POLIZIA FERROVIARIA (POLFER)

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    Stazione Termini. Intensificati i servizi di prevenzione

    Proseguono i controlli straordinari della Polizia ferroviaria nella stazione di Roma Termini, caratterizzata dall’enorme flusso di viaggiatori, fra lavoratori e turisti, che quotidianamente transitano nel principale scalo della capitale.

    Nella giornata di ieri , il personale del Reparto Stazione Roma Termini, unitamente a quello del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio ha intensificato, attraverso servizi mirati, l’attività di prevenzione dei crimini e di vigilanza in ambito ferroviario, con particolare riguardo alle aree dove maggiormente si affollano i viaggiatori, quali la biglietteria e la galleria centrale della stazione, effettuando controlli anche a passeggeri e bagagli, nonché servizi di scorta a bordo treno.

    Al termine delle operazioni, alle quali hanno partecipato 30 pattuglie, sono state identificate 732 persone, 4 persone sono state indagate in stato di libertà.

    Altri risultati sono stati conseguiti dai medesimi servizi svolti in tutta la Regione Lazio, precisamente 282 persone identificate, 1 persona straniera denunciata in stato di libertà, elevate n.2 contravvenzioni al regolamento di Polizia Ferroviaria ed n.1 al codice della strada.

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    Turista perde la madre e scoppia in lacrime

    Le immediate ricerche consentono alle due donne di ricongiungersi

    Nella serata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato del Compartimento Polizia Ferroviaria di Roma – Termini, nel corso del pattugliamento effettuato presso lo scalo, hanno notato una giovane donna in lacrime poiché, tra la folla, aveva perso la madre.

    Ascoltata la ragazza, i poliziotti hanno appurato che le due donne, madre e figlia di nazionalità russa, avrebbero dovuto prendere il treno per Venezia.

    Immediatamente gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno effettuato una prima ricerca attraverso la sala operativa utilizzando i palmari in dotazione, che consentono un contatto continuo con il personale in servizio a bordo del treno.

    Verificato che la donna non era sul treno per Venezia, hanno contattato il desk - Frecciarossa e l’assistenza alla clientela di Trenitalia per verificare se la madre si fosse recata presso i loro uffici per cambiare il titolo di viaggio; ulteriori verifiche sono state effettuate contattando le autorità consolari russe al fine di verificare se la madre li avesse contattati.

    Ricevuta risposta negativa non è restato altro che intensificare le ricerche della donna in stazione.

    Tutte le pattuglie hanno pertanto partecipato alla ricerca della persona smarrita, resa difficoltosa dalla moltitudine di astanti e passanti, riuscendo alla fine ad individuarla ed a permetterle di ricongiungersi alla figlia


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    Polfer: arrestato un cittadino tunisino per violenza sessuale e tentata rapina



    Lo scorso 7 ottobre, la Polizia di Stato ha arrestato KACEM Malek, tunisino classe 1995 per violenza sessuale e tentata rapina.

    I fatti hanno avuto inizio intorno alle ore 06.40, quando, una ragazza mentre percorreva a piedi via Marchese di Casalotto nei pressi della Stazione Centrale, è stata avvicinata da un cittadino straniero, il quale, le ha chiesto informazioni su come raggiungere una via cittadina.

    Mentre la donna spiegava di non conoscere l’ubicazione della via, lo straniero l’ha bloccata per un braccio cercando di palpeggiarla ripetutamente nelle parti intime.

    La vittima, trovandosi da sola, ha cominciato a urlare, invocando aiuto; il malfattore, accortosi che intorno a loro non c’era nessuno che poteva aiutare la ragazza, ha continuato con la violenza.

    Le urla disperate della ragazza e la sua energica resistenza lo hanno, però, indotto a desistere.

    A quel punto, il delinquente, non essendo riuscito nell’intentata violenza sessuale, ha iniziato a colpire la ragazza con pugni e calci allo stomaco, cercando nel contempo di strapparle la borsa che portava a tracollo.

