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Stasera voglio parlare di cose frivole.
Frivole com'è il calcio.
Il calcio è uno sport, dove dei giocatori stra miliardari, si divertono
a dar calci ad un pallone.
Mentre tantissimi altri, tirano la cinghia per tirare avanti sino alla fine del mese.
Con poche centinaia di Euro al mese.
Che cosa voglio dire.
Che nel nostro Parlamento, la giornata di oggi, sia stata incentrata sulle discussioni
relative alla Partita di "calcio" tra Juventus e Roma.
Con varie interpellanze Parlamentari, rivolte persino al Governo.
Ora mi chiedo.
Ma me lo chiedo Molto Seriamente.
Ma Lì.
Su quegli alti Scalni delle nostre Istituzioni, i Deputati eletti da Noi tutti,
NON DOVREBBERO DISCUTERE DI BEN ALTRO ??!!.
Qual'è il problema del paese.
Un rigore negato alla Roma, un altro magari alla Juve ??!.
L'Arbitro Rocchi deve essere mandato al 41° BIs ??
Per non farmi madare io al 41 Bis, dico solo...
PENSATE AI VERI PROBLEMI DI QUESTO PAESE !!.
IL PARLAMENTO NON E' IL BAR SPORT !!!.
Su quei banchi si sono seduti grandi Luminari.
Cavour, Rattazzi, Giolotti, Sonnino, Matteotti, Pietro Nenni, Alcide De Gasperi, Aldo Moro, Enrico Berlinguer, solo per citare nomi che mi vengono a mente.
Davvero al Servizio del Loro paese !.
E mi fermo qui.. -
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Oggi il mio editoriale è un cominicato.
Un comunicato di un nostro Sindacato di Polizia, il Coisp Polizia ma credo che tutti glia ltri direbbero la stessa identica cosa, rivolto agli "organi di stampa" sui fatti accaduti in Torino ai mercati generali.
Eccolo qua:
Alla cortese attenzione degli organi di stampa e delle testate giornalistiche
COMUNICATO STAMPA DEL 18 OTTOBRE 2014
Oggetto: Scontri a Torino, l’ira del Coisp: “Di fronte a gente che va in strada
con le bombe carta si discute se l’intervento della Polizia è stato proporzionato?
Si pensi piuttosto a mettere dei seri paletti prima di autorizzare queste
manifestazioni”
“E’ uno scandalo intollerabile che mentre c’è chi si reca alle manifestazioni di piazza con zaini pieni
di pietre e bombe carta e quant’altro, e con ben cinque feriti fra i soliti cretini della Polizia di Stato,
adesso si stia qui a discutere se l’intervento delle Forze dell’Ordine sia stato proporzionato o meno
agli eventi. E’ una vergogna. Si discuta di dire basta a queste manifestazioni che puntualmente sono
fuori controllo da parte di organizzatori e partecipanti pacifici, e non fanno che offrire
sistematicamente l’opportunità di divertimento a chi vuole solo e unicamente esercitare la violenza.
Sarebbe ora di cominciare a mettere dei paletti ben più seri prima di autorizzare eventi
che si trasformano ogni volta in una trappola per gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine incolpevoli
rispetto alle legittime proteste dei cittadini e però unico bersaglio dei delinquenti che vi si mescolano
per strada”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,
a seguito degli scontri avvenuti ieri a Torino ad opera degli antagonisti che protestavano contro
il vertice europeo sul lavoro. Grave il bilancio del pomeriggio, che si è concluso con cinque feriti
fra le Forze dell’Ordine: tre Operatori del Reparto Mobile, il Vicario del Questore ed un Funzionario
(investito dallo scoppio di una bomba carta). In serata, poi, la Questura ha diramato una nota
per chiarire che l’intervento delle Forze dell’Ordine è stato “legittimo, necessario e proporzionale”,
cosa dimostrata - anche attraverso la visione delle immagini filmate - nel corso del confronto di ieri
sera tra una delegazione della Fiom e il Questore di Torino.
