POLIZIA AMMINISTRATIVA

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    Torino: controlli a San Secondo

    Sanzioni a 2 locali per oltre 5000 €

    Lo scorso venerdì pomeriggio è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Secondo da Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di zona, coadiuvati da personale appartenente al Reparto Prevenzione Crimine, al Nucleo Cinofili della Polizia di Stato e da Agenti della Polizia Municipale di Torino, Circoscrizione I.

    Nell’arco del servizio congiunto sono state identificate circa 50 persone ed effettuati dei posti di blocco che hanno interessato 10 autoveicoli.

    5 gli esercizi commerciali controllati, ubicati nelle vie San Secondo, Camerana e Sebastopoli.

    Presso 2 minimarket in via San Secondo sono state elevate, da personale della Polizia Municipale e dell’ASL, sanzioni amministrative per irregolarità inerenti alla raccolta rifiuti ed alle condizioni di igiene e manutenzioni locali, per un ammontare di oltre 5000 €.

    Un cittadino straniero, di origini pakistane, con precedenti di polizia ed irregolarmente residente in Italia, è stato accompagnato in Questura ove sono state avviate le pratiche volte alla sua espulsione dal territorio nazionale.

    Durante il servizio, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine hanno anche effettuato attività di prevenzione e controllo del territorio nella zona adiacente alla stazione “Porta Nuova”, con servizi di pattugliamento appiedato sotto i portici.

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    Generi alimentari venduti abusivamente sui treni: sequestri e provvedimenti amministrativi

    Nella giornata di venerdì 14, nel corso di un’attività finalizzata al contrasto della vendita abusiva di alimenti e bevande sui treni, la squadra di Polizia amministrativa del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Lazio ha inflitto sanzioni per un totale di 10.328 euro nonché eseguito un corposo sequestro di generi alimentari. In particolare gli agenti hanno fermato, a bordo di un treno regionale della tratta Roma- Chiusi, due 50enni di origine casertana che, seppur sprovvisti di ogni autorizzazione necessaria per la vendita, sono stati sorpresi con un attrezzatissimo carrellino portavivande con esposti contenitori termici per caffè e tè, panini, biscotti vari e bibite alcoliche ed analcoliche.

    I due, già conosciuti agli agenti della Polfer, per analoghi comportamenti, sono stati contravvenzionati ai sensi delle disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città e sottoposti a relativo provvedimento di allontanamento.

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    LA POLIZIA CONTROLLA SALE GIOCHI ED ESERCIZI COMMERCIALI

    Nella settimana dal 10 al 15 giugno, nella provincia di Chieti si è svolta l’operazione “Periferie Sicure”. In tale contesto, la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha effettuato controlli in diversi esercizi, ovvero tre Bar, un Pub, una Sala Giochi, una sala VLT con annessa sala scommesse ed un’Associazione Culturale (Circolo Privato).

    Dalle ispezioni nei locali e dalla documentazione cartacea esibita agli agenti sono stati in alcuni casi riscontrate gravi irregolarità sanzionate amministrativamente per un importo di oltre Euro 15.000.

    Sono state in particolare accertate violazioni in materia igienico/sanitaria, per le quali è stato richiesto l’intervento dell’ASL per l’immediato sequestro degli alimenti privi di tracciabilità e scadenza, con contestuale chiusura della cucina presente all’interno di un esercizio pubblico dedito alla somministrazione di alimenti e bevande.

    Inoltre è stata diffidata una Sala Giochi sprovvista delle prescritte autorizzazioni necessarie per la corretta installazione degli apparecchi elettronici da intrattenimento (c.d. Slot), il cui utilizzo è consentito ai soli maggiorenni.

    Da ultimo è stata contestata la vendita di bevande alcoliche a minori di anni diciotto con l’assenso del titolare di un noto Pub, nonché la somministrazione di bevande e alimenti ad un pubblico indiscriminato, all’interno di un’attività dissimulata per Circolo Privato.

    L’operazione inoltre ha consentito di controllare in totale 542 persone, 1538 veicoli, e 19 esercizi pubblici. Da tale attività sono stati rinvenuti e sequestrati 43 grammi di hashish, 6 di cocaina e 5 di eroina. Infine 10 soggetti sono stati denunciati a piede libero per vari reati oltre al possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.