    L’azione violenta è stata, però, interrotta dall’intervento di alcuni passanti, che sono stati attratti dalle urla della giovane, costringendo così il KACEM a fuggire.

    Con la stessa giovane alle calcagna, affiancata da alcune persone intervenute in suo soccorso, l’aggressore ha raggiunto piazza Galatea dove è stato bloccato.

    Gli stessi inseguitori hanno poi consegnato l’extracomunitario agli agenti della Polizia Ferroviaria che hanno anche accertato che l’uomo era in possesso di un regolare permesso di soggiorno, essendo entrato in Italia nel 2010, ancora minorenne.

    Il KACEM è stato, quindi, arrestato, e rinchiuso nel carcere di piazza Lanza su disposizione del P.M. di turno.

    Un vivo plauso ai cittadini che con sprezzo del pericolo e senza esitare si sono posti all’inseguimento dell’aggressore consegnandolo all’autorità preposta per il decorso della legge.

    Gli stessi hanno dimostrato profonda fiducia nelle istituzioni, un senso civico esemplare ed un rispetto e considerazione delle donne encomiabile, che deve essere di esempio per tutti.


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    "OPERAZIONE ORO ROSSO" esiti dell'attività della Polizia Ferroviaria di Udine

    La Polizia Ferroviaria della provincia di Udine nella giornata del 15 ottobre 2018 è stata impegnata nei controlli straordinari denominati “Operazione Oro Rosso”, consistenti in mirati servizi di prevenzione e repressione del fenomeno dei furti di rame in ambito FS, con particolare riguardo ai depositi per il riciclo dei metalli ferrosi ed il controllo di obiettivi sensibili lungo le linee ferroviarie.

    Grazie a tali costanti controlli messi in campo dalla Polfer, come da indicazioni impartite dal Servizio di Polizia Ferroviaria di Roma, finalizzati a contrastare il fenomeno su scala nazionale dei furti di rame in abito ferroviario, si è riscontrato un drastico calo dei furti di rame in ambito ferroviario. Si mira così a mantenere un elevato standard di sicurezza cercando di contrastare il fenomeno dei furti di rame che interessano le strutture delle Ferrovie dello Stato, creando disservizi e ritardi per chi utilizza il vettore ferroviario.

    Nelle operazioni sono stati impiegati gli Uffici della Sezione Polizia Ferroviaria di Udine e dei Posti Polfer di Cervignano e di Gemona del Fr.li, il cui personale ha controllato complessivamente 10 obiettivi tra depositi di metalli, attività commerciali autorizzate alla raccolta e trattamento dei rifiuti, nonché alcuni siti sensibili lungo le linee ferroviarie, identificando complessivamente 11 persone.

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    Fenomeni di abusivismo e condotte aggressive a bordo treno, la Polizia Ferroviaria di UDINE, denuncia due giovani.

    E’ un cittadino marocchino R.A. di anni 20 il responsabile dell’aggressione ai danni di un capotreno avvenuta a bordo del treno regionale 1661 Udine-Venezia. Il fatto era avvenuto alcuni giorni orsono nei pressi della stazione ferroviaria di Pordenone. L’aggressore a seguito di attivita’ di indagine esperite da parte di questa Sezione Polfer è stato rintracciato e identificato a bordo di un convoglio ferroviario in arrivo a Udine durante i controlli posti in essere al fine di contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale ferroviario e dell’abusivismo a bordo treno. Il giorno dell’ aggressione lo straniero in stazione a Udine era salito a bordo di un treno già in movimento arrampicandosi sullo stesso ed introducendosi all’interno attraverso un finestrino lasciato aperto. Al momento dell’arrivo del convoglio presso la stazione di Pordenone il cittadino marocchino al fine di eludere il controllo da parte del capo treno spintonava il pubblico ufficiale facendolo cadere a terra per poi darsi a precipitosa fuga dileguandosi. Sempre il personale della Sezione Polfer di Udine durante i controlli in argomento interveniva bloccando un cittadino congolese L.Y. di anni 22 rintracciato a bordo di un convoglio in arrivo alla stazione di Udine privo di titolo di viaggio il quale schernendo gli agenti Polfer si rifiutava categoricamente di fornire le generalità al fine di eludere il controllo di polizia e la successiva verbalizzazione dell’infrazione da parte del personale ferroviario. Da successivi accertamenti è emerso che la persona non era nuova a viaggiare a bordo dei treni privo di biglietto in quanto a carico dello straniero vi erano diversi altri verbali insoluti. Le indagini di cui sopra sono state possibili anche grazie all’ottimo sistema di videosorveglianza di cui R.F.I S.p.a. ha dotato la stazione ferroviaria di Udine. I due stranieri sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria.