“Immediate sono partite le solite inutili ed irresponsabili lagne di chi, di fronte a delinquenti
che hanno lanciato bombe verso le Forze di Polizia, non ha trovato nulla di meglio da fare che gridare
allo scandalo contro la Polizia intervenuta. Lo scandalo – conclude Maccari – è che con questi
atteggiamenti non solo si difendono, di fatto, violenti e medioevali atteggiamenti fuori da ogni
contesto di benchè minima civiltà, ma si avvalora anche l’assurda idea che gli Appartenenti alle Forze
dell’Ordine non debbano difendersi di fronte al pericolo. Siamo al delirio più assoluto. Se questo
è il pensiero che domina certe menti, meglio sarebbe porre un serio freno e paletti ben chiari e severi
a certe manifestazioni che si svolgono lasciando dietro di sé una scia di sangue di chi le rende
possibili”.
Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione
Voglio proprio vedere chi degli organi di stampa lo pubblicherà !.
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"Per qualche tessera in più".
No.
Non è il titolo remake di un famoso western di Sergio Leone.
Qui parlo dei nostri Sindacati.
Leggendo da giorni i vari loro siti noto due schieramenti ormai distinti.
Il Siulp e tanti altri sindacatini su una linea che canta vittoria sugli sblocchi ottenuti dal Governo.
Il Sap e altri sindacatini che invece dicono l'esatto contrario.
Chi la dice giusta ?..
Mi chiedo.
Poi guardo il calendario e capisco tutto.
Il 31 Ottobre scadono i termini per disdire l'iscrizione ai sindacati.
Per cui è in atto una vera e propria guerra di accapararsi "Qualche tessera in più".
No.
Signori miei, Sindacalisti vari.
E mi riferisco a tutti.
Non ci siamo.
Pensiamo agli interessi dei colleghi !.
Non hai meschini tornaconti di "botteguccia".
Se no, l'unica che vincerà questa guerra, sarà l'Amministrazione.
Che c'è la mette in quel posto dove il fondo schiena cambia nome e si chiama in un
modo Ben Preciso.
E mi fermo qui !.
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È giusto sottolineare alcune distinzioni, i due schieramenti esistono sulla carta,dato che un a di essi conta quasi la totalità degli iscritti,poi mettiamola come vogliamo senza l'intervento dei sindacati con cetriolo avremmo avuto lo sblocco del tetto salariale 
, naturalmente la tempistica lascia spazio a non pochi dubbi, Renzi docet, poi parliamo dei singoli che si fanno i porci comodi be questo è un altro parlare.
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Certo questo.
Ma vedo che i sindacati che dovrebbero essere i minimi rappresentati
stanno dacendo un baccano del diavolo sui loro siti.
A questo punto io vedo sospetta la cosa.
Chi ci sta dietro ?...
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Ho pensato un po' prima di scriverlo.
Volevo scriverlo subito dopo i fatti di Roma al corteo della Fiom Cgil.
Polizia che pesta dei "pacifici" lavoratori, mass media che ci danno addosso.
Sembra un rituale ormai visto e rivisto.
Poi salta fuori un video, girato dall'alto, dove tutto viene capovolto.
Sono i "pacifici" dimostranti a ingaggiare la scaramuccia e i Colleghi
si sono limitati solo e soltanto a contenerli.
Peccato che solo il Buon Enrico Mentana sul suo "Tg.La7", abbia ammesso
l'errore, stesso "mea culpa" fatto in occasione del famoso bambino di Padova strappato alla madre dai colleghi.
Tutti gli altri mass media in sordina.
Poche righe.
Ma ci siamo abituati.
Digeriamo tutto ormai, anche le pietre.
Poi.
Poi, c'è stata la sentenza del caso "Cucchi".
Che assolve tutti gli imputati.
Anche se ormai in realtè erano rimasti solo dei Medici, ma anche questo
pochi Mass media lo hanno sottolineato.
Le sentenze, specie quelle di una Corte d'Assise d'Appello, formata da Giudici Popolari,
come tutte le sentenze, si rispettano.
Non si rispettano solo quelle favorevoli.
Anche quelle che "Non possono piacere", sono pronunciate Nel Nome del
Popolo Italiano.
Resta però un fatto.
La morte di un ragazzo di soli trent'anni, avvenuta in crcostanze che comunque non sono state chiarite dall'iter Giudiziario.
Io penso che occorra tacere.
Tacere.
Vero amici del Sap Nazionale Polizia ?...
Tacere !.
Penso di essermi spiegato.
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krolik79.