    20/06/2019
     
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    Torino: sospesa dal Questore per 10 giorni la licenza di un locale di via Saluzzo

    Il provvedimento è stato notificato dagli agenti del Commissariato Barriera Nizza

    Nella giornata di ieri, è stato notificato al titolare di un bar ubicato in via Saluzzo, da personale del Commissariato Barriera Nizza, il provvedimento di sospensione della licenza di Pubblica Sicurezza per 10 giorni emesso dal Questore di Torino.

    Pochi giorni fa, gli agenti del commissariato, nell’ambito di attività finalizzate al contrasto del fenomeno dello spaccio nel quartiere, controllano due persone presenti nel locale. Alla vista della Polizia, uno dei due cerca di disfarsi di uno spinello conservato in un pacchetto di sigarette, dirigendosi velocemente verso il bagno. Fermato e sottoposto a controllo, il giovane viene trovato in possesso di un ovulo contenente cocaina e sanzionato amministrativamente per il possesso della droga.

    Anche l’altra persona, rimasta nei pressi del bancone, viene sottoposta a perquisizione. Nella sua disponibilità, gli agenti trovano oltre una ventina di grammi tra marijuana e hashish. A casa del giovane, i poliziotti rinvengono poi oltre 900 grammi di stupefacente: 800 grammi di marijuana e un centinaio di hashish, oltre a materiale utile alla coltivazione e al confezionamento. Alla luce di ciò, il giovane viene tratto in arresto.

    In considerazione dell’avvenuto arresto per spaccio e che il locale è divenuto verosimilmente luogo di contatto per la consumazione di reati in materia di stupefacenti, attività illecita connotata un elevato grado di allarme sociale e che contribuisce all’incremento dei fenomeni delinquenziali della zona, il Questore ha quindi sospeso la licenza dell’esercizio commerciale con conseguente chiusura al pubblico dei locali.

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    Teramo: chiusura temporanea di un bar

    A seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati, specie in danno di minori, particolare attenzione è stata posta nei confronti dei luoghi di aggregazione frequentati dai giovani nel Capoluogo, tra cui il Bar “La Villa”, noto pubblico esercizio cittadino sito nei pressi dell’ingresso della Villa Comunale di questa Piazza Garibaldi.

    Il citato esercizio è risultato luogo di aggregazione di persone con pregiudizi per vari reati ed è stata accertata la vendita di bevande alcoliche a minori degli anni 18.

    In precedenza il locale era stato oggetto di ben cinque provvedimenti di chiusura temporanea ex art. 100 TULPS per ordine del Questore. L’applicazione dei citati provvedimenti di chiusura non ha evidentemente operato alcun effetto deterrente per i titolari con il protrarsi di condizioni nocive per l’ordine e la sicurezza pubblica, il buon costume e la moralità pubblica.

    Il Questore di Teramo ha assunto il provvedimento di chiusura temporanea per gg. 20 ex art. 100 TULPS .

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    Milano: Il Questore sospende per 10 e 15 giorni le licenze di 4 locali nel Milanese

    Nell'ambito dell'attività di prevenzione e controllo del territorio e di monitoraggio dei locali pubblici mediante i sistematici servizi delle Forze dell’Ordine finalizzati al contrasto dei fenomeni di criminalità, il Questore di Milano, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha sospeso la licenza per 10 giorni agli esercizi pubblici “Bar Pizzeria Onda Latina”, sito a Cornaredo (MI), via Giuseppe Garibaldi n. 56, con un provvedimento emesso il 26.06.2019 e notificato il 29.06.2019 dai Carabinieri di Corsico e al “Bar L’incontro”, sito a Rho (MI), via Madonna n. 111, con un provvedimento emesso il 27.06.2019 e notificato nella medesima giornata dai poliziotti del Commissariato di Rho - Pero; inoltre, ha sospeso la licenza per 15 giorni agli esercizi pubblici “Vip Club” ex “Queen Pub”, sito a Sesto San Giovanni (Mi), via Granelli n. 55, con un provvedimento emesso il 27.06.2019 e notificato il 02.07.2019 dai poliziotti del Commissariato di Sesto S. Giovanni e al “Castle Rock”, sito ad Abbiategrasso (MI), via Gaetano Negri n. 2, con un provvedimento emesso il 26.06.2019 e notificato il 29.06.2019 dai Carabinieri di Abbiategrasso.