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    COMPARTIMENTO POLIZIA FERROVIARIA FRIULI VENEZIA GIULIA: OPERAZIONE “STAZIONI SICURE”.

    Nella giornata dello scorso 26 ottobre, si è svolta la 10^ giornata di servizi straordinari di vigilanza denominata Operazione “Stazioni Sicure” del 2018.

    Questi accertamenti, disposti su tutto il territorio nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria in aggiunta al quotidiano lavoro di controllo e prevenzione, hanno lo scopo di rendere ancora più sicura la vita di chi viaggia o frequenta il mondo ferroviario.

    La costante presenza della Polizia Ferroviaria costituisce, infatti, un insostituibile supporto anche all’attività di chi, come i controllori, a bordo treno, deve confrontarsi con situazioni che, alle volte, necessitano dell’intervento degli agenti per proteggere la tranquillità e l’incolumità tanto dei passeggeri quanto del personale viaggiante.

    Venerdì 26 ottobre scorso, il personale del Compartimento della Polizia Ferroviaria per il Friuli Venezia Giulia è stato dunque impegnato in una serie di servizi mirati al fine di migliorare la prevenzione dei crimini ed il controllo della legalità in ambito ferroviario, con particolare riguardo ai convogli, alle stazioni, agli obiettivi sensibili lungo le linee ferroviarie, nonché ai passeggeri ed ai bagagli.

    Nell’intero territorio regionale sono stati impegnati 87 operatori, i quali, nell’arco dell’intera giornata, hanno controllato 33 scali ferroviari ed ispezionato numerosi bagagli sia depositati, sia al seguito dei viaggiatori. Sono state identificate 127 persone di cui 5 indagate in stato di libertà e sono state elevate alcune sanzioni amministrative.

    Gli accertamenti, sia in stazione che a bordo treno, hanno visto l’utilizzo mirato dei metal detector manuali e sono stati facilitati dall’implementazione delle più recenti tecnologie che, consentendo un disbrigo più rapido delle procedure di identificazione, permettono un maggior numero di verifiche effettuabili dagli agenti operanti in loco.

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    Non paga il biglietto e cerca di malmenare i poliziotti della Polfer

    Nella mattinata di ieri, intervento degli Agenti della Polfer di Giulianova sul treno partito alle 09.00 da questo Capoluogo, diretto alla cittadina balneare, poiché era stato segnalato dal Capotreno un viaggiatore privo di biglietto che rifiutava di pagare e di scendere dal treno alla prima stazione utile., con comportamento anche minaccioso nei confronti del predetto e creando timori nei viaggiatori presenti

    Gli Agenti della Polfer lo hanno atteso e subito bloccato all’arrivo alla stazione ferroviaria di Giulianova: O.D., ventiduenne cittadino nigeriano, in Italia senza fissa dimora e privo di documenti d’identità, ha da subito reagito violentemente, colpendo i poliziotti per cercare di divincolarsi e fuggire.

    Con non poca fatica è stato immobilizzato e, conseguentemente, tratto in arresto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale

    Stamani la convalida dell’arresto.

