POLIZIA AMMINISTRATIVA

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    Caltanissetta, pubblicizzavano una serata danzante per la notte di Capodanno attraverso una nota piattaforma di messaggistica privi di licenza: individuati e diffidati dal Questore

    Per il 31 dicembre sono stati disposti controlli della polizia amministrativa presso i locali, dove si cena, ed è consentito ascoltare musica anche dal vivo, ma è fatto divieto di danzare.

    I poliziotti della divisione polizia amministrativa della Questura di Caltanissetta hanno individuato quattro giovani diciannovenni che attraverso una nota piattaforma di messaggistica pubblicizzavano l’organizzazione di una serata danzante per la notte del 31 dicembre. I predetti, seppur privi di licenza, per partecipare alla serata avevano previsto il pagamento di una somma di 35 euro, con prenotazioni da confermare entro il 21 dicembre. I quattro giovani sono stati convocati in questura e diffidati a intraprendere la predetta attività privi delle necessarie autorizzazioni di polizia. Alla luce del nuovo d.p.c.m., nell’ambito del piano predisposto dalla Prefettura di Caltanissetta, il Questore Ricifari, per la notte di Capodanno, ha disposto controlli della polizia amministrativa presso i locali, dove si cena, ed è consentito ascoltare musica anche dal vivo, ma è fatto divieto di danzare. I controlli, finalizzati a prevenire forme di contagio da Covid-19, saranno indirizzati anche a un attento monitoraggio della Rete internet, per intercettare l’organizzazione di altre eventuali feste abusive.

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    BOLOGNA: DISPOSTA LA CHIUSURA DEL “B&B BO” PER ORDINE DEL QUESTORE

    Disposta dal Questore di Bologna Isabella Fusiello la sospensione dell’autorizzazione relativa all’attività della struttura “B&B BO “, ubicata in via Boldrini nr.16, poiché tale esercizio violava la normativa vigente ed in particolare le disposizioni anti-covid-19.

    L’attività di controllo nasce a seguito di alcune segnalazioni in merito ad un via vai incontrollato di persone. Il 27 dicembre 2021 la squadra investigativa della Divisione della Polizia Amministrativa ha effettuato un controllo in cui ha accertato che all’interno della struttura ricettiva erano alloggiati tre ospiti, la cui presenza non era stata regolarmente comunicata alla Questura. La mancata comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza n merito agli ospiti della struttura costituisce violazione delle normative vigenti. Dagli accertamenti, emergeva inoltre che nelle aree comuni della struttura non era presente la cartellonistica indicante le misure di prevenzione anticovid-19 e che al momento del check-in degli ospiti, a questi ultimi non veniva richiesto il green pass.

    Immediata, pertanto, la risposta della Questura che, al fine di garantire la Sicurezza dei cittadini e dei clienti, disponeva la sospensione dell’autorizzazione relativa al B&B per la durata di 15 giorni.

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    Altre 4 chiusure ex art 100 del T.U.L.P.S da parte del Questore di ROMA
    Apposti i sigilli a diverse attività commerciali

    Secondo le indicazione emerse in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura, proseguono incessantemente in tutta la capitale i controlli messi in campo dalle forze dell’ordine per monitorare il corretto svolgimento della movida.

    Dopo una attenta istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa, è stata sospesa, con provvedimento del Questore, la licenza per 15 giorni al titolare di un bar in zona Monteverde con conseguente chiusura dell’esercizio. Il provvedimento, notificato dagli agenti della Polizia di Stato del XII Distretto Monterverde, è scaturito a seguito dell’arresto del marito della titolare, preposto alla somministrazione all’interno del bar, che, il 16 dicembre scorso, durante un controllo nell’esercizio è stato trovato in possesso di stupefacenti. Lo stesso, nella circostanza è stato condannato ad un anno e 10 mesi di reclusione nonché al pagamento di una multa di 3 mila euro nonché all’obbligo di presentazione alla P.G. per tre giorni a settimana.

    Intensi i controlli, finalizzati ad un corretto svolgimento della movida e del rispetto delle normative che presidiano il contenimento della diffusione del covid 19, anche in zona Torpignattara e Pigneto dove gli agenti del commissariato Porta Maggiore hanno provveduto a notificare a due distinte attività commerciali un provvedimento di chiusura di 7 giorni emessi dal Questore, ai sensi dell’art 100 del T.U.L.P.S, dopo i controlli specifici fatti dalla polizia e l’istruttoria avviata dalla Divisione Amministrativa e Sociale. A motivare i provvedimenti, in entrambi i casi, la violazione della normativa anti covid con chiusure temporanee per entrambi di 5 giorni e multe rispettivamente di 2.800 euro nel primo caso e 10.200 euro nel secondo. A Torpignattara poi i poliziotti avevano sorpreso sorpresa, in flagranza di reato, un avventrice del locale nella cessione di sostanza stupefacente.

