ipotizzando l’intervento e la gestione su uno scenario critico, in chiave di inertizzazione di una minaccia e soccorso alle persone.

    L’esercitazione in argomento si svolge nel Comune di Aviano, presso la c.d. “area pic-nic” , dove è stato riprodotto uno scenario operativo con famiglie intente a trascorrere una giornata all’aria aperta, quando sopraggiunge una minaccia da parte di due persone.

    Scattato l’allarme, vi sono i vari livelli di intervento delle Volanti, dei R.P.C. e quindi delle U.O.P.I., in termine di messa in sicurezza delle persone ed inertizzazione della minaccia, testando ed armonizzando i rispettivi standard operativi, al fine di un rapido intervento e di riduzione del danno.

    L’esercitazione odierna si colloca nell’ambito dei dispositivi di prevenzione generale, che vengono attuati dalle Questure con finalità di protezione dei diversificati obiettivi sensibili presenti sul territorio, che vanno dai luoghi caratterizzati da concentrazione antropica, come i parchi, le piazze e luoghi di ritrovo, sino a plessi o strutture a rilevanza economica e strategica.

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    Servizi straordinari di controllo del territorio della Polizia di Stato tra le Cascine, la Stazione e la Fortezza

    17enne girava in piazza Santa Maria Novella con 8 dosi di hashish nascoste sotto la sella della bici

    A Firenze continuano i servizi straordinari di controllo del territorio della Polizia di Stato per contrastare ogni forma di illegalità soprattutto nelle zone intorno alle Cascine, la Stazione Centrale e la Fortezza da Basso.

    Ieri sera gli agenti delle volanti e del Reparto Prevenzione Crimine Toscana hanno identificato oltre 40 persone: una è stata sottoposta a fermo per identificazione.

    I cani antidroga della Questura di Firenze sono invece andati a segno al Parco delle Cascine dove a terra, tra la vegetazione, hanno rinvenuto poco meno di un etto di droga, tra hashish e marijuana, abbandonata.

    La sera precedente il Reparto Prevenzione Crimine Toscana ha infine denunciato un 17enne di origine straniera sorpreso in bicicletta nei pressi delle gradinate della Stazione Centrale con 8 dosi di hashish nascoste in mezzo all’imbottitura della sella. Il giovane è stato poi affidato ad una struttura per minori.

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