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    Furto di rame: operazione ferroviaria di Verona

    Operazione della polizia ferroviaria di Verona nella provincia di Bergamo in conclusione di un’indagine rivolta all’identificazione degli autori dei diversi furti di rame avvenuti la scorsa primavera sulla linea ferroviaria Milano-Venezia.

    L’indagine affidata alla Squadra rame, unità operativa del compartimento Polizia ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige, ha identificato tre cittadini stranieri e un italiano, arrestati nei giorni scorsi.

    L’analisi delle riprese video delle telecamere di sorveglianza, la comparazione degli orari dei mezzi in transito nella zona d’interesse e il traffico telefonico di alcune celle operanti nei luoghi dove sono stati consumati i furti, hanno permesso l’identificazione degli autori.

    Ai quattro arrestati, inoltre, sono stati attribuiti anche altri furti avvenuti lo scorso anno sempre nella stessa zona e con lo stesso “modus operandi”. È stato stimato che il danno economico procurato nei 18 eventi attribuibili ai quattro possa essere di oltre 300mila euro.

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    Operazione "Oro Rosso": il report

    Intensificati i controlli in ambito ferroviario

    Il Compartimento di Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia continua con i suoi servizi straordinari di controllo in ambito ferroviario predisposti a livello nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria.

    In data 15 novembre è stato organizzato l’11^ servizio straordinario di controllo in ambito ferroviario, denominato “Oro Rosso”, disposto per monitorare la situazione relativa ai furti di materiale ferroso, soprattutto rame.

    Il fenomeno dei furti di rame e materiali ferrosi colpisce società operanti nel settore dei trasporti, ma anche dell'energia e delle telecomunicazioni nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche attive nella produzione e nell'utilizzazione di beni prodotti con l’impiego di tali materiali. Questi furti, oltre a creare un danno alle società vittime del crimine, possono facilmente provocare l’interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo ed avere, inoltre, conseguenze significative per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico. Pertanto la Polizia Ferroviaria, negli ambiti di competenza, è chiamata a svolgere un delicato e continuo compito di sorveglianza e controllo onde evitare simili emergenze.

    In questa giornata, l’attività straordinaria di contrasto ha portato a controllare, a livello regionale, 37 siti tra rottamai, depositi lungo la linea ferroviaria e su strada, con l’impiego di 56 Operatori della Polizia Ferroviaria che hanno proceduto ad approfonditi accertamenti nei confronti di 28 persone.

    Nella provincia del capoluogo regionale, 22 agenti della Polizia Ferroviaria di Trieste, hanno sottoposto a monitoraggio straordinario i luoghi e le situazioni ritenute a maggior rischio senza rilevare, tuttavia, alcuna anomalia. Appare evidente che i costanti controlli, uniti alle operazioni straordinarie, hanno portato ad una significativa riduzione dei furti di rame in ambito ferroviario.

    Come riportato dall’ Osservatorio nazionale sui furti di rame, istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale della Polizia criminale, il numero dei furti di rame in Italia è diminuito del 14,8% nel 2017, a fronte di un aumento del 2,7% di denunce e arresti da parte delle Forze di polizia. Ciò testimonia che l’impegno delle Forze dell’Ordine ha dato i suoi frutti nel contrasto di tale particolare tipologia di azione criminosa.

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    Monza, bimbo di 10 anni ama i treni: scappa da casa e viene ritrovato sul Regionale dalla polizia

    È una storia a lieto fine quella degli Agenti del Posto Polfer di Monza. Nel primo pomeriggio di due giorni fa, un capotreno in servizio a bordo di un regionale appena partito dalla Stazione di Como, ha notato un bambino, dell'età di poco più di 10 anni, seduto da solo con indosso una maglietta e un pantaloncino estivi.