    Ed infine un provvedimento di sospensione della licenza per 7 giorni è stato notificato dagli agenti del commissariato Viminale ad un’attività ricettiva in zona Termini .

    Erano stati gli stessi agenti in questo caso ad arrestare per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti un avventore dimorante presso la sopra menzionata struttura. I poliziotti avevano trovato in una stanza della struttura alcuni grammi di hashish e 110 euro in contanti.

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    Gela, bar abituale ritrovo di pregiudicati: il Questore Ricifari sospende la licenza, ex art. 100 tulps, per sette giorni

    La Polizia di Stato da tempo ha intensificato i servizi di controllo del territorio nel centro storico cittadino volti al contrasto dell’illegalità diffusa.

    Il Questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari ha emesso un decreto di sospensione della licenza, ex art. 100 tulps, per sette giorni, nei confronti del titolare di un bar del centro storico di Gela. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di ripetuti interventi delle pattuglie della Polizia di Stato che, in più occasioni, hanno identificato all’interno dell’esercizio commerciale persone pregiudicate. La Polizia di Stato da tempo ha intensificato i servizi di controllo del territorio nel comune di Gela, con particolare attenzione al centro storico. Le volanti del Commissariato di pubblica sicurezza, coadiuvate da pattuglie dei Reparti prevenzione Crimine, hanno svolto, infatti, servizi straordinari di controllo del territorio volti al contrasto dell’illegalità diffusa, con particolare attenzione ai luoghi ove si svolge la c.d. movida, teatro in passato di fatti delittuosi che hanno destato allarme sociale. Tra l’altro, anche in passato, l’esercizio era stato oggetto di analoghi provvedimenti di sospensione della licenza.

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    Alcol a minori: il Questore della provincia di Firenze sospende per 5 giorni la licenza a un pubblico esercizio del centro storico di Firenze

    Da oggi 20 gennaio è scattata la sospensione della licenza per 5 giorni per un esercizio pubblico del centro storico di Firenze disposta, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma.

    Il provvedimento, notificato ieri dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze, è stato adottato a seguito di quanto rilevato il week-end appena trascorso.

    Intorno alle ore 23.00 di sabato scorso 15 gennaio gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno infatti osservato, all’interno del pubblico esercizio, quattro giovani avventori, visibilmente minorenni, che acquistavano delle bottiglie di birra senza mostrare documenti di identità.

    Appena usciti dal negozio, i ragazzi sono stati identificati e, nell’immediatezza, il venditore è stato sanzionato sia per aver venduto alcolici a minori degli anni 18 sia per aver venduto alcolici nel centro storico Unesco dopo le ore 21.00.

    Nel provvedimento adottato dal Questore è evidenziato come sia emersa dai fatti in questione una situazione di pericolosità tale da dover intervenire al fine di scongiurare che la vendita di alcolici a minori da parte del pubblico esercizio possa avere ulteriori e peggiori conseguenze, provocando allarme sociale.

    Il Questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini poiché presso il pubblico esercizio in questione, con inavvedutezza e noncuranza, sono stati venduti alcolici a minori, tenendo una condotta che ha creato pericolo per la salute dei giovani clienti.

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    FIRENZE: Un altro caso di alcol a minori
    il Questore della provincia di Firenze sospende per 5 giorni la licenza ad un altro pubblico esercizio del centro storico di Firenze

    Art. 100 TULPS

    Da oggi, sempre per un caso di alcol venduto a minori, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha sospeso la licenza, ai sensi dell’art. 100 del TULPS, ad un pubblico esercizio del centro storico di Firenze.

    Predisposto dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze e notificato ieri dalle volanti, il provvedimento è stato adottato a seguito della vendita di un paio di bottiglie di vino - una di prosecco bianco e una di vino rosso - ad una giovane di 17 anni in compagnia dell’amica 14enne.

    Lo scorso 13 gennaio la Polizia di Stato è infatti intervenuta all’ospedale di Santa Maria Nuova dove era stata accompagnata in ambulanza una 17enne in stato di incoscienza dovuto all’eccessiva assunzione di alcolici.

    Una volta ripresa conoscenza la ragazza è stata ascoltata dagli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura che sono così rapidamente risaliti al luogo dove la giovane, in compagnia dell’amica, aveva acquistato il vino.

    Gli investigatori hanno poi avuto conferma di quanto appreso, quando sono andati ad acquisire le immagini della videosorveglianza interne dell’esercizio.

    Nel provvedimento adottato dal Questore è evidenziato come sia emersa dai fatti in questione una situazione di pericolosità tale da dover intervenire al fine di scongiurare che la vendita di alcolici a minori da parte del pubblico esercizio possa avere ulteriori e peggiori conseguenze, provocando allarme sociale.

