Guru di forumfree
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Leggendo i siti sindacali oggi, mi colpiscono due comunicati.
Tutti e due all'Adn kronos.
Oggessto, problema delle scorte.
Il Siulp:
Roma, 13 mag. (Adnkronos) – “Basta abusi: anziché assicurare la protezione delle persone esposte a rischio, i servizi di scorta sono diventati da tempo uno status symbol”.
Lo dice all’Adnkronos il segretario del Siulp, Felice Romano, dopo che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha confermato l’indagine sull’uso della scorta da parte di Claudio Scajola, mantenuta anche dopo anni dalla fine del suo incarico di titolare del Viminale.
“Lo dimostra il numero enorme di persone protette -sottolinea Romano- circa 800 (600 le scorte assegnate dall’Ucis e 200 quelle predisposte dai prefetti). Noi chiediamo una direttiva chiara al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, perché in tutti gli interventi finora fatti per regolamentare gli abusi non e’ stato mai affrontata la questione centrale: chi è sottoposto al servizio di protezione non può scegliere modalità e percorsi di destinazione. Questa responsabilià deve essere prerogativa assoluta del caposcorta,e quando quest’ultimo segnala all’Ucis che lo scortato non vuole rispettare le prescrizioni, deve essere revocata immediatamente la scorta”.
“Questo e’ necessario -rimarca il leader del Siulp- a differenza di quanto accade oggi, perché quando il caposcorta segnala abusi, è lo scortato che con una semplice telefonata provvede e a mandarlo a casa”. “Non vorrei che questi abusi -ragiona Romano- portassero il Dipartimento di Pubblica sicurezza e lo stesso ministro dell’Interno a una decisone dirompente: fare effettuare le scorte con le macchine e i colori di istituto (Polizia, carabinieri, Finanza, ecc.). Ce li vedete i politici al ristorante circondati da uomini in divisa? Forse pero’ -è la provocazione del Siulp- si risolverebbe il problema delle auto blu”.
Il Sap:
Caso Scajola: Tonelli (Sap), subito un 'disciplinare' per utilizzo scorte
Gli scortati non sono 'padroni' dei poliziotti, fare piazza pulita di abusi
Roma, 13 mag. (Adnkronos) - ''Le scorte vanno limitate e sul loro utilizzo andrebbe fatto un 'disciplinare', ovvero una serie di norme di utilizzo. Chi ne beneficia deve sapere che quelle persone che rischiano la vita ogni giorno per loro, devono proteggerne la sicurezza''. Lo dice all'Adnkronos Gianni Tonelli, segretario del sindacato di polizia Sap, dopo che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha confermato l'indagine sull'uso della scorta da parte di Claudio Scajola anche dopo anni dalla fine del suo incarico di titolare del Viminale.
''Gli scortati non sono 'padroni' dei poliziotti o degli altri operatori - rimarca il leader del Sap - devono avere rispetto della professionalita' e del lavoro che viene fatto per la loro tutela. Anche perche' - fa notare Tonelli - con un uso improprio delle scorte si compromette la sicurezza degli operatori impegnati nel servizio di protezione''.
Per il Sap, ''al di la' degli accertamenti sulle calze mandate a comprare da Scajola, il problema esiste e va affrontato: sarebbe opportuno che si facesse trasparenza e piazza pulita di determinate situazioni e abusi. Oggi - e' la denuncia di Tonelli - l'operatore e' abbandonato a se stesso. Non essendoci delle norme, deve tacere e obbedire. Non possiamo lasciare soli queste persone, esposte alle 'richieste' degli scortati. Ho chiesto di incontrare il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, anche per presentargli alcune proposte degli operatori delle scorte - conclude Tonelli -, ma non ho ancora ricevuto risposte''. (Gkd/Col/Adnkronos)
Inutile dire che condivido appieno.
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