User deleted
Io credo che il problema siano principamente i processi mediatici ..
Edited by krolik79 - 4/11/2014, 09:41. -
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I Mass media appunto hanno il potere ormai di dare risalto ad una notizia anzichè ad un altra.
E l'opinione pubblica segue quello che dicono loro.
Ma non sempre è lo stato reale delle cose.. -
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Con tutti i problemi che ha il nostro Paese, ecco qual'è quello che merita un disegno di legge.
Identificare con un numero impresso "in fronte" gli appertenenti alle Forze dell'Ordine !.
Mi riporto al comunicato congiunto dei nostri Sindacati, anche il sap che al solito non è in firma lo condivide in pieno, e che riporto:
Appreso dall’ordine del giorno del Senato che oggi si discuterà il Disegno di Legge n. 803 (previsione di un codice identificativo per gli appartenenti alle Forze di Polizia) che riguarda esclusivamente i comportamenti di una sola delle parti coinvolte nei servizi di Ordine e Sicurezza pubblica, atteso che la buona riuscita degli stessi dipende non solo dalle Forze di Polizia ma anche dagli organizzatori e dai partecipanti, SIULP, SIAP, UGL PdS, COISP, CONSAP-ADP, UIL Polizia – ANIP, ritengono che il Governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene, qualora dovessero approvare il testo così come presentato, stiano perdendo un’occasione storica per riscrivere e disciplinare tutte le norme e i comportamenti che presiedono e condizionano lo svolgimento delle pubbliche manifestazioni.
È indiscutibile, infatti, che a fronte di comportamenti illegali e violenti, tenuti dai professionisti del disordine, perché forti di una totale impunità in relazione alle norme che oggi presiedono lo svolgimento delle pubbliche manifestazioni, intervenire disciplinando solo la parte che riguarda le Forze di Polizia, sembra quasi voler confermare che i disordini e le devastazioni che quotidianamente subiscono le città del nostro Paese, siano opera degli appartenenti alle Forze di Polizia e non di chi, invece, partecipa a questi eventi al sol fine di dare sfogo alle proprie frustrazioni e alla bieca violenza ritenendo gli appartenenti alle Forze di Polizia i rappresentanti, per non dire “i servi del potere” o “delle Istituzioni”, che non consentono di consumare reati e violenze senza doverne risponderne.
Le leggi oggi esistenti, continuano i Sindacati, sono sicuramente vetuste e necessitano di una rivisitazione; ma questo non può che avvenire nell’ottica di salvaguardare la democrazia e innanzitutto, il diritto costituzionale a manifestare, purché avvenga però nel rispetto delle leggi e delle regole che presiedono tale diritto, ma anche e soprattutto dell’altro diritto costituzionale alla libera circolazione e a vivere serenamente il proprio territorio di tutti quei cittadini che non solo non partecipano alle manifestazioni ma che, spesso, non le condividono nemmeno.
Questo è il delicato e imponderabile compito che spetta agli operatori delle Forze di Polizia. Giacché garantire sicurezza e libertà è il compito arduo delle moderne democrazie che devono sì garantire il diritto al dissenso, ma anche coloro che quel dissenso non lo condividono.
Per fare tutto questo sottolineano i sindacalisti, è indispensabile, in un clima che oggi è di totale impunità per i professionisti del disordine, a volte opporre la ragione della forza alla cecità della violenza gratuita.
Ecco perché è necessario che il disegno di legge all’ordine del giorno del Senato sia rinviato alla Commissione Affari Costituzionali in modo che, insieme a quanto già previsto, siano inserite anche nuove norme per chi organizza, per quelli che partecipano alle manifestazioni, di salvaguardia della sovraesposizione a cui oggi sono soggetti gli operatori, ma soprattutto per la garanzia della democrazia, delle nostre città e anche di chi, per obbligo e per lavoro, è tenuto a partecipare per garantire quel delicato equilibrio tra sicurezza e libertà.
Se così non sarà dovremo prendere atto che i promotori del DDL e lo stesso Governo ritengono gli appartenenti alle Forze di Polizia gli unici responsabili dei disordine e delle devastazioni subite dalle nostre città, tanto da arrivare a marchiarli come non avviene in nessun altro Paese Europeo, tranne che in Germania, ove sul casco dei poliziotti è riportato il numero del Reparto di appartenenza, non certo un numero identificativo del singolo.
