FORMULA 1/AUTOMOBILISMO

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  1. Valdore
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    GP Malesia
    senza la pioggia, non ci sono emozioni in questa nuova F.1. L’unico sussulto vero del GP della Malesia arriva dai duelli di Fernando Alonso prima con Daniel Ricciardo e poi nei giri finali con Nico Hulkenberg, per strappare un 4° posto d’orgoglio che riempie solo a metà il bilancio della Ferrari. La Mercedes fa ancora piazza pulita, come a Melbourne. E stavolta è Lewis Hamilton a riscattare la sfortuna di due settimane fa, centrando il bis per la Stella, davanti al compagno di squadra Nico Rosberg. Sul podio anche la Red Bull del quattro volte iridato Sebastian Vettel, uscita ormai del tutto dalla crisi, nonostante la sfortuna di Ricciardo, costretto al ritiro nel finale.

    ROSBERG — Rosberg, 2°, è solidissimo leader del mondiale: "Grazie agli ingegneri che hanno trovato le giuste regolazioni ho fatto una partenza fantastica, è stata un po' movimentata con Vettel, ma siamo arrivati 2° ed è un buon risultato. Certo avrei preferito vincere, ma il mio compagno è stato più veloce di me e io devo capire il perché e cosa posso fare per migliorare". Paddy Lowe, team principal Mercedes è entusiasta: "Una giornata straordinaria; con due macchine davanti hai solo da perdere, fin dalle prove sapevamo di avere un buon passo e c'era solo da sperare che non arrivasse la pioggia a cambiare i valori e pensare di portare al traguardo le macchine senza problemi".

    RAIKKONEN K.O. — Hamilton scatta come un felino al via e il compagno di squadra Rosberg si infila rasente il muretto, superando Vettel alla prima curva. Alle sue spalle Ricciardo fa lo stesso sopravanzando Alonso. Mentre Raikkonen alza il piede per non attaccare il compagno della Ferrari e viene insidiato da Hulkenberg e Magnussen. All’inizio del 2° giro il fattaccio. Il giovane danese, che nel frattempo ha superato Hulkenberg, tampona Raikkonen, bucandogli la gomma posteriore destra. Il ferrarista è costretto a un intera tornata per tornare ai box, sprofondando in fondo alla classifica. Magnussen deve cambiare l’ala anteriore ed è poi penalizzato di 5” per il contatto. Al 4° giro Ricciardo lascia strada a Vettel in fondo al rettilineo.

    DUELLO — La prima sosta regala subito un’emozione. Alonso, quinto dietro alle Red Bull, si ferma ai box prima di Ricciardo, all’11° giro. L’australiano fa la stessa mossa al passaggio successivo. E quando rientra in pista, si ritrova la Ferrari che piomba alle sue spalle. Alonso tira la staccata e si mette davanti, ma va largo e Ricciardo lo ripassa nel primo tornante, resistendogli senza timori reverenziali. Poi si fermano in sequenza Vettel, Rosberg e Hamilton, che rientra alle spalle di Hulkenberg, ripassandolo subito nel corso 16° giro, prima della sosta del tedesco.

    VETTEL — Vettel, 3°, al primo podio stagionale, è soddisfatto, ma non troppo: "È stata una gara davvero buona , pensavo di aver fatto una buona partenza, ma ho visto Nico alla mia destra, eravamo molto stretti poi ero attaccato pure dall'altra parte e così ho perso una posizione. In gara poi ho cercato di recuperare, e alla fine ho voluto portare la macchina al traguardo, ma ho temuto di non farcela: ringrazio la squadra che ha fatto un lavoro straordinario. Va bene, anche se non siamo ancora dove vorremmo essere. Un peccato non aver portato le due macchine al traguardo, peccatio quello che è successo a Ricciardo. La macchina c'è, ma abbiamo ancora un po' di problemi con l'affidabilità. Ricciardo non teme di sfidarmi? Non è una cosa terribile". Chris Horner, team principal Red Bull, è sulla stessa linea del campione del mondo: "Abbiamo ancora parecchia strada da fare, non siamo sul gradino più alto del podio. La Mercedes? hanno un vantaggio grande, dobbiamo lavorare duro, ma non sono irrecuperabili".

