Nazionale Italiana

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  1. FRANCODUE
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    Nazionale, Mancini: "Ottimista per crescita giovani. Balotelli? Se segna un gol a partita..."
    Il commissario tecnico ha parlato al primo ritiro azzurro del 2019: "Tanti ragazzi stanno crescendo, Quagliarella sa di avere sempre la mia stima. Inter in crisi? Certi momenti capitano, il campionato è ancora lungo. Mario fa parte del gruppo. Dipende da lui. Ha giocato due partite negli ultimi 4 o 5 mesi".

    FIRENZE - Mancini, che cosa significherebbe per lei riavere accanto Vialli in Nazionale?

    "E’ un’idea del presidente. Io ho visto Luca e non me ne ha parlato. Poi Il presidente me l’ha detto e mi ha chiesto il numero di telefono. Mi farebbe immensamente piacere, perché abbiamo condiviso la gioventù e tanti momenti belli".
    Questo stage lampo quanto conta per la Nazionale?
    "Voglio ringraziare tutti i club per la disponibilità, in un momento della stagione faticoso. Lo stage serve molto a noi, che ci ritroviamo dopo 4 mesi".

    L’età media si è abbassata e Zaniolo è il simbolo di questo fenomeno.
    "L’ho chiamato perché l’avevamo seguito agli Europei Under 19, avevamo capito che poteva essere un giocatore, come altri di quella squadra. Lui è stato molto veloce, molto precoce: ha avuto una crescita velocissima e in parte imprevedibile, anche se ha tutte le caratteristiche del centrocampista moderno".

    Può giocare in Nazionale?
    "Di Francesco ha avuto il coraggio di lanciarlo nella partita di Champions a Madrid. Migliora partita dopo partita. Se giochi nella Roma a questi livelli, puoi giocare anche in Nazionale. Bisogna lavorare sodo, perché mantenersi a questi livelli non è facile. Se sarà così intelligente e bravo da lavorare per migliorarsi, l’Italia avrà un centrocampista con caratteristiche che forse mancavano".

    Vede analogie tra questa generazione e la vostra, quella di Mancini e Vialli giocatori e dell’Under di Vicini?
    "L’unico che ha tante presenze in serie A come le avevamo noi è Donnarumma, gli altri ne hanno meno. Giocatori bravi e giovani ce ne sono. Se riuscissero a mettere insieme più partite ad alto livello, migliorerebbero ancora di più".

    In alcune squadre, come l’Inter, in questo momento ci sono problemi.
    "Durante la stagione ci sono momenti difficili per tutti, l’Inter è ancora terza e il campionato è ancora lungo. Può recuperare su chi le sta davanti, come le altre hanno recuperato sull’Inter".

    Rispetto a settembre, quando lei prese atto dello scarso impiego dei giovani italiani nei club, oggi si sente più ottimista?
    "Ottimista lo sono sempre stato. Molti giovani sono migliorati e stanno crescendo, giocano molo di più. La Roma, ad esempio, ha 4-5 giocatori giovani e bravi".

    Ci sarà ancora spazio per Balotelli?
    "Noi seguiamo tutti, non perdiamo di vista nessuno. A Marsiglia ha appena giocato la sua seconda partita negli ultimi 4-5 mesi: per ora sono poche. Dipende da lui: se riuscirà a fare un gol a partita da qui a fine marzo lo convoco..."

    Pensando al 2020 che cosa vede?
    "Io penso all’Europeo e sono molto soddisfatto del miglioramento dei ragazzi: hanno bisogno di giocare con quelli di esperienza, così la crescita è più veloce".

    I problemi della difesa della Juventus, senza Bonucci e Chiellini, sono una brutta notizia per la Nazionale?
    "Qualche problema può capitare, i problemi fisici di loro due sono coincisi con la fine del mercato e con la partenza di Benatia. Ma Bonucci e Chiellini stanno rientrando".

    Le ultime sue parole del 2018 sono state: nel 2019 voglio vincere tutte le partite.
    "L’ho detto perché penso che sia così. siamo una squadra forte ed è nelle nostre possibilità vincere tutte le partite delle qualificazioni, anche perché dobbiamo risalire nel ranking: io credo che l’Italia, al diciottesimo o al diciannovesimo posto, non ci stia bene".

    Quagliarella è qui perché sta benissimo o perché il problema del centravanti persiste?
    "Noi abbiamo attaccanti bravi, è stata questione di mira e di fortuna. Non credo che avremo grandi problemi a segnare: la situazione migliorerà, quando costruisci tanto prima o poi i go li fai. Quagliarella è italiano, è un cannoniere, sta giocando bene e se lo merita, al di là dell’età. La mia stima per lui è antica".

    Nella classifica cannonieri ci sono più stranieri che italiani: perché Cutrone non è tato convocato?
    "Cutrone è un altro ragazzo che noi seguiamo. Sappiamo che avrà un grande futuro in Nazionale: se non c’è oggi, ci sarà nel prossimo raduno. Immobile è vicino al gruppo di testa. La speranza è che possano riprendere a segnare quelli che adesso non lo stanno facendo. Non sono convocazioni a caso, sono ragionate".

    Quagliarella, nella Sampdoria dei suoi tempi, avrebbe potuto giocare?
    "Sì (ridendo ndr), in panchina ci poteva stare".

    Voleva Chiesa più cattivo sotto porta, sembra che ci sia riuscito.
    "Federico ha ancora poche partite in serie A: più gioca e più migliorerà. A Natale ho detto a suo papà Enrico di raccomandargli di fare più gol e lo sta facendo, si vede che gliel’ha detto e che lui l’ha preso in parola. Il gol deve fare parte del suo bagaglio, l’esperienza lo può aiutare a gestire qualche corsa, per arrivare meno stanco al tiro. Come per Zaniolo, deve lavorare: arrivare oggi è possibile, anche in breve tempo, ma per restare in alto ci vuole tanto lavoro".

    Quali sono le sue preoccupazioni per le qualificazioni all’Europeo, che cominceranno in marzo?
    "Nessuna preoccupazione: spero solo che a marzo stiano tutti bene, perché iniziare bene le qualificazioni sarà molto importante. La Finlandia non ti lascia giocare, non sarà così semplice, vorrei avere tutti a disposizione".

    Hamsik lascia l’Italia per la Cina.
    "Dispiace il calcio italiano, che perde un grande giocatore: lo volevo all’Inter, quando era al Brescia".

    Inizia il Festival di Sanremo e lei ha portato la musica negli allenamenti a Coverciano: la colonna sonora del ct è “Si può dare di più” o “Volare”?
    "A maggio eravamo un po’ tristi. Scherzi a parte, io sono amante della musica italiana e Sanremo fa parte del nostro bagaglio. E’ un omento storico per tutti noi italiani: quelle due canzoni vanno benissimo entrambe".

    La Repubblica.
     
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250 replies since 2/9/2018, 09:34   985 views
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