    Ritenendo strano un abbigliamento di quel tipo, vista la stagione, ha avvertito la Sala Operativa della Polizia Ferroviaria che ha, a sua volta, allertato gli Agenti in servizio presso la Stazione di Monza. Atteso il treno in questione, sono poi saliti a bordo e hanno trovato il ragazzino felice di avere davanti a sè quegli agenti in divisa. Questi ultimi lo hanno preso in custodia, portato all'interno degli Uffici, nutrito con un pasto caldo e coperto con la loro giacca di servizio.

    Il bambino, felice per aver visto quei poliziotti ed essere salito a bordo di un treno che tanto ama ma disorientato dalla situazione, è riuscito a dare il proprio nome. Gli operatori sono risaliti ad una denuncia di scomparsa della madre di un paio di giorni prima. Contattata la donna, residente col figlio in provincia di Como, è arrivata poco dopo a Monza e ha riportato a casa il bambino. Visto il suo amore dei treni e della divisa, i poliziotti hanno scattato una foto insieme a lui, regalandogli anche uno scudetto della Polizia Ferroviaria.

    Sabato 17 Novembre 2018 Leggo.it
     
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    Polfer: ritracciato dalla polizia autore di aggressione a capotreno

    E' accaduto nella stazione di Pinerolo sul treno regionale diretto a Chivasso

    Nella tarda serata di domenica 4 novembre 2018 aveva aggredito il Capotreno nella stazione di Pinerolo. L’uomo, a bordo del treno regionale diretto a Chivasso, sprovvisto del titolo di viaggio, voleva acquistare il biglietto dal Controllore ma senza corrispondere la maggiorazione dovuta. La discussione degenerava e l’uomo spintonava violentemente il Capotreno, facendolo cadere a terra e procurandogli una contusione alla schiena.

    La Sala Operativa Compartimentale della Polfer, nel frattempo allertata, coordinava l’intervento ma l’uomo riusciva a dileguarsi, salendo a bordo di un’autovettura, sopraggiunta poco prima dell’arrivo dei Carabinieri.

    Immediate si sono attivate le indagini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria volte a individuare l’autore dell’aggressione. Dopo una serie di accertamenti, avviati unitamente ai Carabinieri, gli Agenti della Polfer risalivano al proprietario dell’autovettura e alla successiva identificazione dell’aggressore: si trattava di un cittadino italiano di 36 anni con precedenti di polizia per lesioni e guida in stato d’ebrezza.

    L’uomo è stato rintracciato dopo qualche giorno da personale del Compartimento, a Torino ed è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di lesioni e interruzione di Pubblico Servizio.

    Continuano, lungo tutte le tratte, i servizi di prevenzione e repressione dei fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito. Giovedì scorso, nella stazione di Pinerolo, personale specializzato del Nucleo Scorte del Compartimento Polfer ha effettuato un servizio di controllo su 6 treni in transito.

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    Da un'indagine della Polizia Ferroviaria di Gemona del Friuli (UD), scoperta una coltivazione di cannabis.

    La Polizia Ferroviaria di Gemona del Friuli, nei giorni scorsi, ha messo a segno un colpo nel contrasto alle attività illecite connesse con la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti.

    Partendo dall’individuazione di un sito lungo il Tagliamento, adibito a coltivazione di cannabis, in pochi giorni gli uomini della Polizia della cittadina pedemontana sono riusciti ad identificare il responsabile e, di concerto con la Procura della Repubblica di Udine, effettuare a suo carico una perquisizione personale e domiciliare che ha permesso di porre sotto sequestro alcune piante di marijuana, semi, manuali ed altro materiale e perfino un armadio serra di costruzione artigianale, completo di lampade, ventole ed aspiratori, atto a favorire la vegetazione delle piantine.