    RICCIARDO — Ricciardo è deluso dopo una gara caratterizzata da una marea di inconvenienti, dall'alettone rotto, alla ruota mal fissata al pit stop con la conseguente penalità per "Unsafe release". "Due sfortunate situazioni mi hanno rovinato la gara - ha detto l'australiano -. Globalmente non è stata una brutta corsa, ma sfortunata".

    MASSA - BOTTAS — Giallo in casa-Williams, con Massa che non ha obbedito agli ordini del muretto ("Bottas is faster than you") e non ha lasciato strada al compagno negli ultimi giri. Il finlandese tace, con amarezza: "Passiamo a un'altra domanda, non sarebbe corretto: è il team che dovrebbe parlare di queste cose". Massa invece non ha peli sulla lingua: "Avevo problemi con le temperature, ma anche se lo avessi fatto passare la situazione non sarebbe cambiata. È stato comunque un GP più difficile per noi dell'Australia, in Bahrain dovrebbe andare meglio". DEGRADO — Le posizioni restano quindi invariate: Hamilton, Rosberg, Vettel, Ricciardo e Alonso. Il quintetto fa gara a sé. Dopo 20 giri le Mercedes, pur dettando il ritmo, consumano meno di Red Bull e Ferrari. Poi, fra il 22° e il 24° giro, la rossa di Alonso comincia a perdere terreno da Ricciardo, a causa del degrado degli pneumatici. Lo spagnolo deve anticipare la seconda sosta (27° giro) passando alle gomme dure. Ricciardo lo marca fermandosi subito dopo (28° giro) e conservando la posizione. Gli altri davanti invece proseguono e Vettel si ferma ben 4 giri dopo Alonso, scegliendo le gomme medie. Stessa scelta di Rosberg (32° giro) e Hamilton (33° giro). Mentre Hulkenberg ritarda fino al 34° giro. L’inglese rientra comodamente in testa, con ampio margine su Rosberg, attaccato da Vettel.

    SFORTUNA — Poi comincia a cadere qualche goccia di pioggia. E il tedesco molla la presa, anche per problemi con una sospetta perdita di olio o acqua. Intanto, anche Ricciardo ha dovuto rallentare, forse a causa del consumo istantaneo di carburante troppo alto, e Alonso lo bracca per il quarto posto. Ma sorpassarlo in pista non serve. Ricciardo si ferma per l’ultima volta al 39° giro e i meccanici sbagliano a fissargli la ruota anteriore sinistra, costringendolo a tornare indietro alla casella, così l’australiano sprofonda indietro e a fine gara viene anche penalizzato: in Bahrain perderà 10 posizioni sulla griglia. Ma, non bastasse l’ala anteriore gli cede al giro seguente, obbligandolo a rientrare di nuovo, per poi ritirarsi a 4 giri dalla fine. Così Alonso fa la terza sosta (42° giro) e si getta all’inseguimento di Hulkenberg, intenzionato a non fermarsi fino al traguardo. E’ l’ultima battaglia che va in scena e la vince il ferrarista, con un doppio sorpasso, acciuffando un quarto posto sofferto come pochi, a quasi 35” dal vincitore Hamilton.

    Fonte: La Gazzetta più la mia personalissima opinione.

    F1 comunque che accusa il fatto di essere poco "rumorosa" e poco attraente. Qualche episodio da sorpasso, ma niente di più in questi circuiti nuovi.
    Vedremo nei circuiti storici che succederà...

    N.B.: Se ti è piaciuta la recensione, clicca sul "pollice" in alto ;)

    Edited by Valdore - 14/4/2014, 12:00
     
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437 replies since 19/12/2013, 11:40   1908 views
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