    L’art. 100 del T.U.L.P.S. prevede che il Questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

    Lo scopo perseguito dal citato art. 100 è quello di dissuadere soggetti “indesiderati”, i quali sono privati per qualche tempo di un luogo abituale di aggregazione e avvertiti della circostanza che la loro presenza nell’esercizio è oggetto di attenzione da parte dell’Autorità di P.S.

    La sospensione del “Bar Pizzeria Onda Latina”, sito a Cornaredo (MI), si è resa necessaria in quanto a seguito di controlli effettuati negli ultimi due mesi, all’interno del locale si svolgeva un’attività di spaccio e diversi avventori erano intenti a consumare sostanza stupefacente.

    La sospensione della licenza del “Bar L’incontro” a Rho, si è resa necessaria in quanto a seguito di diversi controlli operati dagli agenti del Commissariato di Rho - Pero si è riscontrata l’abituale presenza di numerosi soggetti con precedenti penali e di polizia.

    La sospensione della licenza del Vip Club” ex “Queen Pub” di Sesto San Giovanni, si è resa doverosa a seguito di diversi interventi negli ultimi mesi per violenti liti all’interno del locale nelle quali sono rimaste ferite delle persone.

    La sospensione della licenza del “Castle Rock” di Abbiategrasso, si è resa invece necessaria in relazione all’intervento avvenuto il 23.06.2019 dove una persona è stata ferita gravemente con un’arma da taglio.

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    Controlli a tappeto della Questura di Asti sugli apparecchi da gioco

    Negli scorsi giorni personale di questa Questura dipendente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha intensificato in Asti i controlli in esercizi pubblici al fine di verificare la regolarità rispetto alla normativa inerente le sale giochi/scommesse ed il rispetto di quella a tutela dei potenziali giocatori da forme di dipendenza conosciute come ludopatia. I controlli sono stati effettuati con la collaborazione con personale della Guardia della Guardia di finanza e l’Agenzia dei Monopoli e con utilizzazione di software particolari per l’estrapolazione in tempo reale dei dati presenti all’interno delle macchine da gioco.

    In particolare sono stati controllati:

    06 Sale giochi/scommesse,

    34 persone dedite al gioco,

    7 di queste persone con precedenti di polizia;

    70 macchine da gioco di tipo AWP;

    74 macchine da gioco di tipo VLT;

    62 macchine da gioco (VLT e AWP) in diretta con personale dell’Agenzia dei Monopoli.

    Non sono state riscontrate irregolarità. D’altra parte tali controlli continueranno nei prossimi giorni in Asti e Provincia.

    Riguardo a casi specifici di manifesti disturbi da dipendenza da gioco di azzardo si segnala il sito del Ministero della salute www.salute.gov.it ove potranno essere reperiti utili consigli per poter affrontare tali casi.

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    Commissariato Centrale: controllata attività abusiva di sala scommesse nel quartiere San Cristoforo



    Lo scorso 5 luglio, nel corso di mirati servizi per la prevenzione e repressione del gioco illegale, sicurezza del gioco e tutela dei minori, personale della Squadra Amministrativa del Commissariato Centrale, procedeva al controllo di un esercizio pubblico ubicato nel cuore del rione San Cristoforo.

    L’attività di accertamento permetteva di individuare in quello che, appariva essere un centro di raccolta di scommesse regolare e legale, una ben attrezzata sala scommesse abusiva con lo svolgimento di attività di raccolta ed intermediazione di scommesse, in totale assenza delle autorizzazioni necessarie.

    All’interno dei locali venivano rintracciati anche due clienti intenti a giocare quindi ad effettuare scommesse on line sul conto di gioco personale del titolare nonché gestore, che con l’ausilio di una donna, esercitava abusivamente l’attività di “intermediario”.

    Pertanto, gli agenti, procedevano al sequestro di due postazioni pc complete di stampanti termiche utilizzate per la connessione e stampa delle ricevute di gioco, nonché di sette postazioni pc, destinate al pubblico, per consentire il gioco a distanza su piattaforme censurate dall’AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato).