    Il Questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini poiché presso il pubblico esercizio in questione, con inavvedutezza e noncuranza, sono stati venduti alcolici a minori, tenendo una condotta che ha creato pericolo per la salute dei giovani clienti.

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    FIRENZE: Il Questore della provincia di Firenze sospende la licenza per 15 giorni ad un locale di pubblico spettacolo del centro storico

    Da oggi il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha sospeso per 15 giorni la licenza, ai sensi dell’art. 100 del TULPS, ad un locale di pubblico spettacolo del centro storico.

    Predisposto dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze e notificato ieri dal Commissariato “San Giovanni”, il provvedimento è stato adottato a seguito della ravvisata violazione delle vigenti disposizioni governative in merito alle misure di contrasto alla diffusione della pandemia.

    La notte del 22 gennaio scorso, durante un controllo del locale da parte di una pattuglia del Commissariato San Giovanni, gli agenti hanno accertato la presenza, all’interno della discoteca, di un rilevante numero di avventori stipati in un solo ambiente, non distanziati e senza mascherine, in violazione delle vigenti normative anti Covid-19. Alcuni dei presenti sarebbero stati anche intenti a danzare nonostante tale attività fosse stata sospesa.

    La notte del successivo 29 gennaio la Squadra Investigativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze ha accertato un’analoga situazione, nel corso della quale, oltre alla prevista sanzione, ha applicato al gestore del locale la sospensione dell’attività per un giorno.

    La notte dopo la Polizia ha rilevato, ancora una volta, la medesima situazione riscontrata nei controlli precedenti: il locale inoltre era aperto in violazione della sospensione dell’attività disposta il giorno precedente.

    Il Questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per la sicurezza pubblica, poiché sarebbero state violate le misure di contrasto alla diffusione del virus Covid-19, consentendo di fatto che gli avventori omettessero di rispettare distanze interpersonali e di utilizzare i dispositivi di protezione individuale, nonché permettendo l’intrattenimento danzante con grave pericolo per la salute dei cittadini in questo delicato periodo di pandemia.

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    Roma, controlli anti-covid della polizia: chiusi tre locali

    Controlli della polizia a Roma. Chiuso un esercizio commerciale in zona Porta Maggiore, denunciato il titolare di un B&B per mancata registrazione degli alloggiati e 3 locali chiusi per la mancata osservanza delle norme covid in zona Esquilino e in zona Piazza Bologna. Nel corso di controlli amministrativi eseguiti dal commissariato di Porta Maggiore e dalla Divisione amministrativa presso un esercizio commerciale in Piazza dei Condottieri sono state riscontrate numerose irregolarità. Il locale è stato monitorato dal Commissariato di PS «Porta Maggiore» in quanto vi era il sospetto che fosse base logistica di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Lo scorso 22 dicembre gli agenti avevano arrestato, davanti al locale, un abituale avventore sorpreso in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nello specifico cocaina. Il 14 gennaio, invece, l'attività in questione è stata sottoposta a controllo dalla Divisione Polizia Amministrativa unitamente a personale della Polizia Locale di Roma Capitale, nell'occasione sono state riscontrate numerose violazioni alle vigenti normative disposte per il contrasto della diffusione del virus Sars-Cov2 e per tali circostanze gli agenti hanno irrogato la sanzione accessoria della chiusura per giorni, oltre ad elevare nei confronti della titolare vari verbali. Accertato che il locale fosse sistematicamente teatro di illegalità, a causa della presenza di soggetti di dubbia moralità, pluripregiudicati specie per i reati in materia di sostanze stupefacenti e, rilevati i comportamenti omissivi e recidivi del gestore del locale, è stato adottato dal Questore di Roma il provvedimento di sospensione, per la durata di 115 giorni della licenza.

    Gli agenti della divisione polizia amministrativa e sociale della Questura di Roma nel corso di controlli amministrativi, in zona Esquilino, hanno poi denunciato in stato di libertà, il titolare di un B&B per mancata registrazione alloggiati e, hanno provveduto alla chiusura dell'attività per 5 giorni per la mancanza dell'osservanza delle prescritte misure di contenimento covid, sollevate, inoltre, sanzioni amministrative per circa 8000 euro per ampliamento capacità recettiva, tabella prezzi e mancanza cartellonistica delle vie di esodo. In zona Piazza Bologna, invece, sono stati sanzionati due locali con la chiusura dell'attività per entrambi di 2 giorni, per la mancata osservanza delle misure anti covid.