    L’indagine, la cui notizia è stata diffusa soltanto oggi per esigenze investigative, ha visto impegnati i poliziotti in una serrata attività d’indagine, sviluppatasi tra la pedemontana e la Val Canale, fino ad arrivare alla dimora di un trentunenne, che è stato denunciato a piede libero per produzione di sostanze stupefacenti. I pedinamenti, gli appostamenti e l’attività di vigilanza sono stati compiuti nel massimo della riservatezza, necessaria per permettere agli operatori di non richiamare l’attenzione né del diretto interessato, né dei cittadini e degli utenti che gravitavano ignari nelle pertinenze della zona di coltivazione.

    Ora, conclusa questa prima fase, si procederà ad ulteriori approfondimenti al fine di verificare se tali coltivazioni (sul fiume ed in casa) fossero dirette esclusivamente all’uso personale, oppure allo spaccio.

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    ASTI: GIOVANE ITALIANO INDAGATO DALLA POLFER

    Nella tarda serata del 22 novembre u.s., sono stati eseguiti da personale della Polfer di Asti presso quella stazione ferroviaria, servizi straordinari di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario, in linea con l’iniziativa di tutte le Polizia Ferroviarie, preordinata a livello europeo e denominata “RAILPOL –Rail Action Day BLUE”. Per la circostanza il personale della Polfer si è avvalso della preziosa collaborazione dell’Unità Cinofila antidroga della locale Polizia Penitenziaria che si è subito rivelato un eccellente alleato nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, grazie al suo infallibile fiuto.

    Gli Agenti della Polfer astigiana, stavano infatti eseguendo alcuni controlli su persone e bagagli nell’atrio della biglietteria e nel sottopassaggio della struttura ferroviaria, quando il cane ha cominciato a puntare con insistenza un giovane in transito.

    Il soggetto accompagnato immediatamente in ufficio dagli agenti operanti e sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato effettivamente in possesso di un certo quantitativo di sostanza stupefacente nella fattispecie marijuana, per un totale di 24 grammi, abilmente occultata all’interno degli slip e di uno dei calzini; inoltre veniva rinvenuto anche dell’hashish all’interno di un pacchetto di sigarette, unitamente a del denaro, che veniva sequestrato, non sapendo lo stesso giustificarne il possesso.

    Il giovane, un italiano 19enne residente ad Asti ed incensurato, veniva pertanto deferito all’A.G.di Asti, per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

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    COMPARTIMENTO POLFER CALABRIA OPERAZIONE STAZIONE SICURE

    Nei giorni scorsi ed, in particolare, nella giornata di ieri 29 novembre, la Polizia di Stato con il personale della Specialità Polizia Ferroviaria ha intensificato le attività di prevenzione all’interno degli scali nella provincia di Cosenza ponendo in essere mirati servizi di identificazione e di controllo del territorio di pertinenza.

    E’ stato possibile monitorare la presenza dei viaggiatori nelle stazioni più affollate, grazie anche all’utilizzo degli smartphone di nuova generazione in dotazione al personale della Polfer in servizio di pattuglia, allo scopo di aumentare la percezione di sicurezza.

    In particolare sono state identificate nr.41 viaggiatori e controllati nr.6 impianti ferroviari.

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    Ferroviaria: “Operazione Stazioni Sicure”

    Si è conclusa l’“Operazione Stazioni Sicure”, una giornata di controlli straordinari effettuati su tutto il territorio nazionale dalla Polizia ferroviaria.

    Lo scopo dell’operazione è quella di aumentare i livelli di sicurezza nelle stazioni ferroviarie anche in vista del vicino periodo natalizio.

    L’iniziativa ha visto impegnati 1.445 operatori nelle 502 stazioni ferroviarie; sono state controllate 6.621 persone e 1.539 bagagli. Alla fine di tutta l’attività 24 persone sono state indagate e una è stata arrestata.
    Trentanove le sanzioni amministrative contestate, in materia di sicurezza ferroviaria.

    Tutte le attività, estese ai depositi bagagli, sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone in dotazione alle pattuglie, per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici.

    All’operazione hanno partecipato anche le squadre cinofili.

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    Il relativo Video, nell'Area Multimediale del Forum.
     
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