    L’attività è stata interrotta con la chiusura della stessa e il sequestro dei locali, oltre che di quote di denaro provento delle scommesse illecite.

    I due soggetti identificati, sono stati segnalati all’A.G. competente per concorso nell’attività di raccolta, intermediazione e trasmissione di scommesse su eventi sportivi svolta abusivamente; Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di 70.000 euro.

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    Siracusa – controlli amministrativi

    La Polizia di Stato eleva sanzioni per 10.000 euro

    Continuano in modo serrato, e senza soluzione di continuità, i controlli amministrativi degli Agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale negli esercizi di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande, voluti dal Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo.

    In tale contesto, nei giorni scorsi, gli operatori della Polizia, unitamente a personale del Sian (servizio Igiene degli Alimenti e della nutrizione dell’Asp di Siracusa) ed a personale della Polizia Municipale, hanno riscontrato delle violazioni sanitarie ed amministrative in alcuni esercizi pubblici sottoposti a controllo.

    In particolare, in uno di questi, è stato eseguito un sequestro per cattivo stato di conservazione di alimenti e il titolare dell’esercizio pubblico di Take-away, sito nella zona alta della città, è stato denunciato dallo stesso personale del Sian.

    Gli Agenti della Polizia di Stato, nel prosieguo del medesimo controllo, hanno rilevato che il locale non aveva applicato correttamente le procedure di autocontrollo HACCP e non era in possesso delle previste autorizzazioni per lo sfruttamento del suolo pubblico e per la pubblicità.

    Infine, sono state contestate altre violazioni amministrative relative alla mancata esposizione della Scia. Le sanzioni in totale ammontano a circa euro 10.000.

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    Chiuso il bar “Malibù”

    Genova, sabato 6 luglio

    Il Questore di Genova ha adottato il provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande per 10 giorni, nei confronti del pubblico esercizio “Malibù” di Via San Donato.

    L’adozione del provvedimento si è resa necessaria dopo che, in innumerevoli controlli, il gestore del locale è stato sorpreso a somministrare bevande alcoliche e superalcoliche a minori durante le serate della “movida”.

    In particolare, nel giugno dello scorso anno, una ragazzina minore di 16 anni dopo aver consumato alcolici all’interno del bar, era stata colta da malore e, accompagnata al pronto soccorso, i medici le avevano riscontrato un valore alcolemico pari a 2.4 g/l.

    Nonostante i ripetuti interventi sanzionatori e le denunce a suo carico, il gestore del locale, un 40 enne del Bangladesh, ha perseverato nella sua modalità indiscriminata di somministrazione e vendita di bevande alcoliche a minori, determinando un significativo allarme sociale.

    Allo scopo di prevenire il verificarsi di situazioni che possano turbare l’ordine pubblico e per tutelare la sicurezza dei cittadini, il Questore di Genova ha emesso il provvedimento di sospensione che è stato notificato sabato pomeriggio al proprietario del bar dai poliziotti del Commissariato Centro.

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    Sospese le licenze a due bar di Gorizia e Monfalcone

    Sono stati notificati oggi ai titolari di due esercizi pubblici, i provvedimenti del Questore di Gorizia che dispongono, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, la sospensione dell’autorizzazione per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

    Al primo locale denominato “Le Bistrò’”, sito a Gorizia in via Crispi, la restrizione, ai sensi dell’art.100 del Testo Unico delle Leggi di P.S., è stata imposta in quanto l’esercizio è stato teatro, recentemente, di numerosi episodi di turbativa dell’ordine pubblico, che hanno richiesto l’intervento della Polizia di Stato. Il locale, inoltre, è risultato essere abitualmente frequentato da persone gravate da precedenti penali e di polizia.

    Il decreto di sospensione, predisposto con un’azione coordinata dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, avrà una validità di dieci giorni.

    Al secondo esercizio denominato “Juma bar” di Monfalcone è stato applicato, per la prima volta in questo ambito provinciale, l’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, così come modificato dall’art. 12 bis della legge n.48/2017, nella parte in cui prevede la possibilità per il Questore di sospendere la licenza di un esercizio anche di vicinato. In particolare il provvedimento è stato emesso in esito a tre recenti violazioni di altrettante ordinanze del Sindaco di quel centro, le quali imponevano l’orario serale di chiusura al pubblico alle ore 20.30.