    Leggo.it Domenica 6 Febbraio 2022 :busted_blue.gif:
     
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    CATANIA: I controlli della Polizia Di Stato: chiusa discoteca abusiva

    Nella notte appena trascorsa, personale della Squadra Amministrativa della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Catania ha proceduto al controllo amministrativo di un disco pub sito in Aci Catena.

    Il responsabile, veniva deferito ai sensi dell’art 681 C.P. in relazione all’art. 80 TULPS per aver trasformato l’attività di pub, in un esercizio pubblico di discoteca senza aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza della sala adibita al ballo.

    Il predetto veniva, inoltre, contravvenzionato ai sensi dell’art. 68 TULPS perché sprovvisto di licenza di trattenimenti danzanti.

    La serata danzante veniva interrotta e i circa 250 avventori, per motivi di sicurezza, fatti uscire dalla struttura. I locali costituenti l’attività abusiva di discoteca, venivano sottoposti a sequestro penale.

    In particolare gli operatori di polizia, rilevavano le precarie condizioni del tetto, che risultava in parte puntellato.

    Infine, il titolare veniva contravvenzionato con la sanzione amministrativa di euro 400,00,perché consentiva al proprio personale di somministrare bevande privi delle mascherine di protezione.

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    ISOLA CAPO RIZZUTO: LA POLIZIA DI STATO SEQUESTRA AUTOLAVAGGIO ABUSIVO A PERCETTORE DI REDDITO DI CITTADINANZA

    Nell’ambito dei servizi di controllo amministrativo finalizzati all’individuazione di attività illecite, effettuati nel corso della settimana da personale della locale Divisione PASI - Squadra Amministrativa, unitamente a personale dell’Arpacal di Crotone, sono stati svolti alcuni accessi ad attività lavorative ubicate sul territorio ricadente nel comune di Isola Capo Rizzuto.

    Nel corso delle verifiche effettuate è stato controllato un autolavaggio il cui titolare, oltre che percettore di reddito di cittadinanza, è risultato essere sprovvisto di autorizzazioni.

    Inoltre, al momento dell’accesso presso il predetto autolavaggio venivano sorpresi a lavorare il titolare ed un dipendente, risultato essere non assunto.

    Si accertava, pertanto, che l’attività di autolavaggio veniva esercitata senza alcuna autorizzazione amministrativa quali l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane e l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue rilasciata dal Comune di Isola di Capo Rizzuto.

    Il personale ARPACAL effettuava i previsti controlli tecnici attraverso alcuni prelievi delle acque confluite in una vasca esterna, poco distante dal locale, ed accertava che la medesima era disperdente, nel senso che le stesse acque si disperdevano nel sottosuolo causando l’inquinamento dello stesso.

    Pertanto, al termine del controllo, si procedeva nei confronti del titolare per i reati di inquinamento e danneggiamento del sottosuolo attraverso l’emissione di sostanze inquinanti o non controllate e si procedeva al sequestro del locale utilizzato per l’illecita attività nonché della vasca annessa che non risultava idonea a trattenere le acque reflue dell’autolavaggio.

    La Squadra Amministrativa, inoltre, contestava la carenza assoluta di licenze amministrative applicando la sanzione prevista di Euro 500,00 in quanto veniva utilizzata l’insegna di “Autolavaggio” illecitamente, poiché non iscritto all’Albo delle imprese artigiane.

    Ulteriori approfondimenti e conseguenti segnalazioni agli organi competenti, verranno effettuate in relazione alla percezione del reddito di cittadinanza ed all’impiego del dipendente a nero.

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    Controlli della Squadra Amministrativa della Questura di Catania

    Nel corso dei servizi finalizzati ad accertare il rispetto delle norme che disciplinano gli esercizi pubblici di “Discoteca” ed in particolare in materia di sicurezza e quiete pubblica, personale della Squadra Amministrativa della Questura di Catania, unitamente a personale dell’ASP di Catania e dell’Ispettorato del Lavoro di Catania, in data 21 luglio ha effettuato un controllo presso l’esercizio pubblico di discoteca - ristorante - american bar, ubicato in via Dusmet interno porto.

    Nella circostanza, il personale operante accertava che il titolare aveva violato le prescrizioni imposte dal Questore di Catania nella licenza di Polizia, pertanto veniva denunciato all’A.G. ai sensi degli articoli 9 e 17 del T.U.L.P.S., inoltre è stato sanzionato ai sensi della legge 94/2009 per aver impiegato personale addetto alla sicurezza non iscritto nell’apposito elenco prefettizio, con sanzione di euro 1666,00. Stessa sanzione è stata inflitta al citato addetto alla sicurezza per aver esercitato attività di buttafuori sprovvisto di decreto prefettizio.

    Infine il titolare è stato contravvenzionato dall’Ispettorato del lavoro per l’impiego di nr. 3 lavoratori in nero, con sanzione di euro 2.500,00.

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