Ma se “marchiare” i poliziotti è quello di cui i predetti sono convinti, allora la soluzione è molto più semplice e non richiede nuove leggi.
Basta soltanto non comandare più di servizio le Forze di Polizia quando ci sono le manifestazioni.
Noi sappiamo che così non è. Ecco perché, concludono i sindacati, siamo certi che la sensibilità del governo e della maggioranza condividano le nostre richieste, in rappresentanza di tutte le donne e di tutti gli uomini in uniforme, che è finalizzata non al sottrarsi alle proprie responsabilità, qualora ne ricorrano i presupposti, ma a creare un sistema sinergico dove le regole, le garanzie, le certezze ma anche le sanzioni, siano chiare e proporzionate per tutti. Giacché la buona riuscita del mantenimento dell’Ordine e della sicurezza pubblica dipende da tutti questi attori e non solo dalle Forze dell’Ordine.
Penso sia eloquente !.
I Signori Politici, per cui ho tutto il massimo rispetto possibile, prevedano a eliminare le situazioni che portano agli scontri di Piazza.
Non ci sarebbero scontri se non ci sarebbero licenziamenti, disoccupazione, disagio sociale, mancanza di alloggi sia per Italiani che per Ospiti stranieri !
Questi sono temi da risolvere, e sempre palleggiati !.
I Poliziotti (Intendo con questo termine tutte le forze dell'ordine) sono l'ultimo anello di uno Stato che deve risolvere i problemi della società !.
E pure qualcuno, spero sia una esigua minoranza Politica, vorrebbe pure schedare chi difende il loro fondo schiena dove quel posto cambia nome e si chiama in un modo ben preciso !.
Andiamo.
Come diceva il Grande Antonio De Curtis, in arte Totò, Siamo seri !.
Piuttosto che a marchiare i Poliziotti con un timbro a secco marchiate i delinquenti, i criminali che più tempo passa e più diventano padroni di questo Disgraziato
Bel Paese !.. -
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Editoriale serale.
Leggendo nei vari siti sindacali che il Dipartimento ha intenzione di far raccogliere denunce da parte di Agenti di Polizia Giudiziaria e non dagli Ufficiali della stessa.
Intanto riporto la Legge.
Art.333 codice di Procedura Penale.
"1. Ogni persona che ha notizia di un reato perseguibile di ufficio può farne denuncia. La legge determina i casi in cui la denuncia è obbligatoria.
2. La denuncia è presentata oralmente o per iscritto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria; se è presentata per iscritto, è sottoscritta [100] dal denunciante o da un suo procuratore speciale
3. Delle denunce anonime non può essere fatto alcun uso, salvo quanto disposto dall'articolo 240."
A riprova di ciò ricordo un processo, ove ero Pubblico Ministero d'Udienza, ove un intero processo fu annullato siccome la Querela che lo originava era stata ratificata da un Carabiniere, Agente di P.G. e non Ufficiale di P.G..
Come si dice qui in Sicilia, Babbiamo ?!..
Faccio una considerazione.
Perchè invece non si cerca di avere più Ufficiali di Polizia Giudiziaria, qualificati con appositi corsi di formazione, piuttosto che martorizzare i poveri Agenti della base che non sempre per l'altezza da l'area di una nota figura geometrica.
Sveltiamo questi interminabili concorsi interni per Sovrintendenti ed Ispettori .
Cribbio !!!.
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Da questo momento, la rubrica editoriale del Direttore si trasferisce nel Diario del Cavaliere.
Tutto quello che comunque esiste in questa discussione resta qui, i nuovi editoriali saranno postati li dove ho indicato.
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Diario del Cavaliere.
Data stellare 201512.24
Perché scrivo? Tutto quello che ho nel cuore deve uscire. Ecco perché. (Ludwig Van Beethoven)
Beh...
Ha parlato Lui, il Grande Ludovico Van...per me !.
Ma Tirem Innaz !
Oggi 24 Dicembre, vigilia di Natale.
Ma l'anno che verrà annuncia grosse novità..
Cantava Lucio Dalla.
Sarà Tre volte Natale e Festa tutto i giorni...
B U O N N A T A LE
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Editoriale del Direttore del Forum |