    Il provvedimento, approntato in sinergia con la Polizia Locale di Monfalcone, avrà una durata di otto giorni.

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    Stazione Termini. Divisione Anticrimine.
    Emessi dal Questore di Roma sei provvedimenti di Divieto di Accesso alle Aree Urbane

    Nei giorni scorsi, il Questore di Roma Carmine Esposito, nell’ambito delle attività volte al controllo della Stazione Termini, ha emesso sei provvedimenti di Divieto di Accesso alle aree interne e pertinenti alla Stazione Termini, i c.d. “Dacur”, della durata di un anno.

    I destinatari della misura di prevenzione, predisposta dalla Divisione Anticrimine, sono risultati tutti senza fissa dimora. Erano soliti stazionare all’interno della Stazione Termini dove molestavano i viaggiatori con richieste di elemosina o offrendo con insistenza la loro assistenza presso i distributori automatici di biglietti. Tali comportamenti sono risultati incompatibili con la vocazione e la destinazione di tali aree e di fatto impediscono l’accessibilità allo scalo ferroviario, con condotte espletate con modalità tali da limitare la libertà dei cittadini che, per tale motivo, sono costretti a sottostare alle illegittime richieste, nel timore di ritorsioni. Molti sono costretti a modificare percorsi e tragitti per evitare ogni tipo di ingerenza di queste persone.

    La Divisione Polizia Anticrimine ha rilevato così la pericolosità sociale di tali persone, in quanto soggetti più volte denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di molestia in ambito ferroviario ( alcuni sono stati denunciati ben 43 volte per il medesimo reato), reiteratamente colpiti dagli ordini di allontanamento della durata di 48 h dalla Stazione Termini e segnalati al sindaco per l’irrogazione della sanzione amministrativa. Verificata la sussistenza dei requisiti previsti dal decreto-legge “Minniti” sono stati predisposti i Provvedimenti di Divieto di Accesso alle aree interne e pertinenti alla Stazione Termini per la durata di dodici mesi.

    Ai destinatari della misura di prevenzione, in caso di violazione del provvedimento, potrà essere applicata la sanzione penale dell’arresto da sei mesi ad un anno, così come previsto dal Decreto Sicurezza nr. 113 dell’ottobre 2018

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    Torino: Servizi coordinati in materia di giochi
    Sono 143 i sequestri amministrativi operati

    Nei primi giorni del mese, le diverse forze di polizia, a livello nazionale hanno effettuato un servizio coordinato di controlli in materia di giochi e tutela dei minori. Oggetto della verifica è stato il rispetto della legalità e regolarità degli apparecchi di intrattenimento.

    Per quanto riguarda la città di Torino, l’attività della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, dei Commissariati di P.S., sezionali e distaccati, e del Comando del Corpo della Polizia Municipale ha portato al controllo di 87 esercizi pubblici. Una persona è stata denunciata in stato di libertà per aver esercitato l’attività di VLT con rappresentante non indicato in licenza. Sono 123 le sanzioni amministrative elevate; 143, invece, i sequestri amministrativi con la conseguente confisca delle attrezzature per non aver rispettato le distanze dagli obiettivi sensibili.

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    DASPO al capo Ultras dell'Avellino Calcio

    Comminato dal Questore di Rieti a seguito dell'incontro di calcio Avellino - Lanusei del 12 maggio 2019

    Il Questore della Provincia di Rieti, a seguito di una particolareggiata attività informativa svolta dalla locale Divisione Polizia Anticrimine, ha inflitto nei confronti di D. M., di anni 55, capo ultras della squadra di calcio dell’Avellino, la misura preventiva del divieto di accedere a tutte le competizioni sportive calcistiche – D.A.S.P.O- per anni 5.

    Nei confronti del tifoso irpino è stato altresì imposto l’obbligo di presentarsi, per anni 5, presso la Questura di Avellino, 15 minuti dopo l’inizio dell’incontro di calcio e 15 minuti prima della fine di ogni partita, nei giorni in cui la “SSD Avellino Calcio” disputerà gli incontri agonistici casalinghi ed in trasferta. Il prescritto obbligo di comparizione dell’uomo davanti alla Polizia Giudiziaria di Avellino è stato confermato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti.

    L’applicazione di tale misura preventiva, quale risposta alle molteplici condotte antisociali che spesso si realizzano in occasione di manifestazioni sportive tra i tifosi, si è resa necessaria in quanto l’uomo, nel corso dell’incontro di calcio “SSD Avellino - Lanusei Calcio", valido per la promozione in serie C - Lega Pro, disputatosi il 12 maggio 2019 presso lo Stadio Centro d’Italia- Manlio Scompigno di Rieti, ha tenuto una condotta violenta, intenzionalmente volta a provocare turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica, poiché con modalità aggressive ha proferito reiterate frasi intimidatorie e facinorose nei confronti dei dirigenti della squadra della “Lanusei Calcio”, presenti in Tribuna, i quali, onde evitare ulteriori reazioni inconsulte da parte del D.M., sono stati costretti a non poter più parlare o tifare per la propria squadra.

    L’uomo, già destinatario in passato di analogo provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, in ragione del suo comportamento è stato altresì deferito in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti, per il reato di violenza privata.

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    Rivendita di tabacchi vendeva sigarette a ragazzi minori - contestata la sanzione amministrativa di euro 3000 e la sospensione della licenza per giorni 15

    l lavoro dei poliziotti di Macerata continua con perseveranza e senza soluzioni di continuità “ dichiara il Questore Pignataro” al fine di difendere le giovani generazioni dalle insidie che, purtroppo, la patologia della nostra Società immette nel mercato senza alcuna remora ma in una cinica logica del profitto a danno del nostro futuro in quanto la maggior parte di questi prodotti vengono utilizzati dai minori causando dei danni non solo nel corpo, ma anche nella psiche IN MANIERA IRREVERSIBILE .

    Sono stati alcuni genitori che, preoccupati per la salute dei propri figli, si sono rivolti al Questore per riferire che nello zaino scolastico del figlio minore di anni 13 erano state rinvenuti molteplici pacchetti di sigarette.

    Grazie alla sensibilità e al lavoro di tutte le Forze di Polizia della provincia di Macerata e alla conseguente crescita del rapporto fiduciario e di collaborazione tra l’Istituzione e il tessuto sociale, si può affermare che oggi a Macerata e provincia lo “ STATO C’E’ E SI VEDE “, come hanno rilevato gli stessi cittadini che quotidianamente si complimentano con la Polizia, non solo de-visu ma anche tramite gli organi di informazione per l’impegno e il sacrificio profuso per incrementare e rinsaldare il senso di legalità alla base del vivere civile.

    Pertanto venivano attivati immediati controlli che consentivano, nella giornata di ieri, di accertare la vendita di tabacchi a minori di anni 13, trovati in possesso di alcuni pacchetti di sigarette appena acquistati in una rivendita di tabacchi ubicata in un’area ad alta densità di traffico veicolare pubblico non solo cittadino ma anche da fuori città e provincia, punto di arrivo e di partenza di studenti, soprattutto minorenni.

    Nella mattinata odierna, dunque, veniva notificato il relativo provvedimento che racchiude la contestazione di euro 3000 e la sospensione della licenza per 15 giorni. Si sottolinea che la legge, in questi casi, di assoluta gravità per il coinvolgimento di ragazzi minorenni, purtroppo, non prevede la revoca immediata della licenza, ma tale sanzione potrà essere applicata in caso di recidiva.

    Il Questore (foto) ha provveduto a pianificare continui controlli per il futuro e invita tutti i titolari di rivendita di Tabacchi e sigarette elettroniche ubicati nel territorio della provincia (dato che le statistiche Nazionali hanno accertato che il 40% del tabacco ai minori viene venduto nelle tabaccherie – mentre nei negozi che vendono le sigarette elettroniche il 78% ha venduto ricariche di nicotina al minore senza verificare l’età ) di porre la massima attenzione nella vendita di prodotti contenenti nicotina in quanto qualsiasi violazione alla legge che regola la delicata materia sarà perseguita al fine di tutelare le giovani generazioni e prevenire le gravi patologie che possono derivare dall’uso di queste sostanze, soprattutto in giovane età.

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